I problemi climatici e ambientali che stiamo vivendo oggi sono molto più complessi di quelli che esistevano trent’anni fa; sono spesso difficili da definire e le loro soluzioni sono complicate nella loro identificazione e conoscenza.

L’energia, i cambiamenti climatici, il surriscaldamento globale, sono solo alcuni argomenti dibattuti quotidianamente sui mezzi di comunicazione di massa, che ci sommergono con tante informazioni spesso tra loro contraddittorie e che talvolta possono confonderci generando disorientamento. Non sempre i media rivelano con la dovuta precisione le fonti e non tutti si sentono tenuti a verificarne la attendibilità. In genere più la notizia fa sensazione meglio è.
Accade spesso che il tasso di sensazionalismo sia inversamente proporzionale all’attendibilità della notizia. Ecco perché diventa necessario rafforzare la consapevolezza sull’importanza delle fonti che stanno alla base dell’informazione.

I risultati scientifici conducono a molte decisioni sia in ambito economico che politico e, a loro volta, queste scelte decisionali possono influenzare l’ambiente. L’utilizzo di informazioni elaborate a partire dai dati all’interno di un processo decisionale viene chiamato conoscenza.
I dati, però, si trasformano in informazione solo quando vengono capiti, supportati dall’esperienza, interpretati; il processo deve prevedere una interazione fra chi li produce e chi li riceve per riutilizzarli al meglio. Inoltre un’informazione acquista maggiore valore quanto più si diffonde e viene utilizzata. L’autorevolezza della sua fonte assume un ruolo fondamentale; se in passato essa è risultata attendibile e ha fornito dati di buona qualità, avrà credito e la sua diffusione, oltre che l’uso della sua produzione, avrà un raggio più ampio.

Ecco quindi perché la circolazione della conoscenza diventa importante e perché la fonte gioca un ruolo fondamentale. Se da una parte la comunità scientifica si pone in una situazione di particolare responsabilità di fronte alle richieste che provengono dalla società, anche i cittadini oltre alle istituzioni devono non solo avere accesso alle informazioni, ma anche verificarne l’attendibilità.
Questo è partecipare responsabilmente!
