Acqua minerale: il silenzioso disastro ambientale dell’acqua in bottiglia tanto amata dagli italiani

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Acqua minerale: il silenzioso disastro ambientale dell’acqua in bottiglia tanto amata dagli italiani ultima modifica: 2019-02-04T13:30:23+01:00 da GreenElle
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Sebbene sia un tema poco trattato dai media, il consumo di acqua minerale rappresenta un vero e proprio disastro ambientale. L’Italia “vanta” a tal proposito un inspiegabile primato.

Acqua minerale: con 224 litri annuali l’Italia gode di un particolare primato europeo nel consumo di acqua in bottiglia [Fonte Censis 2018].

A livello mondiale gli italiani si posizionano secondi solo dopo i messicani con i loro 234 litri all’anno. Nel loro caso la spiegazione al consumo così consistente di acqua imbottigliata è elementare e consiste nella difficoltà di accesso all’acqua potabile. Inoltre in Messico l’acqua viene commercializzata in boccioni da 20 litri

Per gli italiani invece?

Gli italiani sono tra i maggiori consumatori mondiali di acqua minerale.
Gli italiani sono tra i maggiori consumatori mondiali di acqua minerale.

All’incirca 11 miliardi di plastica e 2 miliardi in vetro sono i rifiuti derivanti da questi consumi. Ciò avviene nonostante sia garantito l’accesso alla rete di acqua potabile.

Immaginando di allineare tutte le bottiglie in plastica si formerebbe un serpentone lungo 4 milioni di km. Per intenderci, pari a dieci volte la distanza tra la Terra e la Luna.

Negli ultimi tempi la lotta alla plastica ha visto importanti iniziative. Tra queste la decisione europea di sostituire le stoviglie di  plastica con prodotti realizzati in materiale compostabile. Solo un anno fa si è deciso di variare anche il materiale dei sacchetti biodegrabili utilizzati nei supermercati per l’acquisto di frutta e verdura.

Nessuna particolare azione, invece, è stata effettuata accendendo i riflettori sul problema delle bottiglie.

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L’acquisto di acqua minerale si sta rivelando molto problematico in termini di impatto ambientale nonostante la scarsa attenzione dei media.

Acqua minerale: alcuni dati

Questo trascurato tema rivela dei dati tanto interessanti quanto preoccupanti. Si scopre che 8 italiani su 10 bevono almeno mezzo litro di acqua minerale al giorno. Spesso non si tratta neanche del fattore gusto a guidare la scelta delle bollicine. Nè tantomeno ci sono per tutti i consumatori delle necessità terapeutiche che spingono a fare questo tipo di acquisto.

Non si bada neanche tanto al portafogli nonostante si potrebbero risparmiare dai 50/60 euro ai 110 euro all’anno.

Questi acquisti avvengono tra l’altro indipendentemente da fattori socio-culturali del consumatore e dalla qualità dell’acqua di rubinetto.

Lacqua del rubinetto è una valida alternativa con benefici per lambiente e per leconomia deomestica.
L’acqua del rubinetto è una valida alternativa con benefici per l’ambiente e per l’economia domestica.

Del resto in Italia le acque provenienti dal rubinetto possiedono quasi sempre un residuo fisso inferiore ai 500 mg per litro. Si tratta di uno standard che le rende adatte al consumo quotidiano senza particolari controindicazioni.

Il risultato disastroso per l’ambiente è l’accumulo di 250 mila tonnellate di plastica. Di queste solo il 40% trova poi spazio nel circuito della raccolta differenziata.

Alcune semplici buone abitudini consentono di agire in prima linea per una vita il più possibile plastic-free. Scegliere l’acqua del rubinetto, ad esempio, rappresenta un grande beneficio per l’ambiente e per le proprie tasche.

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Vive a Roma ma mantiene saldo il legame con il suo sud. Appassionata di scrittura sul web, si interessa a tutto ciò che ruota intorno al mondo 'verde': dall'alimentazione cruelty-free alla mobilità sostenibile, dalla cosmetica ai rimedi naturali, il tutto nell'ottica del benessere per l'uomo e l'ambiente.

18 Commenti

    • lo danneggi sicuramente meno che con la plastica ma si: lo dannneggi.

      Il vetro è rituilizzabile ma: tutta l’energia richiesta per imbottigliare, trasportare e poi smaltire il vetro (che è stato prodotto generando CO2 anche li!)?

      • Egregio,
        possibile che arrivi solo a pensare che l’alternativa all’acqua in bottiglia di plastica sia la bottiglia di vetro?
        Perché non fai un piccolissimo sforzo mentale per arrivare a capire che vi è della H2O fornita a bassissimo costo (circa un euro al metro cubo) aprendo comodamente il rubinetto di casa tua? Allora te lo suggerisco io.
        Io (come Enrico) bevo quel tipo di acqua, di ottima qualità ed esente da residui di plastica, da alcuni anni, spesso attingendo dalla fontanella comunale.
        Buone riflessioni.

