Armentara

Il regno degli animali, dei fiori e dei colori. A settembre scopriamo il Parco Naturale di Fanes Senes e Braies

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Il regno degli animali, dei fiori e dei colori. A settembre scopriamo il Parco Naturale di Fanes Senes e Braies ultima modifica: 2017-09-08T08:00:08+02:00 da Roberta Lazzarini
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Il Parco Naturale del Fanes Senes e Braies racchiude una natura incontaminata dove gli animali fanno casa tra prati, rocce calcaree e paesaggi da favola

Imponenti e quasi insormontabili pareti rocciose che svettano al di sopra di boschi fitti e dal colore verde scuro, cingono il territorio del Parco Naturale Fanes Senes e Braies che comprende a Ovest la Val Badia, a Nord la Valle di Braies e a Sud la val di Landro e Val Travenanzes. Siamo in Trentino Alto Adige. E’ un regno incantato questo. Quello che ha ispirato le leggende ladine che narrano di regni scomparsi, di Dolasilla, di gnomi, fate e folletti e di paradisi di pietra. E come diceva Goethe “Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera“. Al di sopra di foreste profumate di pino silvestre dall’intenso colore verde scuro, si alzano pareti di roccia che abbracciano estesi alpeggi e prati ricchi di fiori e altre specie vegetali e animali soprattutto verso l’Armentara e Prato Piazza. Sono paesaggi unici e straordinari per i loro colori e profumi oltre a essere luoghi che talvolta, per la presenza di grandi massi erratici di natura calcarea, assumono connotazioni quasi lunari.

Gran Fanes
Gran Fanes

Nelle zone con suoli poco profondi e smossi da colate detritiche, crescono i boschi di pino silvestre, foreste lucenti che, specialmente nella zona della Val di Ruvo e della Val di Landro, presentano nella coltre erbosa, molta vegetazione come l’erica, il mirtillo rosso, il ginepro. Profumati sono i fiori coloratissimi come l’amor nascosto o la dafne striata che forma infiorescenze rosa che si estendono orizzontalmente. Ma la signora della foresta, l’esemplare più elegante, vistoso e affascinante della famiglia delle orchidacee quello popolarmente chiamato scarpetta della Madonna. Non è raro trovarla in queste zone e la sua fioritura è un vero spettacolo da godere in silenzio, quasi con il timore di disturbare. E ancora stelle alpine, il simbolo delle nostre montagne, genziane di vari tipi, nigritelle e tantissimi altri fiori.

Questi posti ricchi di suggestioni sono anche il regno degli animali. E di molte specie! Sugli altopiani del Fanes è la marmotta che ha trovato casa. Verso il Fanes e Pratopiazza vive in gruppi talvolta molto numerosi scavando cunicoli che diventano rifugi ideali utilizzate per trascorrere l’inverno. Laddove le praterie alpine si alternano a regioni rocciose e a foreste, numerose sono le specie di animali che hanno scelto di viverci e di svilupparsi. Certo le mucche qui son numerose per via degli alpeggi, ma nei boschi lo scoiattolo è diffusissimo e spesso lo si incontra anche in inverno quando, nella coltre di neve, sbuca in cerca del cibo che ha nascosto durante l’autunno. E ancora volpi e lepri. Le cinge saltano da un ramo all’altro come numerose altre varietà di uccelli. Nelle foreste più silenziose e tranquille è possibile trovare il gallo cedrone che fa la sua casa nella radura dove è più abbondante il sottobosco. Sempre nella foresta, soprattutto quella di pini, si trova ancora una varietà particolare di picchio.  Il picchio nero dalla cresta rossa che risalta subito per la sua particolarità e il suo rumore.

Prato Piazza
Prato Piazza

Insomma questa zona delle Dolomiti è magica, viva: una esplosione di colori, di cascate, laghetti. Per conoscere e comprendere lo straordinario mondo di questo Parco, non basta osservarlo dai suoi confini, bisogna attraversarlo, scoprirlo gradualmente e viverlo magari a settembre quando le giornate sono terse.

