Pannolini lavabili, è più semplice di quel che si pensi: 6 dubbi e altrettanti consigli pratici per un cambio pannolino felice e sostenibile

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Pannolini lavabili, è più semplice di quel che si pensi: 6 dubbi e altrettanti consigli pratici per un cambio pannolino felice e sostenibile ultima modifica: 2018-12-04T08:00:58+01:00 da Valentina Tibaldi
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Neonati, tante le scelte che li riguardano. Scelte che forniscono fin da subito ai genitori un’anteprima delle responsabilità pronte ad attenderli. Una fra queste- particolarmente importante, delicata e spesso sottovalutata- riguarda i pannolini, compagni inseparabili dei nostri figli per i primi anni di vita.

I pannolini usa e getta sono, attualmente, di gran lunga la scelta più gettonata. Vuoi per consuetudine, vuoi per presunta comodità, vuoi per mancanza di informazioni sulle alternative disponibili. Eppure si tratta di prodotti che, a un ciclo di vita ridicolmente breve, uniscono un impatto ambientale altissimo e l’impiego di componenti chimiche destinate a un incontro ravvicinato e prolungato con le parti intime dei nostri amati pargoli. Per questi e altri motivi (non ultime, questioni economiche), molti genitori si avvicinano con curiosità al mondo dei pannolini lavabili.

pannolini neonato

Non è raro, tuttavia, che nell’approccio a questo variegato mondo, ci si senta spaesati, vittime di una duplice difficoltà. Da un lato, un’offerta enorme in cui è difficile orientarsi senza aiuto. Dall’altro, un immaginario in cui all’utilizzo di pannolini lavabili corrisponde una routine gravosa, frutto di una mole di lavoro non sostenibile.

Ecco allora che l’esperienza e il consiglio di persone competenti ed appassionate possono giungere in aiuto, contribuendo a dissipare i dubbi e i pregiudizi più comuni. Abbiamo parlato con Irene, mamma e cofondatrice della pannolinoteca In Fondo all’Arcobaleno (Associazione FiorInMissione, Cuneo) e abbiamo scoperto che no, “l’utilizzo di pannolini lavabili non è un’opzione per soli testardi o irriducibili combattenti, ma è più semplice di quanto si pensi”. Vediamo come le maggiori difficoltà- attese o effettivamente riscontrate- possano essere superate con una facilità inaspettata.

1. Ci sono così tante cose da fare con un bambino. Riuscirò a gestire anche il lavaggio dei pannolini?

Spesso il lavabile porta con sé l’idea di doverci trasformare in tante tristi lavandaie dalle giunture doloranti perché a ogni cacca del bambino dobbiamo farlo tornare scintillante (“Sennò non è igienico! si dice). Tutto questo a costo di ore di ammolli, strofinamenti lunghissimi e magari più lavatrici quotidiane per non lasciare i pannolini usati ad aspettare il lavaggio. Mentre poi, con gli usa e getta, ne abbiamo i bidoni pieni e neanche ci pensiamo.

In realtà i lavabili richiedono routine precise, ma molto semplici: si toglie il pannolino bagnato e lo si mette in una federa/wetbag/borsa di cotone esattamente come si butterebbe l’u&g in pattumiera. L’ammoniaca presente nella pipì protegge i pannolini da sovrainfezioni batteriche e fungine, e quindi anche se bagnati (di pipì) possono stare tranquillamente 2-3 gg in attesa di essere lavati. DALLA LAVATRICE, non a mano. In caso di cacca, si fa scivolare la parte solida nel wc e si sciacqua l’eccesso (se c’è) molto rapidamente sotto acqua fredda, poi si torna a buttarlo nella wetbag. Bisogna utilizzare programmi adatti e detersivi eco, ma si tratta di caricare una normale lavatrice! Si impara a scegliere detersivi meno aggressivi e a usarne quantità molto ridotte rispetto quelle a cui siamo abituate, per cui ci si guadagna in salute e in denaro.

