Verdure marinate: una ricetta per scoprire come e perché produrle a casa nostra

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Verdure marinate: una ricetta per scoprire come e perché produrle a casa nostra ultima modifica: 2017-11-03T13:30:25+01:00 da Daniela Zora
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Lo avevamo già conosciuto in occasione di una sua insolita iniziativa: per far comprendere quanto i nostri rifiuti siano impattanti per l’ambiente, Rob Greenfield ha girato per un intero mese con la sua spazzatura addosso. Adesso, tra le sue tante idee, ci invita dalla sua rubrica Wild Fermentation, ad autoprodurre i nostri barattoli di verdure marinate con molteplici vantaggi.

Rob Greenfield e la sua compagna - Foto: Rob Greenfield
Rob Greenfield e la sua compagna – Foto: Rob Greenfield

No allo spreco alimentare

Conducendo uno stile di vita sostenibile, fondamentali sono i nostri passi quotidiani in favore della lotta allo spreco di cibo. In quest’ottica, produrre da sé dei sottaceti può contribuire a salvare un certo quantitativo di verdure che altrimenti andrebbero a male e sarebbero destinate al cestino. Se siamo stati troppo generosi nel calcolare le porzioni davvero necessarie per il nostro pasto, o troppo ottimisti – magari perchè affamati – al momento dei nostri acquisti al banco frutta e verdura, avremo così modo di conservare i nostri avanzi per poterli riassaporare in un secondo momento.

Riuso di barattoli in vetro

Ogni giorno finiscono nell’immondizia diversi tipi di rifiuti che, invece, potrebbero essere ancora utili. Un esempio eclatante viene rappresentato dai barattoli di vetro. La cultura dell’usa e getta ci porta a gettarli via con leggerezza, ma i barattoli di vetro difficilmente posso davvero essere ritenuti un rifiuto (cioè qualcosa che non serve proprio più e va necessariamente eliminato).

verdure marinate

Ecco allora che abbiamo la possibilità di reimpiegare i nostri vecchi barattoli di vetro, stando ben attenti a sterilizzarne anche i tappi  – e, meglio ancora, sostituendo solamente questi ultimi per maggiore sicurezza ed igiene (pochi cent nei negozi specializzati).

In questo modo, avremo contribuito alla riduzione del volume di vetro destinato al riciclo, poiché il vetro è riciclabile al 100% e innumerevoli volte: non sognate neppure per un attimo di gettarlo nel cassonetto sbagliato!

Alimentazione sana, risparmiando

Con l’autoproduzione, non solo di sottaceti, guadagniamo sempre in bontà e salute: perché conosciamo i prodotti che abbiamo destinato a questa operazione e, nel migliore dei casi, li abbiamo scelti personalmente. Inoltre, avremo realizzato scorte per l’inverno, in cui potremo soddisfare le nostre voglie di cibo fuori stagione senza incidere sull’impatto ambientale, evitando così l’acquisto di prodotti coltivati in serra, spesso con agenti chimici o che arrivano da troppo lontano, incidendo anche sul tasso di C02 nell’aria.

Proveremo la soddisfazione di aver prodotto un alimento sano, a costi minimi se paragonati ai prezzi dei sottaceti industriali e ricchi di conservanti. Infatti, saremo a conoscenza del loro effettivo contenuto, avendo scelto personalmente il tipo di ortaggio o verdura impiegato e i relativi ingredienti utilizzati.

Foto: Donna Moderna
Foto: Donna Moderna

Grazie Rob Greenfield! Così vicino alle usanze delle nostre nonne, da farci tornare un po’ indietro, a quando anche noi (forse) condividevamo queste sane abitudini con loro, sui tavoli delle loro cucine.

Verdure marinate fai da te: la ricetta

Ingredienti:

  • verdure (quante ne può contenere il barattolo): ad esempio, carote, cavolfiore, verza, cipolle… e tutto ciò che può essere mangiato anche crudo.
  • sale
  • acqua declorata
  • grani di pepe intero, aglio e spezie a piacere

Per mantenere la freschezza, occorrerà uno dei seguenti ingredienti in quanto ricchi di tannino:

– una manciata di foglie di quercia, oppure foglie d’uva o di rafano, oppure un sacchetto di tè nero.

Procedimento

Rob suggerisce di tagliare le verdure secondo la lunghezza, ma il metodo non è obbligato per cui potrete affettarle secondo la vostra abitudine. Nel caso del cavolfiore, andranno staccati i singoli “alberelli” e per la verza (ottima la rossa!) provvederemo a tagliare a striscioline.

E’ facoltativo, ma consigliato inserire al fondo del barattolo la bustina di tè nero (o l’ingrediente ricco di tannino che avete scelto). Aggiungere le spezie che si preferiscono: ad esempio, il pepe grattugiato, due spicchi d’aglio insieme alle fette di cetriolo, oppure della cipolla alle fette di carota, come suggerito nella videoricetta.

Disporre le verdure verticalmente all’interno del barattolo; questo perché, una volta introdotta la soluzione salina, tenderanno a galleggiare e bisognerà riempire bene il barattolo cercando di mantenerne la stabilità.

A questo punto, coprire completamente con una soluzione di acqua salata al 5%: basta unire 3 cucchiai di sale per litro d’acqua; eventualmente si può far bollire l’acqua per far sciogliere il sale, ma non è necessario.

Esempi di sottoli, sottaceti e conserve diverse
Esempi di sottoli, sottaceti e conserve diverse

Chiudere ermeticamente e lasciar fermentare per 4-7 giorni al buio e a temperatura ambiente*. Ogni tanto si potrà effettuare un assaggio per verificare che le verdure abbiano raggiunto il sapore desiderato. Quando ciò sarà avvenuto, conservare i barattoli in frigorifero o in cantina.

*Disporre su un vassoio in quanto potrebbe verificarsi della fuoriuscita di liquido in fase di fermentazione.

Verdure marinate: una ricetta per scoprire come e perché produrle a casa nostra ultima modifica: 2017-11-03T13:30:25+01:00 da Daniela Zora
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Verdure marinate: una ricetta per scoprire come e perché produrle a casa nostra ultima modifica: 2017-11-03T13:30:25+01:00 da Daniela Zora

Sensibile e curiosa per natura, animalista e attratta dalle tematiche ecologiche fin dall'infanzia. A 16 anni diventa vegetariana. Si definisce "un'appassionata" perchè mette tutta se stessa nelle cose di cui si occupa e non riesce a restare indifferente a nulla. Laureata in Scienze dell'Educazione, sempre attenta ai più piccoli e al più delicato degli esseri viventi, adora la natura, ama leggere libri in mezzo al verde e ha la valigia sempre pronta per qualche viaggio (anche immaginario). La scrittura è il suo rifugio, tratta e dialoga con le parole come fossero amiche. Con questa collaborazione raggiunge uno dei suoi piccoli grandi sogni: scrivere per un giornale!

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