Disastro ambientale in Ecuador: una missione di europarlamentari per verificare i danni della Chevron

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Disastro ambientale in Ecuador: una missione di europarlamentari per verificare i danni della Chevron ultima modifica: 2017-07-17T08:01:42+02:00 da Evelyn Baleani
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Quella che contrappone gli indigeni dell’Amazzonia ecuadoregna del nord all’ex società petrolifera Texaco, ora Chevron, è una battaglia legale che dura da oltre venti anni. Una lunga lotta che, attraverso l’Unión de Afectados y Afectadas por las Operaciones Petroleras de Texaco (UDAPT), ha dato e dà tuttora voce a circa 30 mila abitanti delle province di Orellana e Sucumbío, il cui territorio, i cui diritti e la cui salute sono stati minati dall’azienda americana, colpevole, con le sue pratiche estrattive, di uno tra i più gravi disastri ambientali della storia.

Un danno irreparabile, per il quale la multinazionale americana è stata condannata a pagare 9.5 miliardi di dollari. Un disastro che le è valso l’attribuzione, nel 2015, del Public Eye, “premio della vergogna” assegnato per un decennio alle aziende responsabili dei peggiori casi di violazione dei diritti umani e di reati contro l’ambiente.

Nonostante le inequivocabili evidenze, Chevron, dal canto suo, nel corso degli anni, ha creato ogni sorta di ostacolo per evitare di saldare il suo debito. La mobilitazione dell’UDAPT perciò prosegue e, con essa, la necessità di mantenere accesa l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulla sorte delle vittime del disastro, alle quali è ancora negata la giustizia.

Disastro Ambientale Chevron
© Toxico.net

Fortunatamente il sostegno internazionale non manca. Fra iniziative di associazioni, attivisti e volontari di varia provenienza, la coraggiosa battaglia degli indigeni amazzonici contro il Gigante del petrolio non è passata inosservata neanche alle Istituzioni Europee.

La Missione degli europarlamentari

Su invito delle vittime di Texaco/Chevron, dal 17 al 21 luglio 2017, una delegazione di europarlamentari costituita da Helmut Scholz e Lola Sánchez Caldentey, appartenenti al gruppo politico GUE/NGL (Sinistra Europea e Sinistra Verde Nordica), sarà in Ecuador per constatare in prima persona i danni provocati dalla multinazionale petrolifera.

Il programma

Nel corso della missione, gli europarlamentari saranno protagonisti di diverse attività connesse al “Caso Texaco”.

Martedì 18 luglio, a partire dalle 8 del mattino, alcuni membri e dirigenti dell’UDAPT accompagneranno i rappresentanti europei nel “Toxitour”, una visita ad alcuni dei terreni utilizzati da Texaco/Chevron, per verificare il grado di inquinamento causato dalle attività estrattive e i relativi impatti.

Per le 18.30, nel Salón Auditorio dell’Instituto Martha Bucaram di Roldós, è programmato il dibattito “Derechos Humanos, Extractivismo y Corporaciones”, nel quale interverranno come relatori gli eurodeputati Sholz e Sánchez; Robinson Yumbo, delegato dell’UDAPT; Pablo Fajardo, avvocato del Caso Texaco; e un docente della Universidad Estatal Amazónica.

Giovedì 20 luglio, a partire dalle 10:00, nella Sala Manuela Sáenz dell’Universidad Andina Simón Bolívar di Quito, si terrà dapprima una conferenza stampa e a seguire un dibattito aperto al pubblico sul tema Tratado Vinculante, Derechos Humanos y Coporaciones.

Disastro ambientale Chevron

Nel pomeriggio, dalle 14:00, gli europarlamentari incontreranno vari delegati di organizzazioni ambientaliste e di diritti umani, per un faccia a faccia sulla situazione attuale dell’Ecuador.

Cos’è il “Tratado Vinculante”

Il Tratado Vinculante (Trattato Vincolante) è uno strumento legale sovranazionale, che consentirebbe di regolare le attività delle aziende multinazionali, impegnandole a rispettare i diritti umani, i diritti dei lavoratori, le comunità locali e l’ambiente.

Lo strumento è tema di dibattito da almeno quarant’anni all’interno alle Nazioni Unite. Nel 2011, il Consiglio dei Diritti Umani ha approvato all’unanimità, i seguenti principi guida che dovranno regolare il Trattato:

  • Gli Stati devono proteggere i diritti umani;
  • Le Imprese devono rispettare i diritti umani;
  • Si dovranno creare dei meccanismi di tutela e riscatto in caso di violazione dei medesimi diritti.

L’obiettivo principale è di porre fine alla diffusa impunità di cui le imprese godono attualmente. Impunità che permette a molte compagnie internazionali di agire indisturbate, non tenendo in considerazione né il benessere delle popolazioni locali né la salvaguardia degli ecosistemi, e perseguendo come unico obiettivo il profitto.

Il “Trattato Vincolante” è promosso da oltre 200 organizzazioni, tra cui la UDAPT (Union de Afectados y Afectadas por las Operaciones Petroleras de Texaco) e la CIDH (Commissione Interamericana dei Diritti Umani).

La prossima riunione si terrà a ottobre a Ginevra.

Cover Image: © Toxico.net
Video: “El Cáncer de la Selva. Los Daños de Chevron en Ecuador”

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Web Content Editor freelance e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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