Matt Damon e Water.org, come reagiresti se non avessi l’acqua?

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Matt Damon e Water.org, come reagiresti se non avessi l’acqua? ultima modifica: 2018-04-17T08:00:58+02:00 da Alessia Telesca
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Matt Damon, fondatore con Gary White di Water.org, ha deciso di fare un esperimento per scoprire come reagiscono le persone quando l’acqua non c’è.

Matt Damon, impegnato per l’accesso all'acqua (facebook.com/pg/water)
Matt Damon, impegnato per l’accesso all’acqua (facebook.com/pg/water)

Matt Damon, impegnato per l’accesso all’acqua

Come reagiremmo se l’acqua non fosse disponibile? È una domanda molto lontana dal nostro quotidiano. Se abbiamo sete possiamo bere dell’acqua fresca, se abbiamo caldo apriamo il rubinetto, se dobbiamo cucinare riempiamo la pentola con l’acqua. Ogni giorno impieghiamo l’acqua senza accorgerci di quanto sia fondamentale per tutti.

Nell’esperimento di Water.org, Matt Damon mostra le reazioni delle persone quando non è possibile avere l’acqua. Alcune persone in un hotel, altre in un bar, altre ancora a lavoro chiedono dell’acqua e ricevono come risposta un “non abbiamo acqua” o “l’abbiamo già inclusa nel suo ordine di pagamento, deve attendere 6 ore per averla” o ancora “non riesce a resistere ad un giorno senza acqua?”. Risposte che suscitano immediate reazioni perché, come dice una ragazza, “se vengo in un hotel in qualche modo mi aspetto di averla”.

Per la nostra quotidianità, infatti, non è possibile non avere acqua. Eppure, come spiega Matt Damon, “per 663 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo la realtà è diversa. Milioni di persone trascorrono fino a 6 ore al giorno per raccogliere l’acqua”. Il problema è soprattutto sociale, poiché ogni giorno le persone dei paesi in via di sviluppo devono scegliere tra avere un posto di lavoro, un’educazione scolastica o avere l’acqua.

Water.org (fonte: water.org)
Water.org (fonte: water.org)

Water.org

Water.org è impegnato per garantire l’accesso all’acqua pulita a tutti. Invece di realizzare delle fontane e dei sistemi di canalizzazione, Water.org vuole risolvere i problemi finanziari. Con piccoli prestiti alle famiglie, infatti, diventa più facile avere accesso all’acqua potabile, anche solo avendo la possibilità di avere un rubinetto. Così molte persone non dovranno più impiegare la giornata per camminare e andare a prendere l’acqua e potranno, invece, andare a lavoro. Anche il produttore di birra Stella Artois partecipa al progetto, per i prossimi quattro anni, con finanziamenti per 4,8 milioni di dollari, 4,5 milioni di euro.
Grazie al progetto di Water.org sui piccoli prestiti, 10 milioni di persone hanno ottenuto l’accesso all’acqua pulita.

Perché, come spiega Matt Damon e Water.org, l’acqua è un’opportunità.

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Classe 1987, torinese. È educatrice e web editor per diverse testate online. Vegetariana, è appassionata di animali, tematiche ambientali e educative. Spazia dai film thriller alle commedie e segue con attenzione il calcio. Dalle molteplici idee, prova ad unire le passioni con la scrittura creativa.

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