Bonus mezzi pubblici introdotto con la Legge di Bilancio

Bonus mezzi pubblici: dal 2018 le spese degli abbonamenti sono detraibili

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Bonus mezzi pubblici: dal 2018 le spese degli abbonamenti sono detraibili ultima modifica: 2018-01-10T13:30:32+01:00 da Evelyn Baleani
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Il 2018 si apre con una buona notizia per tutti i pendolari che usano quotidianamente i mezzi pubblici per i propri spostamenti. A partire dal 1° gennaio è entrato in vigore un bonus fiscale che permetterà di detrarre una parte della spesa sostenuta per l’abbonamento ai mezzi pubblici.

La detrazione è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, approvata in via definitiva il 23 dicembre 2017.

Bonus mezzi pubblici

Bonus mezzi pubblici: la percentuale detraibile

Con questa agevolazione il Governo è intervenuto sull’articolo 15 del TIUR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), relativo alle detrazioni per oneri, aggiungendo al comma 1, la lettera i-decies, attraverso la quale si introduce la detraibilità del 19 per cento sulle “spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo superiore a 250 euro“.

Bonus anche per i familiari a carico

La decurtazione spetta anche nel caso in cui le spese siano sostenute dai familiari a carico.

Il limite massimo detraibile si riferisce cumulativamente alle spese sostenute dal contribuente per il proprio abbonamento ai mezzi pubblici e per quello utilizzato dai familiari a carico.

Quanto si potrà detrarre

Con la norma aggiunta al TIUR, viene introdotta una detrazione Iperf del 19 per cento sulle imposte dovute anche per le spese di abbonamento ai mezzi pubblici nel limite di 250 euro ogni anno solare. Ciò significa che il contribuente potrà detrarre il 19 per cento delle spese sostenute per gli abbonamenti ai trasporti pubblici fino a un massimo di 250 euro. Il risparmio totale effettivo, quindi, si attesterà sulla cifra massima di 47,5 euro.

Come ottenere l’agevolazione

Il bonus deve essere richiesto in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, presentando i titoli di viaggio acquistati. Per poter usufruire dell’agevolazione occorre di conseguenza conservare gli abbonamenti sottoscritti.

Bonus mezzi pubblici

Certamente, non siamo di fronte a cifre da capogiro, tali da cambiare la vita dei cittadini. Ma volendo cogliere il lato positivo, si tratta comunque di un aiuto ai pendolari e di un seppur piccolo incentivo all’uso dei mezzi pubblici, che con ogni probabilità è penalizzato anche da problematiche economiche, legate ai prezzi di biglietti e abbonamenti.

Secondo gli ultimi rapporti Istat sulla mobilità urbana, del resto, la domanda di trasporti pubblici locali, pur continuando a crescere progressivamente, resta ancora lontana dai livelli pre-crisi. Nel 2008 si attestava sui 218 passeggeri per abitante, contro i 192 passeggeri per abitante del 2016.

Al di là delle questioni strettamente economiche, utilizzare i mezzi pubblici resta una buona pratica ecologica che ci auguriamo si diffonda con crescente consapevolezza. Oltre a ridurre traffico e ingorghi provocati dalle automobili, l’uso di tram, bus, metro e treno, infatti, rappresenta un importante contributo per mantenere l’aria pulita, in un momento storico in cui l’inquinamento metropolitano si configura come una tra le più pressanti sfide ambientali.

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Digital Specialist e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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