Negli allevamenti intensivi non c’è spazio per i pulcini maschi. Respeggt porta nei supermercati di Berlino maggior rispetto nella produzione di uova.
Respeggt è il primo marchio di uova provenienti da allevamenti che non uccidono pulcini maschi.
Introdotti dalla catena di supermercati del gruppo Rewe a Berlino, rappresentano un’importante innovazione e una crescita di consapevolezza circa le condizioni degli animali da allevamento.
Galline ovaiole e pulcini maschi
Come da tempo denunciato dalle associazioni animaliste, le condizioni delle galline ovaiole sono davvero poco vicine alle loro esigenze etologiche.
Rinchiuse in gabbie troppo piccole per assicurare l’espletamento di comportamenti elementari, sono spesso esposte solo a luce artificiale. In condizioni di sovraffollamento e scarsa igiene, sono facilmente vittime di malattie e comportamenti autolesivi.
Miglior sorte non tocca ai pulcini maschi che, colpevoli solo di essere nati di sesso maschile, vengono uccisi fin da subito.
La crescita di questi animali viene considerata onerosa dal punto di vista economico e non redditizia. Non depongono uova e la loro carne non possiede un particolare valore commerciale.
Si preferisce pertanto porre fine alla loro giovane vita soffocandoli o triturandoli vivi.
Respeggt: uova etiche per salvare i pulcini maschi
Grazie al finanziamento del Ministero dell’Agricoltura tedesco è stato possibile mettere a punto un sistema per rilevare il sesso dei pulcini prima della schiusa delle uova.
Dopo circa quattro anni di ricerca presso l’Università di Lipsia, è stato elaborato un marcatore chimico in grado di assumere un diverso colore in base al sesso dell’embrione.
Grazie ad un particolare macchinario realizzato dall’azienda olandese Hacht Tech, viene praticato un micro-foro di 0,3 mm sulle uova. Dopo aver estratto il liquido tramite aria compressa si impiega il marcatore chimico per procedere all’identificazione.
Queste operazioni richiedono un secondo e permettono così una selezione dei pulcini dall’interno dell’uovo.
Un considerevole risparmio di vite che ci auspichiamo si affianchi ad un crescente miglioramento delle condizioni di vita degli animali.
“Salvare i pulcini maschi” uccidendoli da embrioni. E questo sarebbe il “progresso etico”? Che schifo di mondo.
Concordo con Riccardo. In pratica si tratta di un ‘aborto’. Insomma, non li uccidi dopo, li uccidi prima.