Cameron al cinema con The Game Changers, il film che smantella il mito delle proteine

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Cameron al cinema con The Game Changers, il film che smantella il mito delle proteine ultima modifica: 2018-01-07T08:00:38+01:00 da Enzo Lavagnini
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Senza carne, niente muscoli? Ma è proprio così? Ovviamente no.

JamesWilks
Si può essere sportivi e muscolosi anche senza mangiare carne

Dimentichiamoci di nerboruti d’ogni genere che addentano e disossano bistecche prima o dopo aver fatto sfaceli in combattimenti o gare vittoriosi: i tempi stanno cambiando! Anzi, sono già cambiati.

A questo proposito, c’è un film importante in uscita; reca il “marchio di fabbrica” di un autentico “re di Hollywood”: James Cameron (“Titanic”, “Avatar”, per fare qualche titolo). Un film che intende rimettere le cose a posto sull’alimentazione, a partire da pregiudizi e luoghi comuni.

Si tratta de “The Game Changers” di Louie Psihoyos, regista impegnato in campo ambientale, lo stesso che abbiamo molto apprezzato per il suo “The Cove” (documentario sulla scioccante pratica della selvaggia mattanza dei delfini in Giappone che ha vinto l’Oscar; presentato a CinemAmbiente di Torino).

Ecco cosa dice provocatoriamente Louie Psihoyos al “Boulder Magazine”: “L’uomo più forte del mondo è un vegano. Quello più veloce, alla sua epoca, che ruppe il muro dei 10 secondi sui 100 metri è Carl Lewis, vegano a quei tempi. Stiamo cercando di dissipare il mito secondo il quale si ha bisogno di proteine di animali per diventare un vero uomo“.

Il film, prodotto dunque dall’irrefrenabile -e vegano/militante- James Cameron, regista e produttore di film che hanno sbancato il box office in tutto il mondo, ma anche impegnato da tempo sul fronte ambientale, nelle parole pronunciate da Cameron al momento dell’inizio della lavorazione promette di: “smantellare sistematicamente il mito delle proteine”.

The Game Changers
Il regista James Cameron da anni impegnato in diverse cause legate all’ambiente

Inizia così il giro del mondo di “The Game Changers” proprio per sfatare il mito, assai consolidato (e “maschilista” in fondo; che affonda le radici in secoli di iconografie e di racconti) che non si possa essere atleti davvero al top, davvero forti e muscolosi quanto e più degli altri, essendo vegani e non assimilando pertanto le proteine della carne.

Per farlo, il regista Louie Psihoyos indaga ed intervista alcuni tra gli atleti più importanti del pianeta terra che hanno fatto scelte alimentari più consone dal loro punto di vista ai loro impegni. Inoltre, sempre a riguardo delle scelte di alimentazione, il film presenta anche soldati delle operazioni speciali, scienziati e icone culturali.

Tra gli atleti “testimonial” che si possono vedere nei 90 minuti del film ci sono il forzuto tedesco, attualmente “l’uomo più forte del mondo”, Patrik Baboumian, l’olimpionico sollevatore di pesi Kendrick James Ferris, la campionessa di surf Tia Blanco, il campione di arti marziali James Wilks (anche produttore del film). Tutti vegani ed indubbiamente tutti grandi atleti a livello internazionale.

Ma evidentemente non sono solo “grandi” atleti; si tratta di persone che, col loro esempio, stanno producendo un cambiamento nel modo in cui tutti ci avviciniamo al cibo e allo stile di vita, mostrando i molti benefici di una diversa alimentazione. La loro influenza sul mondo sportivo è oltretutto indubbia.

Il convincimento che cerca di comunicare il film è il vantaggio ed il benessere che una dieta migliore può dare al nostro corpo, ed anche alle prestazioni sportive.

Inoltre il film mostra come l’allevamento massivo di animali per la macellazione sia sempre più letale per il pianeta ed influisca direttamente sui cambiamenti climatici, e chiede un cambiamento di rotta.

Ma, ovvio, le conseguenze di una dieta a base di carne e latticini sono ovviamente anche di natura medica.

Scrive un sempre consapevole James Cameron in un suo articolo sul quotidiano inglese “The Guardian”: “Mangiare troppa carne e latticini ci fa ammalare, aumentando notevolmente il rischio di malattie cardiache, diabete, diversi tumori importanti (inclusi seno, fegato e prostata) e obesità“.

TheGameChangers

The Game Changers” sarà presentato al Sundance Film Festival, Park City, Utah USA, dal 18 gennaio al 28 gennaio 2018.

Cameron al cinema con The Game Changers, il film che smantella il mito delle proteine ultima modifica: 2018-01-07T08:00:38+01:00 da Enzo Lavagnini
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Cameron al cinema con The Game Changers, il film che smantella il mito delle proteine ultima modifica: 2018-01-07T08:00:38+01:00 da Enzo Lavagnini

Con la mente alle riflessioni di Pasolini sulla società dei consumi e sui suoi influssi, da esperto di cinema e documentarismo, si interessa di cinema ambientalista (storia, sviluppi, generi) già da molto tempo. Ha scritto sul rapporto tra il cinema e gli animali; ossia sul rispetto che si deve alla dignità di questi ultimi. Ha diretto un festival interamente dedicato ai cambiamenti climatici. È nel board di Medir, festival su diritti ed ambiente nel mediterraneo. Vive a Roma.

2 Commenti

  1. Insistere su questo argomento per sfatare tante inutili quanto aberranti usanze.
    La carne non nasce da una pianta che chiude il suo ciclo vitale per darci il frutto della sua produzione.
    Dietro la carne, dietro l’alimentazione proteica derivante dalla carne c’è uno spiegamento di forze di energie di crudeltà di sofferenze che ci autorizza a dire che l’essere più spregevole che esista sulla terra è l’uomo ma non certamente per vocazione o, come da più parti viene detto, perché la crudeltà nell’uomo e8 co seguenza del suo DNA.
    CAMBIANDO le regole si può migliorare tutto. Abbiamo bisogno di rivedere l’educazione scolastica fin dal primo anno per introdurre obiettivi di formazione che possano formare menti verso valori che non puntino più all’esaltazione della potenza individuale e a quella della nazione di appartenenza ma alla nostra casa comune: la terra in cui tutti abbiamo il diritto di viverci, compresi i nostri fratelli animali di cui facciamo scempio.
    Bene Cameron, bene Psihoyos, bene tutti quelli che hanno intrapreso questa strada

  2. Bisogna cambiare rotta al percorso della nostra civiltà.
    Abbiamo bisogno di rivedere tutti i programmi scolastici che sono alla base della formazione del genere umano nella fase propria in cui l’insegnamento fa più presa.
    Cominciare sfatare alcune assurdità che sono proiezione e retaggio di un passato privo di conoscenze scientifiche, basato più sull’istinto che sulla conoscenza vera consapevole intima.
    Apprezzo l’impegno di uomini come Cameron che dedicano la loro intelligenza e risorse per migliorare la vivibilità su questo martoriato pianeta

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