  1. Ciao Silvia e grazie per il tuo commento. Il vetro ha decisamente un minor impatto ambientale (soprattutto se viene riutilizzato); meglio ancora sarebbe avere l’opzione del vuoto a rendere per rimettere in circolo risorse e materiali. Idealmente, però, dovremmo sforzarci tutti di ridurre la produzione dei rifiuti per il bene del nostro maltrattato Pianeta.

    • Enrico mi congratulo per lo spirito per cui usi la “fontanella “ ma ci sono altre soluzioni credimi , e senza esborsi incredibili . Ti faccio una domanda : viviamo in un Italia in cui è “normale” che in una famiglia ci siano minimo 2 auto , 2/3 smartphone, 2/3 tv schermo piatto … potremmo dire in media un pezzo procapite … ti sembra normale che per avere acqua potabile “sicura al rubinetto “ si debba uscire di casa come faceva la mia bisnonna andando al pozzo del cortile ?

  2. In moltissimi posti l’acqua potabile fa schifo purtroppo. Io non sopporto quella ricca di calcio anche se è acqua minerale, la riconosco a occhi chiusi, se dovessi bere acqua di rubinetto non berrei quasi, compro la sant’anna. Che dovrei fare? Se la vendessero sfusa nei supermercati andrei a prendermela

  3. Esistono soluzioni di microfiltrazione , soluzioni di osmosi inversa , soluzioni di erogazione che installati presso le abitazione collegati alla rete idrica potabile possono tranquillamente produrre acqua simili alle varie sant anna levissima ecc ecc. Eliminando fatiche di approvvigionamento ingombri a casa e sopratutto plastica da smaltire ed in più cosa importante il risparmio di denaro sul acquisto dell acqua .
    Bere e cucinare con quest acqua vuol dire più salute e un cibo migliore .
    Anche se siamo una ditta che tratta questo settore chiariamo che non è un messaggio pubblicitario ma solo consulenza gratuita .

  4. Da quando il Comune ha ridotto a soli quattro passaggi all’anno (esatto, solo quattro) la raccolta della indifferenziata, per dispetto ho smesso di raccogliere tutto il resto, e quindi plastica, vetro, carta ed organico, tutto nel sacco nero che butto nei bidoni, ancora presenti, nei comuni limitrofi. Tiè

  5. Il problema non è l’azienda che è autorizzata a produrre le bottiglie di plastica, e venderle con l’acqua. Siamo noi che le compriamo…

  6. Noi in famiglia beviamo acqua in bottiglia… la nostra acqua del rubinetto è potabile e tutto… ma ci siamo “rotti le scatole” che un giorno sa di cloro, l’altro è marrone perché da qualche parte fanno i lavori e non ti avvisano, per non parlare che ogni 6mesi dobbiamo pulire i rubinetti di calcare!!! Una volta ero meno attento e bevevamo dal rubinetto… ora mi sento più tranquillo comprare l’acqua in bottiglia!!!

  7. Bravo Fabrizio!! Cavoli, pure io la pensavo come te. Anche perchè i filtri osmotici svuotano completamente l’acqua dai minerali utili alla salute. Ho caricato cassette di acqua in bottiglia per anni, ora la mia é una famiglia ecologica e con e-spring beviamo acqua buona, anche quando dall’acquedotto arriva maleodorante.
    Ora lo propongo a tutti. Se vuoi lia.giordano@gmail.com

  8. Noi usiamo l acqua di una centralina cge tramite una tessera riempuamo acqua fredda gasata o liscia per 5centesimi a litro.abbiamo bottiglie in vetro che riempiano ognibtre gg

  9. Sto valutando, per motivi puramente ecologici, di installare addolcitore e filtro osmotico. Spesa prevista circa 1500-1700 Euro. Dal punto di vista economico, se è vero che risparmierò circa 100 euro all’anno, in 15 anni dovrei rientrare dell’investimento. Ah no, ci sono i costi dei filtri, dei consumabili ecc, circa 150 euro all’anno…. E considerando quello che pago come privato per l’asporto rifiuti, più quello che mi rubano come azienda per la stessa ragione, mi verrebbe voglia di comprare una impianto per la produzione di bottiglie vuote da fabbricare e buttare direttamente nella spazzatura. Ma questo è il paese in cui m’è toccato nascere e me lo devo tenere.

  10. La plastica fonde a 150 gradi, ed è integralmente recuperabile. Il vetro fonde a 1600 gradi, e se riciclato ci si può fare solo il vetro marrone. Pesa di più, e il trasporto è più caro. No, il problema non è la plastica, ma la mancanza di politiche di riciclo, che rimarranno uguali anche sostituendo la plastica con altro.

  11. Qui in provincia di Treviso , grazie a procedure implementate da alcuni anni nella raccolta dei rifiuti , si ricicla praticamente il 100% della plastica.Tutti i giorni , aprendo il televisore , non si sente altro che parlare di plastica , nei mari ecc, dei pesci che la ingoiano ecc. ecc.Eppure qui il problema è stato risolto.

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