Nell’estate del 2009 questa zona tipica delle Dolomiti, conosciuta anche come la zona dei anche Monti Pallidi, per la straordinaria bellezza paesaggistica, per l’importanza naturale geomorfologica e geologica, è stata iscritte nel la lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Dopo una procedura molto selettiva, anche il Parco Naturale del Fanes Braies e Senes, si è fregiato di questo riconoscimento importantissimo per la sua conservazione.

Anche se questo Parco presenta una natura quasi incontaminata in certe zone e paesaggi meravigliosi, vi sono numerosi ambiti in cui è evidente l’opera umana. I prati da sfalcio e gli alpeggi si sono estesi con il trascorrere del tempo sacrificando i boschi per garantire nutrimento al bestiame. Ma il fascino e la bellezza dei prati dal manto morbido e di un verde brillante talvolta è accresciuto dalla presenza di fienili di legno arroventati dal sole.

Parco Naturale del Fanes Senes e Braies: fiori alpini
fiori alpini

E i prati più belli sono proprio quelli dell’Armentara situati ai piedi del Sasso Della Croce che si distinguono, dalla eccezionale varietà di fiori. Siamo in Val Badia, terra di tradizioni oltre che di vacanze (soprattutto invernali grazie a un comprensorio notevole che richiama ogni anno turisti da ogni parte del mondo). Ma altrettanto affascinanti sono gli alpeggi collocati sopra agli altopiani di rocce calcaree. Qui, come vuole la tradizione, ogni anno vengono portate le mucche e il bestiame a pascolare. E ogni valle festeggia la trasumanza quando rientrano a metà settembre a valle pecore, mucche, cavalli e capre dagli alpeggi. La festa per il rientro del bestiame dagli alpeggi è una festa di ringraziamenti dei contadini, dei malgari e dei pastori per aver riportato gli animali sani e salvi dalle malghe in montagna nelle stalle a valle.

E come in ogni buona festa, non possono mancare i piatti tipici e la musica folcloristica. Campanacci, intrecci di rami di pino, fiori di prato o addirittura strisce ricamate con rachide di pavone, perline e piume: è questo il vestito della festa di mucche e pecore. Ma raccontare è un conto, vedere tutti questi colori e assaporare quest’aria festosa, è tutta un’altra cosa. Per conoscere e comprendere lo straordinario mondo del parco naturale Fanes-Senes-Braies, non basta osservarlo dai suoi confini, bisogna attraversarlo, scoprirlo gradualmente e viverlo.

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Il regno degli animali, dei fiori e dei colori. A settembre scopriamo il Parco Naturale di Fanes Senes e Braies ultima modifica: 2017-09-08T08:00:08+02:00 da Roberta Lazzarini

Nata e vissuta a Venezia, vive a Ferrara dove ha fondato, con un gruppo di amici, Officina Dinamica, una associazione di promozione sociale che organizza percorsi culturali e di sensibilizzazione a sfondo ambientale. Storica di formazione, per molti anni si è occupata di ricerca d’archivio e catalogazione. In azienda ha competenza più che ventennale nella comunicazione ambientale, nella formazione e organizzazione di eventi. Sviluppa progetti ed eventi di sensibilizzazione e divulgazione ambientale. Crede nell'importanza della conoscenza, nella condivisione di esperienze. Dipinge, scrive e si aggiorna su tematiche a valenza ambientale e sociale. Ama passeggiare nei boschi.

1 Commento

  1. Gentile Direzione
    Dal 1980 frequento val Badia, Val di Marebbe Valparola e fui molto felice quando fu abolito (pederu compreso) il traffico turistico con servizio di camionette a pagamento affidando alle sole gambe l’escursione nel parco. Ma da allora, mentre è stata molto curata l’istituzione delle aree bambini, nulla è stato fatto per quella categoria in aumento costituita dagli anziani che fisicamente si vedono precluse quelle escursioni ovviamente non dotate di impianti.
    Una proposta/suggerimento: perché non ripristinare un servizio camionette rigidamente riservato agli over 70 magari su prenotazione con documento trattenuto dagli uffici turistici ad orario definito.
    Se ne gioverebbe il parco,i rifugi, e gli utenti non più giovani incentivati a frequentare sia il parco sia le strutture turistiche dei sedi limitrofi
    Cordialmente

    Inviato da iPhone 8plus
    Inviato da iPhone 8plus

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