Si fa presto a dire papavero. Sotto questo nome, infatti, sono riunite molte varietà di questa pianta, ciascuna con il proprio colore e le proprie caratteristiche. Il papavero che più ci è familiare (presente, per intenderci, nei campi di grano e nei parchi) è il Papaver rhoeas. Di colore rosso acceso, cresce spontaneamente e non ha particolari proprietà benefiche. Esiste poi il Papaver somniferum– bianco con leggeri riflessi rosati- noto per l’estrazione dell’oppio. Per quel che riguarda, invece, l’uso alimentare, si utilizzano il Papaver nigrum e il Papaver setigerum (o papavero da seta). E’ dal baccello di queste due varietà che si ricavano i semi di papavero.
Semi di papavero, un po’ di storia
I semi di papavero erano utilizzati in cucina già nell’antichità. I Romani li adoperavano per dare sapore a moltissimi piatti e li consideravano anche dei potenti afrodisiaci. I Galli, invece, li spremevano per ottenere l’olio. Molto diffusi sulle tavole del Nord Europa, in Italia sono presenti in ricette tradizionali del Trentino Alto Adige. Neri o bianchi, aromatici e gustosi, contengono innumerevoli oli essenziali, e vengono utilizzati soprattutto per condire e regalare un particolare sapore ai piatti.
Un valore aggiunto? Sono una vera e propria miniera di nutrienti benefici per la salute dell’organismo.
Semi di papavero, proprietà e benefici
Acido linoleico (omega 6), acido oleico, fibre, calcio, fosforo, potassio, manganese, vitamina E. Le sostanze nutritive contenute nei semi di papavero sono variegate e preziose.
Grazie alle loro proprietà, contribuiscono a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo, favorendo quello buono e alleviando eventuali sofferenze del sistema cardiocircolatorio. Contenendo alti livelli di calcio, aiutano a mantenere in salute ossa e denti. Hanno proprietà antiossidanti, favoriscono la digestione e il metabolismo, combattono ansia e stress. In questo modo, inoltre, contribuiscono al buon sonno.
Semi di papavero, controindicazioni
Alcuni esperti hanno messo in guardia sulle sostanze alcaloidi contenute nei semi di papavero, simili nella composizione a quelle dell’oppio. La quantità di queste sostanze è tuttavia molto bassa e viene ridotta fino al 90% dai processi di lavorazione. Meglio, in ogni caso, non abusarne ed evitare l’uso nelle persone con problemi respiratori e nelle donne in gravidanza.
Secondo aspetto da considerare, la bilancia. Come gli altri semi oleosi, i semi di papavero contengono molte calorie.
Qualche idea in cucina
I semi di papavero sono usati soprattutto per arricchire prodotti da forno come pane, grissini, cracker, schiacciate e dolci come lo strudel. Ma il loro utilizzo non si esaurisce qui. Ottimi nel curry, nelle insalate e nelle zuppe, possono insaporire, in sostituzione o in aggiunta al muesli, latte o yogurt a colazione. Sono solo poche idee, che possono servire da spunto per le proprie personali ricette al sapore di papavero.