La Ong Transport & Environment ha pubblicato, a ottobre 2018, una ricerca, in cui afferma che in Europa il gas auto ha lo stesso impatto sull’ambiente di benzina e diesel.
Che si tratti di alimentare automobili, camion o navi, il gas naturale, il metano, ha prestazioni analoghe a quelle della benzina e leggermente superiori a quelle del diesel, quando questo rispetta i nuovi limiti RDE – Real Driving Emission – Euro 7.
L’economia e la politica c’entrano anche col gas
Il metano si trova facilmente in Italia e in Europa, soprattutto in Russia. Per questo sia l’UE, sia molti governi nazionali, ne sostengono l’uso nei trasporti attraverso regolamenti, agevolazioni fiscali e sovvenzioni.
A sua volta, l’industria del gas considera il settore dei trasporti come un mercato in crescita costante, anche in seguito agli scandali di cui il diesel è stato protagonista.
Ma la ricerca della Ong con a capo Jori Sihvonen, ci dice che non esistono prove sul vantaggio dei veicoli a gas sulla base del fatto che contenga meno carbonio.
Gli studiosi ammettono anzi che «la scarsa efficienza del motore a gas spesso annulla i benefici già al tubo di scappamento».
Ciò significa che il metano non bruciato viene rilasciato nell’atmosfera non soltanto durante l’uso ma durante tutta la filiera, che comprende l’estrazione, il trasporto in forma liquida o gassosa, il rifornimento.
Oggi le emissioni medie delle perdite di metano nella filiera del gas fossile riguardano il 2,2% del gas prodotto, con una percentuale che varia tra lo 0,2% e il 10%: si capisce come questo abbia un impatto importante sul clima a livello mondiale.
Per questo la Ong chiede delle politiche basate sulle prestazioni misurate da test ufficiali dell’Unione Europea e non sul tipo di carburante utilizzato.
L’impatto ambientale del gas
Per raggiungere l’obiettivo che l’Unione Europea si è posta durante gli accordi di Parigi, di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno l’80% entro il 2050, l’unica soluzione è passare a veicoli a emissioni zero, cioè elettrici e a idrogeno.
Ad oggi è improbabile riuscire ad azzerare le emissioni entro la metà del secolo, se consideriamo che il metano è un potente gas a effetto serra.
Come si legge nella ricerca «Nel 2010 il metano rappresentava il 20% delle emissioni globali di gas serra. Queste emissioni (550 Megatoni, Mt) crescono ogni anno di 25 Mt, con 17Mt di crescita legata all’estrazione di combustibili fossili».
Il gas rinnovabile
Una soluzione al problema sarebbe produrre biometano in quantità tali da fornire per sempre carburante ai trasporti europei. Il che è impossibile.
Anche sognando di produrre quantità abnormi di biometano da investire solo nei trasporti, si arriverebbe a coprire tra il 6,2 e il 9,5% del loro fabbisogno energetico.
In più, solo il 4% del gas consumato in Europa è rinnovabile e viene prodotto principalmente da coltivazioni come il mais.
Ma il gas ricavato dal mais causa grandi quantità di emissioni indirette, dovute al cambiamento d’uso del suolo.
Il metano sintetico, prodotto con l’elettricità, è invece troppo costoso da produrre.
In questo articolo abbiamo tratteggiato solo i temi principali della ricerca della Transport & Environment che potete leggere per intero qui.