“I cani non sono di nessuno, seguono chi li ama”. Queste parole, così profonde nella loro semplicità, non possono che provenire dal cuore di un bambino. Si tratta del protagonista di Belle e Sebastien – Amici per sempre, terzo capitolo della fortunata saga cinematografica che ha fatto dell’amicizia, della natura spettacolare e dell’amore per gli animali i suoi ingredienti vincenti.
Il film, nelle sale italiane dal 22 febbraio 2018, segue i precedenti Belle e Sebastien (2013) e Belle e Sebastien – L’avventura continua (2015). Regista e interprete della storia, nel ruolo di cattivo, è Clovis Cornillac, famoso per aver prestato il volto ad Asterix sul grande schermo. Completano il cast Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Anne Benoît, Thierry Neuvic e André Penvern.
L’amicizia tra l’ormai dodicenne Sebastien e la splendida e dolcissima Patou di nome Belle prosegue a gonfie vele e con grande entusiasmo, soprattutto dopo l’arrivo di tre bellissimi cuccioli. Una serie di imprevisti, però, rischia di rendere imminente e inevitabile la separazione tra i due, scenario a cui il ragazzo si opporrà con tutte le sue forze.
Suo padre Pierre ha deciso di trasferirsi in Canada insieme a lui e alla sua nuova moglie, ma Sebastien non ha alcuna intenzione di lasciare le Alpi Francesi, con i meravigliosi paesaggi che ha imparato a conoscere e ad amare in compagnia del nonno. Né tanto meno ha intenzione di lasciare Belle, inseparabile amica e compagna di avventure.
Come se non bastasse, un uomo burbero di nome Joseph si presenta a casa loro dichiarandosi padrone di Belle e dicendo di averla smarrita anni prima. Curiosamente, però, Belle non dimostra alcun affetto verso quell’uomo, che con prepotenza cercherà in tutti i modi di strapparla a chi per tanto tempo si è preso cura di lei donandole amore. La legge sembra essere dalla parte di Joseph, ma gli occhi di Sebastian non vedono alcuna giustizia nel dover rinunciare a un legame così forte e naturale, come solo quello tra un bambino ed un cane sa essere.
Quella tra Belle e Sebastien non è un’amicizia come tutte le altre. La loro sintonia, infatti, è diventata iconica nel corso degli anni, simbolo di quel tipo di complicità che non ha bisogno di spiegazioni, che non conosce limiti o confini. È per questo che la loro storia, in fondo così comune e paradigmatica, continua a suscitare interesse e a riscuotere successo anche a più di cinquant’anni dalla sua nascita.
Era il 1965 quando per la prima volta fu pubblicato il romanzo Belle e Sebastien, scritto da Cécile Aubry, un’ex attrice francese che nel corso della sua successiva carriera di scrittrice ha dedicato diversi racconti all’amore empatico e incondizionato che si instaura tra uomini e animali. Ben presto, il libro venne adattato per la televisione francese e i consensi ottenuti portarono alla realizzazione di una famosa serie animata, molto in voga tra gli anni ’80 e ’90 anche in Italia.
Le avventure di Belle e Sebastien hanno appassionato diverse generazioni e, negli ultimi anni, hanno conquistato anche il pubblico delle sale grazie a un approccio quasi favolistico, ma che deve molto al documentario. Un successo conclamato che mette al centro la vera essenza del racconto, fatta di sentimenti reali e disinteressati.
A trovare ampio spazio è la forza rigenerante della natura, la possibilità di riscoprire un contatto benefico con l’ambiente, i suoi luoghi più incontaminati e le sue creature. Belle e Sebastien è anche una riflessione sull’importanza di star bene con noi stessi e con il mondo che ci circonda, di scoprire l’essenziale nella semplicità, che sia una passeggiata in montagna o una zampa pelosa sempre pronta a darci sostegno e buon umore.
È questa l’energia sprigionata da Belle e dal giovane Sebastien, due personaggi che non hanno mai smesso di insegnarci che il cuore degli animali è infinito e di raccontarcelo attraverso gli occhi, senza bisogno di parole.