Ieri 27 febbraio il Gruppo Unipol ha presentato Changes, il suo nuovo corporate magazine organizzato in monografie semestrali, il cui primo numero è interamente dedicato ai cambiamenti climatici e alle strategie di mitigazione dei rischi sociali ed economici che questi comportano.
L’evento, ospitato presso l’avveniristico centro polifunzionale Unicredit Pavilion di Milano, è stato occasione di discussione e confronto fra relatori, stampa e pubblico sul tema dei cambiamenti climatici, della tutela del territorio e della riduzione dei rischi ambientali.
La discussione è stata aperta da Grammenos Mastrojeni, che ha sottolineato come la mancata protezione dell’ambiente sia causa di numerose e gravi problematiche sociali, connesse soprattutto alla riduzione della quantità di risorse naturali disponibili (si pensi ad esempio all’acqua) e al conseguente insorgere di conflitti per il loro controllo. «I cambiamenti climatici acuiscono il divario fra ricchi e poveri, perché sono più intensi proprio lì dove ecosistemi fragili si sovrappongono a società fragili. L’ingiusta distribuzione delle ricchezze porta ad aggredire l’ambiente, oltre a rappresentare una causa di conflittualità fra gli uomini. Ad esempio, è difficile pensare che Boko Haram sarebbe potuto diventare un fenomeno così vasto e minaccioso senza la contrazione del lago Chad da 25.000 a 1.400 chilometri quadrati dagli anni ’60 ad oggi, che ha portato immensi sconvolgimenti sociali e produttivi nella regione».
La soluzione proposta è quella di pensare in termini di interdipendenze ed equilibrio globale, integrando l’ambiente nel concetto di sviluppo. «Degrado ambientale, povertà, conflitti, terrorismo, fenomeni migratori di massa non sono sfide distinte, ma legate nelle risposte per governarli», ha affermato Mastrojeni. «Tutti i comportamenti che portano a risolvere i cambiamenti climatici sono comportamenti che ci fanno guadagnare, sia in termini economici che in termini di qualità della vita. Sintonizzarci sulla soluzione dei cambiamenti climatici può portare solo guadagno, a tutti i livelli».
[Foto Alessandra Varotto]