Semafori vegani in Belgio per invitare i cittadini a smettere di mangiare la carne

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Semafori vegani in Belgio per invitare i cittadini a smettere di mangiare la carne ultima modifica: 2019-02-21T13:30:57+01:00 da Alessia Telesca
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Il rispetto per l’ambiente, la riduzione dei rifiuti e delle emissioni e un’alimentazione più consapevole sono argomenti sempre più caldi in tutta l’Europa, dove aumenta la sensibilizzazione dei cittadini da parte delle amministrazioni. In Belgio, anche i semafori sono diventati vegani.

semafori
Semafori vegani in Belgio (fonte: facebook.com)

Semafori vegani in Belgio

Nelle scorse settimane, i semafori del Belgio sono divenuti vegani. Infatti, le luci rosse e verdi sono state accompagnate da alcuni testi atti a incoraggiare i cittadini a smettere di mangiare la carne, scegliendo un’alimentazione vegana.

In una decina di semafori della città di Bruxelles, al segnale rosso di “stop” è stata aggiunta la scritta “Stop meat”, mentre il segnale verde di “go” è diventato “Go vegan”. Un’iniziativa divertente, accolta con entusiasmo da molti cittadini che hanno elogiato la città per avere promosso il veganesimo. Bruxelles non è nuova a queste iniziative, poiché già nel 2017 aveva ideato luci e strisce pedonali per il Gay Pride,  in modo da sensibilizzare tutti i cittadini al rispetto dell’altro.

Di fronte ai semafori vegani, alcuni hanno pensato che potesse trattarsi di un gesto realizzato in segreto dagli attivisti animalisti. Molti residenti hanno tuttavia dedotto che fosse il risultato di una scelta dell’amministrazione. Se fosse stata solo una campagna animalista, infatti, sarebbe durata per pochi giorni. I segnali di “Stop meat” e “Go vegan” sono invece stati utilizzati per settimane.

#FridaysforFuture
Il Belgio per l’ambiente (fonte: facebook.com)

Il Belgio per l’ambiente

I semafori vegani del Belgio sono un’idea divertente e colorata, che invita e favorisce alla riflessione. Non solo sul fronte veganesimo, però. Il Paese in questi giorni, infatti, è in piazza per manifestare per l’ambiente. È proprio dal Belgio che è partito il Claim the Climate, la marcia del 2 dicembre con 65mila dimostranti che hanno chiesto ai leader europei politiche climatiche più ambiziose.

Le proteste degli studenti stanno proseguendo. Il 10 gennaio a Bruxelles 2mila giovani hanno deciso di non andare a scuola il giovedì per manifestare, per arrivare a ben 35mila, giovedì 24 gennaio.

Un gesto ispirato a quello della giovane Greta Thunberg e al Fridays For Future, il movimento contro il cambiamento climatico che coinvolge gli studenti di molte città europee.

Perché ogni iniziativa è fondamentale per il Pianeta.

Semafori vegani in Belgio per invitare i cittadini a smettere di mangiare la carne ultima modifica: 2019-02-21T13:30:57+01:00 da Alessia Telesca
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Classe 1987, torinese. È educatrice e web editor per diverse testate online. Vegetariana, è appassionata di animali, tematiche ambientali e educative. Spazia dai film thriller alle commedie e segue con attenzione il calcio. Dalle molteplici idee, prova ad unire le passioni con la scrittura creativa.

5 Commenti

  1. Buona iniziativa ma, essendo una sostenitrice della dieta per i gruppi sanguigni, sono dell’idea che non si possa andare contro natura, ovvero
    credo sia giusto allargare gli orizzonti e quindi trarre benefici anche dalle proteine vegetali ma le proteine della carne sono essenziali ,ad esempio per il gruppo sanguigno 0, per non andare in contro a carenze nutrizionali. In conclusione penso che le popolazioni vadano educate sin da piccola età a cibarsi non prevalentemente di carne.

  2. Va bene essere vegani, con criterio…pero’… bisogna anche vedere se i prodotti vegetali hanno gli aminoacidi essenziali contenuti nelle proteine ….(penso ai macellai che non avranno più un posto di lavoro e anche ai pastori,…ai pascoli ….)Però non capisco perché bisogna lasciare un’ offerta.. c’è sempre una scusa per chiedere soldi!

  3. Riguardo ai macellai senza lavoro, finalmente !!!
    Hanno assassinato e venduto cadaveri sino ad oggi, quindi per me possono anche rimanere senza lavoro per il resto dei loro giorni.
    Anche chi accendeva i forni a gas durante il nazismo è rimasto senza lavoro !!!
    E MENO MALE !!!!!!

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