A Ferrara l’economia circolare fa da stella polare alla propria politica di rifiuti. All’orizzonte, la tariffa puntuale

in Ambiente|Inquinamento|Rifiuti|Riuso
A Ferrara l’economia circolare fa da stella polare alla propria politica di rifiuti. All’orizzonte, la tariffa puntuale ultima modifica: 2017-08-23T08:00:47+02:00 da Roberta Lazzarini
da

A Ferrara, città virtuosa dal punto di vista delle pratiche ambientali e dei progetti in atto anche per ridurre lo scarto alimentare, il sistema di gestione dei rifiuti è stato progettato negli anni adottando le modalità di servizio più confacenti ai diversi contesti territoriali. Adattamento nel territorio quindi si traduce in un sistema di pianificazione e gestione da parte di Hera, tarato sulle diverse esigenze con raccolte stradali nelle aree residenziali e con servizi domiciliari nel forese e nelle Zone Artigianali Industriali. Le diverse modalità, ci spiega l’assessora all’Ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri, si integrano in modo sinergico fra loro, garantendo un sistema flessibile ma anche efficiente.

Ma parliamo di tariffa puntuale. La nostra Italia è l’unico paese europeo a pagare un servizio di raccolta basandosi sui metri quadri della proprietà dell’immobile. In Europa, la tariffa viene modulata in base al servizio. Cosa significa? Vuol dire che la tariffa viene applicata in base a quanti mezzi/attrezzature e a quante tipologie di raccolte rifiuti vengono impiegati dal servizio predisposto alla nettezza urbana in un determinato periodo. In questa maniera ogni cittadino ha più motivazioni a produrre meno rifiuti perché oltre a pagare in base al servizio ricevuto, viene anche maggiormente sensibilizzato a come va effettuata la raccolta. Questo sistema, come si può immaginare, impone dei cambiamenti importanti, delle modifiche comportamentali che derivano anche da iniziative varie di condivisione della conoscenza, di coinvolgimento e di sensibilizzazione.

E’ l’Emilia-Romagna la prima regione in Italia, attraverso l’approvazione della legge 16 del 2015 ad aver assunto, per legge, l’economia circolare 23come stella polare della propria politica dei rifiuti. Obiettivo: ridurre la produzione di RSU non differenziati e recuperare più materia possibile da inviare a riciclo. I principali obiettivi della legge sono la riduzione della produzione pro capite dei rifiuti urbani dal 20% al 25%, la raccolta differenziata al 73%, il 70% di riciclo di materia, la produzione massima di 150 Kg procapite di rifiuto e la tariffazione puntuale.

A Ferrara, il successo del nostro progetto di introduzione della tariffa puntuale -ci spiega l’assessore Caterina Ferri- impone un cambiamento culturale della cittadinanza ferrarese. Occorre trasmettere il messaggio che i rifiuti possono realmente diventare una risorsa e non più un problema la cui soluzione sia totalmente demandata ad altri”.

Va detto che in questa città deliziosa, non è difficile fare leva sui cittadini in materia di riciclo e riutilizzo. E ciò viene anche evidenziato dalle diverse iniziative presenti sul territorio e condotte su questi ambiti da scuole, enti, gruppi di cittadini, associazioni.

Il nostro compito di amministratori e di cittadini è quello di difendere l’ambiente. Compito che però ricade in parte su ciascuno di noi. Sì perché molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispetto dei beni comuni – continua l’assessore – e per questo l’impegno di Ferrara sarà quello di guidare i cittadini nella presa di coscienza che i rifiuti che produciamo ed il decoro della città sono una responsabilità individuale”.

Ma allora l’introduzione della Tariffa Puntuale può essere concepita come una vera e propria «spinta gentile» verso questo nuovo “paradigma culturale”?

