Il carciofo di Gerusalemme è un alimento ipocalorico, adatto anche a chi soffre di diabete.
Il topinambur (nome scientifico Heliantus tuberosus), noto anche come carciofo di Gerusalemme o rapa tedesca, è una pianta provvista di un tubero commestibile.
Topinambur pianta
Originaria del Nord America, in particolare del Canada, questa pianta è stata un’importante fonte alimentare per i nativi americani. Attualmente è diffusa nelle varie regioni italiane, fatta eccezione per la Sardegna.
Come i girasoli, anche l’Heliantus tuberosus presenta un comportamento noto come eliotropismo. Tende, infatti, a ruotare sempre il capolino in direzione del sole.
La parte commestibile della pianta è rappresentata dal tubero, chiamato anche patata tobinambur. I tuberi, molto nutrienti, vengono raccolti all’inizio dell’autunno e possono essere utilizzati nella preparazione di numerose ricette.

Topinambur proprietà
Dal punto di vista nutrizionale questo tubero si rivela particolarmente interessante per le sue proprietà.
Alimento ipocalorico, è utile nelle diete dimagranti e per l’azione di pulizia nei confronti dell’intestino. Ricco di fibre, è in grado di contrastare la stitichezza e favorire un’azione riequilibrante sulla flora intestinale. Contiene inulina ed è pertanto indicato anche alle persone che soffrono di diabete. Questa sostanza, infatti, agisce come riserva di carboidrati, in sostituzione all’amido, in modo indipendente dall’insulina. Inoltre, riduce l’assorbimento del colesterolo nel sangue.
Contiene anche importanti amminoacidi, come asparagina, colina e arginina per cui è adatto anche come fonte proteica. Seppure limitata, la frazione di proteine è di elevata qualità.
Presenta un’elevata concentrazione di sali minerali, tra cui soprattutto magnesio, potassio, fosforo e ferro. È particolarmente ricco di vitamine del gruppo A, B e H (detta anche biotina). Si rivela così un cibo energetico, adatto in caso di convalescenza e per la dieta di bambini e anziani.

Topinambur ricette
Il carciofo di Gerusalemme si presta in modo molto versatile in cucina. Può essere anche consumato crudo, tagliato a fettine e condito con olio, limone, sale e prezzemolo. Tuttavia, è necessario prima privarlo della pellicina esterna.
Consumandolo come se fosse una patata, si può friggere, ridurre in purea o cuocere a vapore. Quest’ultimo metodo di cottura aiuta a preservare le qualità nutrizionali del tubero. Può essere, inoltre, un ottimo ingrediente per preparare una gustosa vellutata o una zuppa da gustare con i crostini. È ottimo anche per la preparazione di risotti.
In piemontese è chiamato ciapinabò ed è utilizzato per la preparazione della bagna cauda.
