La Pasqua, come il Natale, porta con sé simbologie positive e legate alla pace. Ma come spesso accade, con la scusa delle feste religiose, il consumismo e l’eccesso di cibo, dei quali si potrebbe fare tranquillamente a meno, influenzano prepotentemente le nostre scelte alimentari.
Ebbene sì: stiamo parlando ancora una volta dell’agnello, immolato a sacrificio pasquale per eccellenza. Oltre a non essere propriamente una tradizione cristiana, la macellazione degli agnelli è oggettivamente, oltre che eticamente, un’azione crudele. Le alternative appetitose sono tantissime, basta solo scoprirle!
La redazione di eHabitat vi augura una buonissima Pasqua, con la speranza che sempre più agnelli possano rimanere a scorrazzare nei prati grazie alle vostre scelte cruelty-free!
le pecore vengono allevate per produrre latte.I maschi non produrranno latte e vengono uccisi perchè non ha senso alcuno allevarli fino alla morte naturale. Verranno uccisi comunque indipendentemente dal fatto che qualcuno li compri o no.
Stessa sorte tocca ai vitelli maschi (non producono latte) e ai pulcini maschi delle galline ovaiole (non producono uova).
Questo in un sistema di allevamenti intensivi basati su principi esclusivamente commerciali e consumistici di cui si conoscono ampiamente i lati negativi.