Certo. E la sfida da vincere sarà accompagnare la città nel percorso verso l’economia circolare migliorandone contemporaneamente il decoro, con una forte azione di sensibilizzazione unita ad una progettazione attenta dei servizi. Questo percorso, che mi vede lavorare a contatto anche con l’assessore Luca Vaccari, delegato al Bilancio e alla Economia Circolare, è già partito e le sue tappe si sono scandite con cadenza quasi fissa. Per quanto riguarda il settore rifiuti, il 23 luglio 2014 il Consiglio Comunale di Ferrara approvò all’unanimità una risoluzione che ci ha impegnato ad avviare uno studio di fattibilità per la sperimentazione della tariffazione puntuale in città.”

Infatti nell’area sperimentale di Pontelagoscuro, il progetto è stato accompagnato da un’importante campagna informativa prima dell’attivazione del nuovo sistema di raccolta.

Il coinvolgimento sta alla base di questi processi. Per migliorare la comunicazione, è stato aperto un ecosportello come punto di informazione per i cittadini, di guida e di smistamento delle attrezzature per la raccolta. eco-sportello Ferrara

E’ stato creato anche un nuovo percorso partecipato con la comunità locale. L’avvio del nuovo sistema di raccolta è stato poi affiancato da “Angelo”, il progetto di educazione ambientale pensato per coinvolgere le associazioni di volontariato nell’ambito della riorganizzazione dei servizi di raccolta rifiuti e informare e sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione dei rifiuti urbani”.

Hera-progetto-ANGELO
Hera-progetto-ANGELO

Il progetto, ci viene spiegato, ha richiesto anche la riorganizzazione dei Punti di Raccolta con l’obiettivo di eliminare tutti i cassonetti isolati e realizzare solo Isole Ecologiche di Base complete delle 6 tipologie di contenitori. Si sa che l’economia circolare ha come fine il riciclo dei materiali. In tal senso, ci spiega Ferri occorre che, nell’aumentare la raccolta differenziata, sia garantita la qualità della stessa. A tal fine abbiamo monitorato, con specifiche analisi merceologiche i flussi di rifiuti dell’area sperimentale, pre e post progetto.

Ora il sistema tecnologico è maturo e si è perfezionato anche come capienza dei contenitori per venire incontro alle esigenze emerse che spesso ci sono state segnalate dai cittadini stessi. Nel 2018 contiamo di partire col nuovo regolamento comunale sulla tariffa puntuale. Anche l’iniziativa RistoriAMO portato avanti con Officina Dinamica, associazione culturale ferrarese attiva da sempre sulla sensibilizzazione ambientale, sperimenta un sistema che dovrà ridurre i rifiuti e premiare i ristoranti virtuosi che adottano buone pratiche per favorire l’eliminazione dello scarto alimentare“.

Ass. Caterina Ferri
Caterina Ferri, assessora all’Ambiente del Comune di Ferrara

L’importante è, ce lo auguriamo tutti, che la macchina che ora è in moto mantenga costantemente la volontà affinché Ferrara diventi non solo sempre più bella e sostenibile con meno rifiuti, ma anche una città dove i risultati dell’economia circolare siano concreti.

A Ferrara l’economia circolare fa da stella polare alla propria politica di rifiuti. All’orizzonte, la tariffa puntuale ultima modifica: 2017-08-23T08:00:47+02:00 da Roberta Lazzarini
Tags:
A Ferrara l’economia circolare fa da stella polare alla propria politica di rifiuti. All’orizzonte, la tariffa puntuale ultima modifica: 2017-08-23T08:00:47+02:00 da Roberta Lazzarini

Nata e vissuta a Venezia, vive a Ferrara dove ha fondato, con un gruppo di amici, Officina Dinamica, una associazione di promozione sociale che organizza percorsi culturali e di sensibilizzazione a sfondo ambientale. Storica di formazione, per molti anni si è occupata di ricerca d’archivio e catalogazione. In azienda ha competenza più che ventennale nella comunicazione ambientale, nella formazione e organizzazione di eventi. Sviluppa progetti ed eventi di sensibilizzazione e divulgazione ambientale. Crede nell'importanza della conoscenza, nella condivisione di esperienze. Dipinge, scrive e si aggiorna su tematiche a valenza ambientale e sociale. Ama passeggiare nei boschi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Ambiente

Go to Top