Sviluppo digitale: dall’Unione Europea investimenti per 9,2 miliardi

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Sviluppo digitale: dall’Unione Europea investimenti per 9,2 miliardi ultima modifica: 2018-06-20T14:16:43+02:00 da Redazione eHabitat.it
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Lo sviluppo digitale diventa sempre più spesso una missione prioritaria per l’Europa e per l’Italia. Ne dà una testimonianza l’impegno mosso dall’Unione Europea, autrice di investimenti futuri per 9,2 miliardi di euro. È una naturale conseguenza di una digitalizzazione sempre più protagonista della società attuale. Digitale e nuove tecnologie, non a caso, rappresentano il cuore pulsante di un meccanismo economico autenticamente 2.0. Ecco spiegato perché le aziende di oggi possono contare su fonti di finanziamento così massicce: proprio per velocizzare la loro digitalizzazione e, di riflesso, la loro competitività sul mercato. Vediamo dunque di approfondire il Piano Europa Digitale e la situazione italiana.

Piano per la digitalizzazione: 9,2 miliardi dall’Unione Europea

Come ricordato poco sopra, le cifre che verranno investite dall’Unione Europea nella digitalizzazione ammontano a circa 9,2 miliardi di euro. Questo è quanto previsto dal Piano Europa Digitale, che partirà nel 2021 e che troverà la sua definitiva attuazione entro l’anno 2027. Saranno diversi i settori che verranno finanziati da questa imponente cifra: si andrà dalla cyber-security fino ad arrivare al potenziamento delle connessioni Internet, passando dall’intelligenza artificiale. Una parte di questa cifra verrà poi investita nella formazione: l’obiettivo è quello di dotare i cittadini europei di tutte le competenze digitali e tecnologiche necessarie. Un altro settore che verrà coinvolto da questo programma europeo sarà il cosiddetto “super-calcolo”: ovvero lo sviluppo di infrastrutture e computer sempre più avanzati, necessari per elaborare dati sempre più complessi e numerosi.

La situazione in Italia: il digitale stenta a decollare

La situazione italiana, anche se migliorata, stenta ancora oggi a decollare. La difficoltà maggiore riguarda le aziende e le PMI, che incontrano non pochi ostacoli nel loro cammino per approdare ad una completa digitalizzazione delle proprie strutture. Uno dei fattori principali è rappresentato dalla disponibilità relativa alle reti ADSL o ad altri servizi tecnologici: alcune zone industriali, infatti, non sono ancora coperte dalle tradizionali connessioni cablate ad alta velocità. Inoltre i prezzi si rivelano in certi casi alti e difficilmente sostenibili per chi è in fase di start-up. Fortunatamente al contempo in soccorso delle aziende sono nate alcune proposte molto interessanti da parte di operatori come Vodafone, che offre soluzioni per l’ADSL business e altri servizi digitali realizzati ad hoc per il mondo professionale.

Innovazione digitale: lo stato delle PMI italiane

La situazione delle PMI italiane, in quanto a digitalizzazione, è in continuo divenire. Secondo i sondaggi di settore, infatti, il 67% delle piccole e medie imprese tricolori considera il digitale come un fattore decisivo per una maggiore competitività sui mercati. Il 49% di queste aziende sostiene anche che digital e nuove tecnologie siano indispensabili per ottenere un aumento della propria produttività. Naturalmente queste percentuali si alzano, se si prendono in esame le start up. Non è un caso visto che si parla di aziende native digitali, quindi naturalmente orientate verso le competenze tecnologiche e lo sfruttamento di queste ultime.

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