Ciclismo e ecologia percorrono la stessa strada nell’edizione 100 del Giro d’Italia, in partenza il 5 maggio, grazie al progetto Ride Green, promosso dalla Cooperativa ERICA e da RCS SPORT.
Ride Green, il Giro d’Italia diventa verde
Ai colori delle maglie del Giro d’Italia, il progetto Ride Green aggiunge il verde, il colore dell’ambiente e della natura. Il progetto segue l’evento sportivo con lo scopo di gestire la produzione dei rifiuti e raccogliere il materiale in apposite isole ecologiche dell’Open Village, abitate per l’occasione dai comunicatori ambientali di ERICA e da 250 volontari sparsi su tutto il territorio.
I punti di raccolta sono arricchiti con segnaletica informativa, prodotta con materiale riciclato da 100% Campania, per approfondire lo scopo del progetto e agevolare la raccolta e la separazione dei rifiuti.
Grazie al progetto Ride Green, già sperimentato lo scorso anno con la raccolta di 84% di differenziata su 57 tonnellate di rifiuti, è possibile avviare il riciclo dei materiali, avviando una pratica fondamentale per il rispetto dell’ambiente e del territorio.
Raccolta differenziata e materiale compostabile
Il progetto, avviato dopo l’analisi di impatto ambientale del Giro d’Italia costruita con WWF, vuole ridurre l’impatto ambientale dell’evento sportivo.
Oltre alle isole ecologiche, Ride Green estende il progetto alle aree Hospitality, alle cucine e aree parcheggio, provviste di sacchetti per la raccolta differenziata, prodotti da Eurosintex e marchiati Ride Green, e fornisce stoviglie compostabili per cibi e bevande, prodotte in MaterBi e fornite da Novamont, così da ridurre l’impatto ambientale del Giro d’Italia. Ride Green ha realizzato, poi, delle Green Zone per smaltire i rifiuti prodotti dai corridori.
Il progetto Ride Green è supportato da Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica, e di RiciclaTv, il canale nazionale di informazione ecosostenibile. L’organizzazione sostenibile del Giro d’Italia verrà, poi, analizzata da IMQ, così da avere un bilancio ambientale e sociale dell’evento sportivo per valutare la riduzione dell’impatto ambientale.
«Siamo convinti che l’esempio positivo di grandi campioni possa superare il valore simbolico, diventando esempio per le tante persone che seguono la corsa; anche la scelta di posizionare le isole ecologiche al centro del Village è una precisa scelta comunicativa, per inviare a tutti il messaggio che i rifiuti non sono un problema da tenere nascosto ma una risorsa da gestire correttamente – afferma Roberto Cavallo, amministratore delegato di ERICA – Ancora una volta punteremo molto sulla sensibilizzazione di tutti i partecipanti, grazie anche alla grande collaborazione con i territori coinvolti, con le amministrazioni, le aziende e tutti i volontari che ci affiancheranno».
Oltre ad effettuare un fondamentale lavoro per agevolare lo smaltimento dei rifiuti riciclabili dell’evento sportivo, il progetto Ride Green e il Giro d’Italia trasformano lo sport in strumento di comunicazione ambientale, mostrando la pratica della raccolta dei rifiuti, risorsa da gestire nella quotidianità.