Danilo Mainardi: storia di un etologo, storia di uno scienziato

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Danilo Mainardi: storia di un etologo, storia di uno scienziato ultima modifica: 2017-03-14T08:00:47+01:00 da Alessandra Condello
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Molto spesso chi dedica la propria vita agli animali ricorda di aver convissuto con questa urgenza da sempre. Per Danilo Mainardi è stato così, un amore a prima vista, una curiosità che lo ha portato a scegliere il corso di Scienze Biologiche all’Università di Parma e ad occuparsi di comportamento animale in anni in cui l’etologia in Italia era ancora una disciplina sconosciuta.

Konrad Lorenz (Vienna, 7 novembre 1903 – Altenberg, 27 febbraio 1989), padre dell'etologia
Konrad Lorenz (Vienna, 7 novembre 1903 – Altenberg, 27 febbraio 1989), padre dell’etologia

La passione per il comportamento animale, il desiderio di osservare e comprendere l’universo vivente che si muove intorno, permette di connettersi intimamente con il mondo naturale. Non sorprende quindi che egli fosse anche un sostenitore di molte cause ambientaliste.

Abile divulgatore di temi scientifici, si occupò della definizione dei fondamenti teorici dell’educazione ambientale e della sua funzione per la protezione dell’ambiente. In particolare ne sottolineò l’importanza per la crescita dei bambini. La loro innata curiosità, per poter essere coltivata, deve essere stimolata concedendo loro uno spazio libero di esplorazione, permettendo loro di fare esperienza in prima persona. Non a caso Mainardi racconta di aver approfondito il suo interesse per la vita animale scorazzando in giro per la campagna lombarda.

Danilo Mainardi ( Casalmorano, 25 novembre 1933 – Venezia, 8 marzo 2017)
Danilo Mainardi ( Casalmorano, 25 novembre 1933 – Venezia, 8 marzo 2017)

Ha sempre espresso la sua opinione sui temi caldi legati al benessere animale e da uomo di scienza qual era ne ha evidenziato la complessità. Era un sostenitore del vegetarianesimo, sebbene non ritenesse l’essere umano vegetariano per natura, sottolineava però l’importanza di scegliere in modo etico e consapevole di cosa cibarsi: “è un impegno che dovremmo tutti sentire e non accettare di mettere nel piatto carni di animali stressati in allevamenti lager” affermava in un intervista su Linkiesta.it. Era contrario all’impiego degli animali nei circhi e all’idea che pratiche come la corrida continuino ad essere mantenute in quanto “tradizioni”.

Sin dai primi anni Ottanta entrò a far parte della Lipu e dal 1996 al 2002 ne divenne il Presidente per poi essere nominato Presidente Onorario. “Gigante della scienza, Danilo Mainardi è stato un faro per la cultura italiana e un assoluto punto di riferimento per la Lipu. Mainardi ha amato la Lipu con tutto il cuore, seguendola per 40 anni, guidandola, dando consigli, aiuti, suggerimenti e contribuendo da protagonista alla sua crescita e ai suoi successi”, con queste parole il Presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria e il direttore generale Danilo Selvaggi hanno salutato l’etologo “ringraziandolo per l’enorme privilegio di aver potuto camminare con lui, pensare con lui, volare con lui”.

Il giardino degli uccelli, lllustrazione di Federico Appel. Fonte: www.lipu.it
Il giardino degli uccelli, lllustrazione di Federico Appel. Fonte: www.lipu.it

Recentemente si era espresso in difesa del lupo, ricordando l’importanza di questa specie per il mantenimento degli equilibri naturali.

Ricordarlo sarà facile, sostituirlo un’impresa impossibile. Possiamo sperare che la sua vasta produzione letteraria possa servire da ispirazione per le nuove generazioni, che possa educare al rispetto del mondo naturale.

“Molto significa, per me, comprensione e rispetto per ogni forma di vita. Noi, noi umani, che colla nostra evoluzione culturale abbiamo modificato, spesso sconvolto, il mondo, noi umani abbiamo speciali doveri. E forse speciali piaceri. Sarebbe amabile coincidenza la compenetrazione degli uni cogli altri. Il piacere del rispetto, il piacere della protezione. Il piacere della conoscenza. E vi assicuro: non sarebbe soltanto una cosa bella vista «dalla parte degli animali». Perché la parte degli animali è la nostra parte”.

Grazie Danilo.

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Classe 1986, di Torino, ma con radici che si allungano verso il Sud Italia. Si definisce un ibrido: laureata triennale in Scienze e tecniche neuropsicologiche decide di ampliare la sua prospettiva sul mondo e consegue una laurea magistrale in evoluzione del comportamento animale e dell'uomo presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi. Etologa in erba, fa parte di un'associazione che si occupa di educazione ambientale. Ama scorrazzare per boschi insieme alla sua fedele compagna canina Lumi, attenta osservatrice capace di dare preziose dritte. Venera la bicicletta in ogni sua forma e si nutre di musica.

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