Non particolarmente amato per il suo gusto amarognolo, il pompelmo è un frutto da riscoprire per le sue numerose virtù.
Attenzione però alle possibili controindicazioni.
Il pompelmo è una pianta da frutto originaria della Cina ma ormai diffusa in tutto il mondo.
L’albero appartiene alla famiglia delle Rutaceae, la stessa di altri agrumi più comuni come arance o limoni.
In effetti questo frutto è molto simile all’arancia, sebbene sia di dimensioni maggiori e di colore giallo o rosa in base alla varietà.
Il suo sapore è decisamente più acidulo e amarognolo rispetto agli altri agrumi. Tra le numerose varietà esistenti, il pompelmo rosa è il più apprezzato per il sapore più dolce e delicato.
Oltre ad essere gustato al naturale, può essere consumato sotto forma di succhi o estratti. Si può inserire anche come ingrediente per preparare pietanze dal sapore agro-dolce.
Pompelmo benefici

Dal punto di vista nutrizionale si rivela un alimento molto interessante e benefico.
Ricco di fibre, è nutriente e favorisce facilmente il senso di sazietà per cui è un frutto utile da inserire nelle diete dimagranti.
Presenta un buon apporto di vitamine del gruppo A, B e C e di sostanze flavonoidi. Come il pomodoro, anche il pompelmo contiene il licopene, considerato un potente antiossidante.
Contiene anche una buona quota di sali minerali, tra cui soprattutto potassio, fosforo, calcio e magnesio.
Questo frutto si rivela un valido alleato della salute del fegato grazie alla sua efficacia antiossidante e depurativa. Aiuta e protegge anche l’apparato cardiovascolare.

È in grado di stimolare i processi digestivi senza provocare acidità. Assolve, inoltre, ad una valida funzione drenante e diuretica.
Inoltre, aiuta a rafforzare le difese immunitarie grazie soprattutto alla presenza della vitamina C e possiede virtù antibatteriche.
Pompelmo controindicazioni
Il consumo di questo particolare frutto potrebbe interferire con l’assunzione di alcun farmaci. Sembra, infatti, che anche modeste quantità del frutto fresco o del suo succo possano ridurre l’assorbimento di alcuni principi attivi.
Una particolare attenzione dovrebbe essere prestata da chi assume ansiolitici, antiaritmici e antistaminici.
