Sebastiaõ Salgado ha dimostrato il suo amore per l’ambiente ripopolando ettari di foresta pluviale in Brasile.
Salgado è un celebre fotografo a cui Wim Wenders ha dedicato un appassionante documentario, “Il sale della Terra”.
Considerato uno dei più grandi artisti della fotografia dei nostri tempi, il fotoreporter umanista ha dedicato molti scatti alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. Con la forza del bianco e nero, ha raccontato per immagini tematiche importanti come i diritti dei lavoratori, la povertà e gli effetti di un’economia che mette in primo piano essenzialmente il profitto ad ogni costo.
Salgado e Instituto Terra
Di ritorno da un lungo periodo all’estero, il fotografo è rientrato in Brasile dove ha trovato un ecosistema naturale distrutto a causa delle attività umane. Da qui l’intuizione di ripiantare quello che l’uomo aveva calpestato e devastato per far tornare a vivere anche le specie animali scomparse.
Frutto di un’ambiziosa iniziativa pensata negli anni ’90, il progetto dell’Instituto Terra è nato grazie agli sforzi dell’artista brasiliano e di sua moglie Léila Wanick.
Quest’organizzazione ambientale, non governativa e senza scopo di lucro, si dedica ad interventi di contrasto alla deforestazione in Brasile.
Salgado e la foresta pluviale
4 milioni di alberi sono stati piantati per far rinascere circa 17 mila ettari di terra nell’arco di circa 20 anni.
Grazie a questa preziosa iniziativa sono stati recuperati anche 1500 ettari di foresta pluviale all’interno della Fazenda Bulcão della famiglia Salgado ad Amoires, diventata ormai Riserva naturale del Patrimonio.
Lo sviluppo del progetto ha portato alla creazione di un Centro per l’Educazione e il Restauro Ambientale (CERA). Questo centro si pone l’importante obiettivo di promuovere una cultura della sostenibilità ambientale sensibilizzando sempre più persone su questo tema.
Alberi, ripopolamento della fauna e ricerca sono le armi con cui Salgado combatte contro deforestazione, siccità e devastazione del suolo.
Un grande esempio di amore per l’ambiente da seguire e far seguire a chi ha in mano le sorti del nostro Pianeta.
Ricordiamo a questo proposito le parole dell’artista di fama mondiale: “Io fotografo, io pianto alberi, faccio le cose che ritengo vadano fatte. Ma bisogna che lo facciano le persone, gli stati, le grandi aziende: perché bisogna amare la natura, l’acqua, la nostra terra per ripartire“.