La magia della marea nell’isola di Oléron

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La magia della marea nell’isola di Oléron ultima modifica: 2018-09-12T08:00:04+02:00 da Claudia Zangarini
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Se vi trovate in Francia o dovete ancora scegliere la meta per le vostre vacanze settembrine o siete alla ricerca di un viaggetto alternativo per il futuro, il consiglio è quello di andare a conoscere l’Isola di Oléron, la maggiore delle isole francesi dopo la Corsica, in pieno Oceano Atlantico, nel golfo di Biscaglia.

Le spiagge selvagge di Oléron - versante Ovest
Le spiagge selvagge di Oléron – versante Ovest

I villaggi e la marea a 360 gradi

L’Isola, con la sua superficie di 175 chilometri quadrati è dotata di piste ciclabili che permettono di visitarla anche in bici e preservare l’ambiente. Vi sono anche numerosi itinerari a piedi dove poter camminare tra i pini marittimi e raggiungere le spiagge più nascoste o per spostarsi lungo la costa e godere dei panorami che cambiano nel giro di pochi chilometri.

L’isola è divisa in 8 villaggi, uno più colorato e caratteristico dell’altro e il suo panorama cambia così tanto da uno all’altro da permettervi di poter godere non solo di questi splendidi villaggi, ma anche di una vegetazione variegata e del meraviglioso fenomeno della marea che in base al lato dell’isola si inverte. Da una parte scenderà in bassa e contemporaneamente dall’altra salirà in alta, permettendo di godere di questo fenomeno appieno. Una caratteristica non molto comune che rende quest’Isola ancora più affascinate. Le spiagge si trovano in tutto il suo perimetro, le migliori sono quelle della parte ovest, perché meno frequentate e più selvagge, ma da provare anche quelle del lato est più fresche e mosse.

Il faro Chassiron
Il faro Chassiron che domina la punta nord dell’Isola

Insomma l’isola accontenta tutti, sportivi, amanti del relax, fino ai più affamati cercatori di posti particolari e degni di splendide foto.

Non solo, essendo l’isola autofficiente per le risorse primarie, malgrado il ponte di 3 chilometri che la collega alla terra ferma vicino Rochefort, è ricca di pesce e buoni prodotti locali e si presta anche ai palati più esigenti. Si potranno infatti gustare pesce, molluschi e crostacei a volontà, freschissimi e a prezzi molto contenuti.

Come arrivare e consigli pratici

L’Isola può essere tranquillamente la meta di una settimana tranquilla o la tappa di qualche giorno di un viaggio più ampio in Francia, ma vale comunque la pena vederla. Il faro Chassiron con la sua vista mozzafiato (e dove potrete acquistare il sale prodotto sull’isola), “le Port de Salines” dalle costruzioni coloratissime e dove si possono gustare e acquistare ostriche favolose e la vivace capitale Saint Pierre valgono il viaggio.

Il fenomeno dalla bassa marea al tramonto
Il fenomeno dalla bassa marea al tramonto – costa ovest

In auto vi basterà seguire le indicazioni verso Bordeaux, se invece preferite l’aereo, la Rochelle è meta vicina all’isola e meriterebbe a sua volta una bella gita,  da lì partono battelli che portano giornalmente su Oléron. Ma, ovviamente il mezzo più sostenibile, rimane il treno e le tratte, anche molto suggestive non mancano. Si può alloggiare in alberghi, ma per chi ama il vero contatto con la natura non sono pochi i campeggi spartani ma comodi che permettono un soggiorno bucolico ed economico. Per i pasti il consiglio è perdervi tra le strade dell’isola e lasciarvi guidare dall’ispirazione. I menù sono sempre appesi fuori e non rischierete cattive sorprese.

Ph Clodez Zangarini – Eikòn

La magia della marea nell’isola di Oléron ultima modifica: 2018-09-12T08:00:04+02:00 da Claudia Zangarini
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La magia della marea nell’isola di Oléron ultima modifica: 2018-09-12T08:00:04+02:00 da Claudia Zangarini

Nata a Torino nel 1982, manifesta velleità artistiche fin dai 3 anni con imitazioni documentate di Simon Le Bon. Negli anni non è diventata la front man di nessun gruppo pop ma ha studiato canto, recitazione, fotografia e un sacco di altre cose perché le piace studiare, punto. Finito il liceo artistico tra un’esperienza e l’altra si laurea prima in Cinema e poi in Teatro Sociale Comunità, lavorando sopratutto in contesti psichiatrici. Ama immergersi nella natura e cerca di fare dei suoi viaggi delle esperienze da poter raccontare con parole e immagini. È la scrittura infatti il suo grande amore e questo, l’ha portata oggi, a vivere sopratutto di giornalismo e comunicazione.

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