La Calendula Officinalis è un fiore semplice nella sua struttura, ma con un curriculum infinito di benefiche proprietà. Dall’aspetto simile alla margherita, ricco di molteplici petali, spicca per i suoi colori caldi e vivaci, con gradazioni che vanno dal giallo all’arancio più intenso.
Come vedremo, è molto impiegato per le sue proprietà antalgiche, costituendo un vero alleato, soprattutto per l’universo femminile.
Origini del nome
L’origine del suo nome si lega ad un aspetto curioso: deriva dal latino Calendae, che significa “primo giorno del mese”, ad indicare il preciso momento in cui ogni mese comincia la fioritura, che avviene indicativamente nell’arco di tutto l’anno.
Qualcuno fa risalire questo appellativo anche al termine “calendario”, in quanto questo fiore si apre al mattino per richiudersi al tramonto, ma soprattutto per via di un’antica tradizione contadina. Infatti, si è tramandato che, se la calendula resta chiusa al mattino, quella sarà una giornata di pioggia.
Per questo motivo, nel Medioevo era anche chiamata “Sposa del Sole”, anche perché proprio come il girasole, ruota in base ai movimenti del Sole. Inoltre, veniva scelta per comporre le ghirlande matrimoniali e sparsa davanti alla porta delle spose come segno di abbondanza e augurio di felicità.
Proprietà e impieghi
Contro le patologie “da stress”
La Calendula è famosa per le sue componenti lenitive e cicatrizzanti. E’ infatti componente prescelto di moltissime creme emollienti, dedicate a chi ha la pelle sensibile o come rimedio alle scottature, ma è anche molto impiegata in tisane e decotti. Questo perché si tratta di una pianta ricca di agenti antinfiammatori con azione antispasmodica: le cosiddette mucillagini, infatti, sono in grado di calmare e ridurre notevolmente l’irritazione delle mucose. Assaporare una tazza di infuso di fiori essiccati di calendula, aiuterà dunque a contrastare le gastriti, gli spasmi addominali, le coliti e a migliorare lo stato delle ulcere duodenali.
Per contrastare i malanni di stagione
Il suo alto contenuto di flavonoidi, la rende un toccasana per la disinfezione del cavo orale, ma anche un’efficace cura per le affezioni della bocca e della gola, tipiche della stagione invernale.
Ecco allora che potremo impiegare il decotto di fiori di calendula per fare gargarismi o da assumere per alleviare faringiti e gengiviti, o ancora per realizzare degli impacchi per gli occhi, se siamo colpiti da una fastidiosa congiuntivite.
Una buona notizia per le mamme
Produrre in casa un oleolito di calendula può essere un’ottima idea: il suo impiego favorisce la rigenerazione della pelle ed è utile in caso di arrossamenti e dermatiti, anche quelle tipiche “da pannolino”.
Un legame profondo col femminile
Un po’ per via della leggenda di Afrodite – dalle cui lacrime per la morte di Adone deriverebbero i suoi fiori – un po’ per il significato simbolico che richiamano i suoi semi – di forma uncinata e che rimandano alla mezzaluna – il legame tra la donna e la calendula pare ricondursi all’antichità. La Luna, si sa, è sempre stata rapportata alla donna, per il condiviso mutare ciclico e l’influenza che ha su di lei, sia a livello umorale che ormonale.
Ebbene, questo magico fiore sembra abbia, infatti, la capacità di regolarizzare il ciclo, qualunque sia l’origine della disfunzione. Grazie alla sua potente composizione, infatti, è una pianta che contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna, contrastando la stasi venosa soprattutto nel periodo premestruale ed è un valido supporto per chi soffre di anemia.
Soprattutto se assunta sotto forma di infuso, la calendula è ancora oggi utilizzata per le sue proprietà antispasmodiche per alleviare, in maniera naturale, i dolori mestruali e quelli dovuti alla cistite. Impiegata come lavanda, è utile per prevenire e lenire le infiammazioni intime, decongestionando.
Reperimento
Visti i suoi svariati utilizzi, non resta che provarla! E’ facile trovarla in pacchetti di fiori essiccati in erboristeria oppure potrete raccoglierla, soprattutto in primavera o estate, e lasciarla seccare in casa, al riparo dall’umidità. Si trova nelle nostre campagne, fino a 600 mt di altitudine. In alternativa, è possibile acquistarne i famosi semi a forma di mezzaluna e lasciarla germogliare in vaso sul balcone.