Una ricorrenza istituita per estendere diritti inalienabili come libertà, giustizia e rispetto a tutte le creature che popolano il pianeta, non solo alla specie umana. Manifestazioni, eventi e proiezioni in tutto il mondo oggi portano alla luce la sofferenza e lo sfruttamento degli animali.
Oggi è la Giornata Mondiale dei Diritti degli Animali celebrata il 10 dicembre di ogni anno dal 1998 grazie all’associazione animalista Centre for Animals and Social Justice, voluta in corrispondenza della Giornata Mondiale dei Diritti Umani istituita dalle Nazioni Unite in questa data, per ricordare la proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.
Un documento sui diritti della persona adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si vuole estendere a tutti gli esseri viventi. Agli animali presenti sul pianeta come noi, e non per noi, come soggetti aventi diritto.

Giornata Mondiale dei Diritti Umani: libertà, giustizia e pace nel mondo
”Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Inizia con queste parole la Dichiarazione universale dei diritti umani e viene da chiedere: ha senso celebrare?
Crisi umanitarie, conflitti passati e presenti mettono il luce la totale mancanza del diritto alla vita, il basso valore attribuito al singolo in una comunità sempre meno ‘comune’, sempre più individualista. Diritto alla salute, al lavoro, allo studio, alla famiglia, alla dignità non per tutti.
Fin quando ci sarà povertà anche in un solo paese non si può parlare uguaglianza. La discriminazione ovunque volge lo sguardo è distruttiva e fa dubitare che l’essere umano sia dotato di ragione e coscienza.
L’associazione animalista britannica Center for Animals and Social Justice abbatte simbolicamente le differenze sovrapponendo nella data del 10 dicembre la Giornata Mondiale dei Diritti Animali, innescando una battaglia per i loro diritti e auspicandone la completa libertà.

Diritti: mangiati, sfruttati, indossati oppure usati per divertimento gli animali per l’uomo cosa sono?
Oggi attraverso video, conferenze, eventi in piazza e raccolta firme si pone l’attenzione sui diritti degli animali cercando di sensibilizzare e fermare gli uomini.
Presentando petizioni e proponendo leggi a garanzia della loro incolumità perché vengano abolite le sperimentazioni scientifiche, perché parole come vivisezione spariscano e luoghi come il circo non siano nell’elenco dei divertimenti proposti ai bambini.
Atroci abitudini come la pratica della caccia, il commercio di pellicce e di parti di animali così come il traffico illegale di animali esotici, devono essere estirpate inquadrate come crimini e inasprite le pene.
Nel panorama internazionale sono tante le associazioni animaliste presenti e molti i risultati ottenuti finora, tuttavia insufficienti a debellare un comportamento incivile radicato da sempre nell’uomo, confermato dai sempre più frequenti fatti di cronaca, amplificato nell’era del consumismo.
Allevamenti intensivi di galline ovaiole, gravidanze forzate per avere latte vaccino a volontà, carne da macello per saziare palati sempre più plastificati e tanto sangue nelle mani dell’uomo che uccide crudele senza necessità. Neanche la paura per l’aumento di malattie moderne, legate all’eccessivo consumo di alimenti di origine animale ha rallentato la violenza.

Si maltrattano, seviziano e uccidono gli animali anche per gioco e noia. I tori nelle arene, le corse dei cavalli e le scommesse sui combattimenti dei cani, la lista è lunga. Come infinito il numero degli animali domestici abbandonati in strada in prossimità delle vacanze estive. Non parlano, non ragionano forse ma soffrono a causa dell’uomo.
Eppure una Dichiarazione universale dei diritti degli animali esiste dal 1978, depositata presso UNESCO senza valore giuridico solo morale. Una dichiarazione d’intenti, una responsabilità dell’uomo nei confronti degli animali ben lontana dall’essere onorata.

Il comportamento prepotente dell’uomo sul pianeta, padrone di casa indiscusso libero di usare e abusare di ogni risorsa, compresi gli animali, non è un diritto. Giornate mondiali come quella di oggi 10 dicembre sono una tappa del lungo percorso verso il cambiamento.
Dove non predomina la coscienza e il sentimento, arriverà la legge perché si possa parlare di una dichiarazione veramente universale dei diritti degli esseri viventi.