2. Non so da che parte iniziare: dove trovo i pannolini lavabili, e come mi oriento?

Prima di iniziare a utilizzare i pannolini lavabili, è bene informarsi. E’ normale lo spaesamento iniziale, ed è sacrosanto il bisogno e il diritto di una mamma di essere sostenuta. In questo, importantissime sono altre mamme vicine che li hanno usati e possano rassicurare se necessario.

pannolini lavabili

Ci sono poi le “esperte”. Le pannolinoteche sul territorio sono poche ma rendono un servizio prezioso: quasi sempre gratuito, permettendo di chiedere, toccare e provare prendendosi il tempo per conoscersi e per conoscere. Un altro strumento sono le pagine e i gruppi Facebook dedicati, dove si può iniziare a chiarirsi le idee, leggendo tutte le info anche nel cuore della notte, esprimendo dubbi e sapendo che la solita rete di mamme (virtuali) partirà a dare risposte.

3. Non so quali lavabili acquistare.

La modalità di composizione del proprio parco pannolini che consiglio è sempre il prestito, o il noleggio, per permettere di scoprire con una spesa minima ciò che piace o veste bene. Sconsigliatissimo prenderne tanti tutti uguali: se non andranno bene, ci si troverà con decine di pannolini inadeguati, e lo sconforto aumenterà. Inoltre avremo bisogno di pannolini adattabili alle esigenze dei vari momenti della giornata. Per questo, conviene sempre averne di vari modelli e marchi.

4. I pannolini che ho scelto non tengono bene

Non sempre sono I LAVABILI che non vanno, ma magari è QUEL pannolino per QUEL bimbo. Nelle grandi catene, si trovano magari 1-2 tipologie, e al momento dell’acquisto non si ricevono le informazioni adeguate: sui materiali, sulla manutenzione, sul fatto che ce ne sono decine di altri modelli possibili.

pannolini assorbenti

Le persone tornano a casa con i loro pannolini, magari 10 se non 20 tutti uguali. E alla prima difficoltà si arrendono perché pensano che non ci sia altro da fare. Invece, se un lavabile perde, se è troppo ingombrante, se non veste bene… quello è UN pannolino. Esistono altre decine di possibilità di trovarne di adatti.

5. I pannolini lavabili causano arrossamenti alla pelle del mio bambino

Se ci sono arrossamenti… succede. I lavabili non hanno nulla di chimico che allontani la pipì dalla cute, come gli usa e getta. Per superare il problema, dobbiamo imparare a conoscere la pelle dei nostri bimbi, già per definizione delicata in quanto neonati o lattanti, a volte ancora più bisognosa di protezione rispetto alla norma. A volte potrebbe richiedere materiali che mantengano l’asciutto in quanto sintetici. O viceversa potrebbe necessitare di materiali naturali ancorché questi mantengano un po’ più bagnato. Bisogna darsi il tempo di conoscere le nostre particolari necessità e di conseguenza adattare le nostre scelte. Succede spesso anche con gli usa e getta che ci siano arrossamenti, ma è come se lo ritenessimo normale. Dai lavabili, invece, ci si aspetta una perfezione che spesso non lascia spazio a correzioni.

Nella mia esperienza non è mai successo di non trovare soluzione… che fosse cambiare materiale, cambiare detersivo, cambiare routine di lavaggio, aiutarsi con prodotti naturali nei momenti di maggior aggressività della pipì sulla pelle… ma un assetto adeguato, un detersivo tollerato, un materiale idoneo c’è sempre!

6. Mi sono reso conto che i pannolini lavabili che ho scelto non fanno per me e per il mio bambino. Posso recuperare in parte il mio denaro?

Certo, è possibile acquistare lavabili da persone vicine o online sui gruppi dedicati, e poi rivenderli se non sono adatti. I pannolini lavabili di qualità tengono il prezzo molto bene, si rivendono con facilità e l’utilizzo di un usato (adeguatamente manutenuto) permette di avere tessuti già al massimo dell’assorbenza e spesso meglio performanti. Il risparmio, dunque, risulta essere doppio… Non solo si spende meno rispetto all’utilizzo degli usa e getta, ma si recupera buona parte della spesa rivendendo l’usato.

pannolino neonato mamma

Rispetto ai classici usa e getta, a conti fatti i pannolini lavabili consentono dunque un notevole risparmio. Di inutili rifiuti al pianeta, di sostanze chimiche alle parti intime dei nostri bambini, di qualche centinaia di euro al portafoglio.

Grazie a una rete di sostegno reciproco fra mamme, poi, l’esperienza del cambio pannolino può diventare un’esperienza ancora più significativa. Non solo sostenibile, ma anche felice.

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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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