Cammino dei Briganti, percorrendo paesi medievali e paesaggi naturali tra Abruzzo e Lazio

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Cammino dei Briganti, percorrendo paesi medievali e paesaggi naturali tra Abruzzo e Lazio ultima modifica: 2017-10-12T08:00:19+02:00 da GreenElle
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Da percorrere a piedi o in bici, questo cammino sulle tracce dei Briganti permette di scoprire paesi medievali e natura selvaggia nell’Italia centrale.

Il Cammino dei Briganti è un itinerario naturalistico che si snoda per circa 100 chilometri tra Abruzzo e Lazio. Segue le orme dei briganti, i fuorilegge che attraversavano il territorio di confine tra Stato Pontificio e Regno borbonico per non assoggettarsi ai nuovi padroni sabaudi. Si attraversano così territori poco conosciuti per immergersi nella storia e nella natura selvaggia.

Cammino dei Briganti: tappe del percorso

Cammino dei Briganti: si snoda per 100 km tra Abruzzo e Lazio.
Cammino dei Briganti: si snoda per 100 km tra Abruzzo e Lazio.

Il percorso parte da Sante Marie, un paesino in provincia de L’Aquila vicino Tagliacozzo, e continua verso Valdevarri e Nesce, un borgo medievale nel Lazio. Si rientra poi in Abruzzo nel borgo di Cartore per procedere verso Santa Maria in Valle, Rosciolo e Scurcola Marsicana. Infine si rientra a Sante Marie, la prima tappa, chiudendo così il percorso ad anello.

Nel corso delle varie tappe si può campeggiare nelle apposite zone oppure sistemarsi presso casali, agriturismi e b&b presenti lungo il percorso.

Viaggiando a piedi si impiegano generalmente 7 giorni per completare l’itinerario. La suddivisione in tappe e lo sviluppo del cammino su quote medie lo rende adatto a tutti, anche alle famiglie.

Cammino dei Briganti: consigli utili

Cammino dei briganti: si può praticare a piedi, in mountain bike o accompagnati dagli asini.
Cammino dei briganti: si può praticare a piedi, in mountain bike o accompagnati dagli asini.

Percorribile durante tutto l’anno, questo cammino non prevede quote troppo elevate (massimo 1300 metri). Si può quindi camminare anche in inverno, muniti di ciaspole. Tuttavia, il periodo ideale rimane  quello primaverile per una maggiore manutenzione del sentiero e una maggiore facilità di percorrenza. Come tutti i cammini richiede una buona forma fisica e un po’ di allenamento nella camminata.

Si può realizzare anche in mountain bike con alcune varianti oppure accompagnati dagli asini, come accadeva oltre cento anni fa.

Come per tutti i percorsi escursionistici, durante il cammino occorre essere equipaggiati con abbigliamento e accessori adatti come zaini da montagna e scarpe da trekking a caviglia alta.

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Vive a Roma ma mantiene saldo il legame con il suo sud. Appassionata di scrittura sul web, si interessa a tutto ciò che ruota intorno al mondo 'verde': dall'alimentazione cruelty-free alla mobilità sostenibile, dalla cosmetica ai rimedi naturali, il tutto nell'ottica del benessere per l'uomo e l'ambiente.

1 Commento

  1. Cartore è unico e il vero cuore del Cammino. La storia del brigantaggio ha qui le sue radici. Fare il cammino e non andare sui monti della Duchessa è come andare al mare e non farsi il bagno. Noi siamo stati ospiti del Villaggio Cartore per due notti e questo ha reso unico tutto il viaggio.

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