Storia del cinema ambientalista: 6 lezioni al Parco regionale dei Castelli Romani

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Storia del cinema ambientalista: 6 lezioni al Parco regionale dei Castelli Romani ultima modifica: 2018-03-20T08:00:57+01:00 da Maria Rita Corda
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Nell’incantevole cornice naturale del Parco regionale dei Castelli Romani, alle porte di Roma, si terrà il Corso di Storia del Cinema Ambientalista a cura di Enzo Lavagnini. 6 lezioni per scoprire tutto su questo argomento: dai precursori del cinema ecologista sino ai documentari sull’inquinamento dei giorni nostri. Il corso inizierà l’8 maggio ed è possibile iscriversi sin da ora. L’esperto di cinema Enzo Lavagnini racconta sulle nostre pagine ciò che sarà il corso.

Cinema ambientalista: il corso per stimolare l’interesse sulle tematiche ecologiste

Dal 8 maggio al 12 giugno si terranno le lezioni sulla storia del cinema ambientalista. Sei giornate in cui saranno trattati gli argomenti portanti della cinematografia ecologista.

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Enzo Lavagnini ospite alla XIX edizione del festival CinemAmbiente di Torino – Photo Credits CinemAmbiente

Dai grandi precursori, i primi documentaristi ecologisti a cominciare da Robert J. Flaherty, alle storie di ‘eroi’ ecologisti (eroi veri o eroi di fiction, da Jean Giono a Dersu Uzala). E ancora dai film che hanno raccontato il regno degli animali (“Nata Libera”, “Il popolo dei migratori”), a quelli che hanno raccontato il regno delle piante. Infine passeremo alle storie d’inquinamento e alle angosce, purtroppo sempre attuali, del nucleare civile e militare”, spiega Enzo Lavagnini.

Un modo per conoscere il panorama cinematografico relativo all’ambiente che negli ultimi anni è diventato protagonista di film e documentari e per comprendere, allo stesso tempo, le origini del rapporto tra cinema e natura.

Cinema ambientalista: un modo per comunicare i temi naturali e salvaguardare il pianeta

cinema ambientalista

La crescente consapevolezza della popolazione sull’ambiente, il clima e l’inquinamento ha fatto sì che il cinema ecologista guadagnasse il suo giusto spazio e non fosse più solo di nicchia.

“Da un certo punto in poi” sottolinea Lavagnini “i documentari, come pure i grandi film hollywoodiani, non hanno potuto più ignorare la realtà sempre più forte e crescente dell’ecologismo, con le sue rivendicazioni: una realtà sempre più presente in ogni parte del mondo, sempre più attiva ed attenta, fatta spesso di persone ‘in piazza’ in difesa in prima persona dei beni naturali.

Con la maggiore diffusione delle idee ecologiste sono nati poi anche festival dedicati all’ambiente, corsi universitari di ‘eco-studies’ e anche programmazioni televisive più accorte alla materia. Questi, assieme alle riviste e ai militanti, gli studiosi, la gente comune, gli ecologisti hanno saputo guadagnare uno spazio più adeguato alle idee che hanno a che fare con la conservazione del pianeta, della sua biodiversità, di tutti gli esseri viventi che ospita.

Il rapporto, ormai certo ma in evoluzione costante, tra cinema e ambiente è la materia del corso che proponiamo con la convinzione che si tratti di uno snodo fondamentale della comunicazione ambientale e del lavoro da fare per una necessaria, inderogabile salvaguardia del pianeta.”

Il corso si svolgerà nell’Aula didattica del Parco dei Castelli Romani di Monte Porzio Catone, vicino a Roma. I partecipanti, alla fine del ciclo di lezioni, riceveranno un attestato di partecipazione. La quota d’iscrizione è di 35 euro. Per avere maggiori informazioni sulle iscrizioni è possibile chiamare i seguenti numeri: 06 94799308- 06 94799331. 

[In copertina Robert Flaherty]

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Nata a Genova, vive in Sardegna ma con lo sguardo rivolto verso il mondo. È una comunicatrice specializzata in marketing delle energie rinnovabili. Da qualche anno racconta con entusiasmo i progetti, le novità e le best practice sostenibili italiane e internazionali. Ama la natura, pratica yoga e crede in un futuro a basso impatto ambientale

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