La violetta selvatica è un fiore molto resistente. Non teme il freddo, anzi dà il meglio di sé proprio nel periodo invernale. Per questo è nota per essere, insieme alla primula, tra i primi fiori ad annunciare la primavera.
La stagione dei fiori è ufficialmente arrivata, anche se le temperature faticano a farcelo credere. Marzo quest’anno è stato davvero “pazzerello” rispettando il detto popolare. Le leggi della natura però sono determinate. Sui rami cominciano ad affacciarsi le prime gemme e nei prati ecco finalmente spuntare primule e violette. Dovremo soltanto pazientare ancora un po’.

Nel frattempo, approfittando di qualche giornata più calda, possiamo fare un giro in montagna o una passeggiata in campagna per raccogliere questi meravigliosi fiori che, oltre che belli, sono anche commestibili.
Un accorgimento: la scelta del luogo di raccolta. E’ importantissimo optare per posti meno trafficati, lontani dai centri urbani per via dello smog e delle deiezioni di animali.
Come si presenta
La violetta è una pianta del sottobosco diffusissima, ne esistono oltre 500 specie in tutto il mondo. La sua forma è ben nota, ma chi non la conoscesse può distinguerla per due particolarità. Ha cinque petali, di cui due disposti in secondo piano sull’arcata superiore, altri due petali situati davanti nella stessa posizione e uno nell’arcata inferiore. Le foglie, anch’esse edibili, hanno la caratteristica forma di cuore.

Le specie più famose sono la violetta del pensiero, la violetta tricolore e la viola mammola, tutte edibili a condizione che siano spontanee e comunque non coltivate a scopo ornamentale. E’ imprescindibile che le violette che destinerete all’uso medicinale o alimentare non siano state sottoposte a trattamenti chimici.
Proprietà curative
Conosciuta fin dai tempi antichi, la Viola odorata, questo il termine botanico, è nota per le sue proprietà terapeutiche. Tutta la pianta- dalla radice ai fiori – è benefica per la nostra salute, ovviamente senza eccedere.
Un decotto di foglie può curare il mal di gola, per cui sono consigliati gargarismi, e rappresenta un buon rimedio per contrastare la stipsi, facilitando la motilità intestinale.
Tisane e tè arricchiti con fiori di violetta sono un toccasana per curare malanni alle vie respiratorie, avendo proprietà espettoranti ed emollienti per via della presenza di mucillagini.
I fiori sono inoltre ricchissimi di vitamina C (alleata nella cura del raffreddore e per migliorare le difese immunitarie) vitamina A e sali minerali. La colorazione violacea è tipica delle piante che contengono i portentosi antiossidanti.

Per uso esterno, la violetta è usata come antinfiammatorio e supporto ai problemi di natura linfatica e circolatoria. Ad esempio, può essere aggiunta a un bagno caldo per eliminare le tensioni muscolari o impiegata nella preparazione di maschere purificanti per il viso. Grazie alla presenza di rutina è utilizzata anche in impacchi e pomate per lenire i sintomi di emorroidi, mastiti e vene varicose. E’ nota anche la sua diffusione in cosmesi e profumeria.
Bellezza e dolcezza in tavola

Il profumo, il colore e il sapore delizioso della violetta ne fanno un ottimo ingrediente in cucina, in particolar modo nel campo della pasticceria. Famosissimo è il gelato alla viola, apprezzato soprattutto dai bambini per il gusto dolciastro e la gradevole tinta pastello. Le violette spiccano in pasticceria anche come elegante decorazione per torte e dolcetti e vengono inoltre usate per ricavarne del colorante naturale.
Un’usanza contadina è quella di cristallizzare i fiori di violetta con zucchero e chiara d’uovo, metodo di conservazione per assaporare i petali a più riprese nel tempo. In erboristeria possiamo anche trovare delle dolcissime caramelline alla viola. Per i più grandi, è possibile sperimentare il sapore della violetta anche in liquori, sciroppi e gelatine.
Non ultimo, l’utilizzo più immediato e saporito per gustare sia le foglie che i fiori è inserirli direttamente in piatti freschi, come le insalate, o aggiungendole a muesli e yogurt per insaporire la colazione o la merenda. Alcuni le gradiscono cotte, in aggiunta a minestre, risotti, salse o frittate.
Buona raccolta e degustazione!

Ciao Daniela,
leggo con piacevole interesse i tuoi articoli.
ho inserito in un evento dedicato alla Violetta alcune informazioni che ho copiato letteralmente da te, citando la fonte.
Spero ti faccia piacere