Turismo dolce. Turismo slow. Turismo responsabile. Espressioni che, in contrapposizione a un turismo di massa molto poco sostenibile, implicano cortesia e rispetto nei confronti del territorio ospite. Per celebrare ed auspicare l’adozione di questo modello virtuoso, dal 22 al 24 giugno 2018 si terrà ad Acceglio, Val Maira, una vera e propria festa. Invitata speciale? La Montagna, quella con la maiuscola. Solstizio. Festa del turismo dolce sulle Alpi è la più recente fra le iniziative dell’Associazione Trip Montagna (Turismo responsabile in Piemonte), organizzata insieme all’Unione montana Valle Maira, a Move (Monviso Occitan Valleys Europe) e con l’appoggio della Regione Piemonte.

Per approfondire il tema e avere qualche anticipazione sull’evento, ci siamo rivolti a Enrico Camanni. Alpinista, è vicepresidente dell’associazione culturale Dislivelli e fondatore di Sweet Mountains, una rete che oggi conta oltre 200 realtà disseminate lungo le valli del territorio piemontese.
Il turismo dolce? Una via obbligata per il turismo alpino
“Ormai non si tratta più di scegliere, esiste una strada obbligata per il turismo alpino. Non si può continuare a disquisire tra un’offerta e l’altra, per la massa o per gli intenditori, i giovani o gli anziani, gli automobilisti o gli escursionisti. Si tratta di decidere se puntare su un turismo veramente sostenibile, dal punto di vista ambientale ed economico, oppure se si spera ancora nel miracolo dei motori, dei grandi impianti, delle pesanti infrastrutture, come se il pubblico si accontentasse di consumare la montagna, non di farne esperienza. Naturalmente per fare questo c’è bisogno di un diverso atteggiamento da entrambe le parti: più rispetto e attenzione dai turisti, più accoglienza e disponibilità da chi ospita. Le due storie devono avere il tempo e la possibilità di incrociarsi, conoscersi e scambiarsi le diverse sensibilità. Altrimenti resta sempre una vacanza di consumo”.

Un mutuo scambio per evitare errori fatti in passato. Un dialogo- quello fra montagna e turismo dolce- che può essere davvero proficuo per una rivisitazione del modo di pensare l’esperienza della vacanza.
“La montagna è un laboratorio perfetto per il nuovo turismo, perché mostra immediatamente le lacune del turismo di massa. Dal punto di vista ambientale non tollera le grandi infrastrutture e dal punto di vista economico mostra tutte le difficoltà degli investimenti a senso unico, su un solo settore come lo sci, per esempio, che d’estate lascia stazioni deserte e cementificate. Il nuovo turismo dev’essere spalmato su tutto il territorio, distribuito tra le varie strutture ricettive, i vari gusti, le varie offerte, e gestito dal territorio stesso, possibilmente in ogni mese dell’anno. Le monoculture non hanno futuro”.
Solstizio, un grande evento estivo
Proprio per dar voce a questa domanda si celebrerà, appunto, “Solstizio”, la prima festa nazionale del turismo dolce. Un grande evento estivo, che chiamerà a sé tutti i maggiori protagonisti della rinascita alpina: dal mondo della cultura a quello dello spettacolo, dal mondo dell’informazione ai professionisti del settore turistico a basso impatto. E che, proponendo un fitto calendario di appuntamenti (il programma completo è disponibile sul sito dell’evento), si rivolge a un pubblico il più possibile vasto. Senza vincoli, se non la volontà di celebrare, con sensibilità e attenzione, il territorio montano.

“Solstizio. Festa del Turismo Dolce sulle Alpi sarà un grande incontro di esperienze e uno scambio di speranze. Un lungo week end da venerdì a domenica, con due serate di spettacoli, testimonianze, eventi culturali e musicali, e due giornate per sperimentare dal vivo, sulle montagne cuneesi, la bellezza e l’emozione di un’escursione, un’arrampicata o un tour in mountain bike” conclude Camanni. “A tale scopo le guide metteranno a disposizione una rosa di professionisti per accompagnare chi non ha esperienza di montagna o intende provare un’esperienza nuova, migliorandosi”.

I presupposti per una grande festa, dunque, ci sono tutti. Non resta che attendere il Solstizio d’Estate per dare il via alle celebrazioni.
