Storie di donne coraggiose per un otto marzo a favore dell’ambiente

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Storie di donne coraggiose per un otto marzo a favore dell’ambiente ultima modifica: 2017-03-08T08:00:08+01:00 da Valeria Rocca
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Celebrare l’otto marzo raccontando storie di donne e il loro impegno nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della natura. Riscoprire il senso più profondo di una celebrazione che nasce da una tragedia perché la lotta contro le disuguaglianze sociali, economiche, ambientali e di genere non abbia mai fine.

Ecco le storie di otto donne coraggiose che hanno deciso di dedicare la loro vita alla costruzione di un mondo migliore.

Máxima Acuña Chaupe

Fotografie del progetto Aguas de Oro
Máxima Acuña Chaupe Fotografie del progetto Aguas de Oro

Vincitrice del premio Goldman per l’ambiente 2016, Maxima è una contadina peruviana che vive sulle Ande nella regione di Cajamarca. Dal 2011 lotta contro la multinazionale Yanacocha (Newmont Corporation) per difendere la sua casa e le sue terre dall’ampliamento della miniera d’oro a cielo aperto più grande del sud America. Il progetto prevede la distruzione di cinque lagune facendo tabula rasa dei 3.000 ettari di flora e fauna circostanti. Nonostante le violenze e le intimidazioni quotidiane, a rischio della vita, Maxima e la sua famiglia restano nella loro terra per salvarla dalla rovina.

Rigoberta Menchù Tum

Rigoberta-Menchu-Tum-premio-Nobel-per-la-Pace-nel-1992
Rigoberta-Menchu-Tum-premio-Nobel-per-la-Pace-nel-1992

Pacifista guatemalteca, ambasciatrice dell’Onu, premio Nobel per la Pace nel 1992. Sfuggita alla guerra civile in Guatemala ha fondato la Fundación Rigoberta Menchú Tum (FRMT) per promuovere attività in favore della difesa dei diritti umani, della cultura indigena, della pace e dello sviluppo sostenibile.

Vandana Shiva

Otto Marzo Vandana Shiva
Vandana Shiva

Scienziata e attivista indiana è famosa per le sue battaglie per la salvaguardia della biodiversità, in particolare nel campo dell’alimentazione. Contraria agli Ogm e alla globalizzazione condanna il modello di sviluppo economico imposto dai paesi industrializzati e propone strade alternative nel rispetto delle tradizioni delle comunità locali.

Laura Conti

Laura Conti
Laura Conti

Friulana di origine, medico di professione fin dalla gioventù è stata impegnata in politica. Da sempre attenta alle tematiche ambientali è tra i primi a introdurre in Italia riflessioni a tema ambientale. Il suo libro “Che cos’è l’ecologia” diventa la base di formazione del nascente ambientalismo italiano. Partecipa alla fondazione della Lega per l’ambiente (oggi Legambiente). Nel 1976, con l’incidente di Seveso, conduce una durissima campagna contro quanti intendono minimizzare il disastro ed eludere responsabilità politiche e civili. Muore nel maggio del 1993 dopo una vita dedicata alla collettività.

Tina Merlin

Tina Merlin
Tina Merlin

Nacque a Trichiana (BL) nel 1926. Giornalista viene ricordata per avere denunciato i pericoli che comportava la costruzione della diga del Vajont. Inascoltata dalle istituzioni, la giornalista fu denunciata e poi assolta per diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico. In seguito al disastro la Merlin tentò di pubblicare un libro sulla vicenda, “Sulla Pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont” che tuttavia trovò un editore solo nel 1983. Morì il 22 dicembre 1991.

Julya “Butterfly” Hill

Julya Butterfly Hill
Julya Butterfly Hill

Attivista ambientalista di fama mondiale è diventata celebre, nel 1997, per essere rimasta per ben 738 giorni sulle fronde di una sequoia secolare. Obiettivo impedire il taglio di questi alberi da parte di un’industria del legno. Vegana convinta, è co-fondatrice di Circle of Life Foundation e di Engage Network, un’organizzazione no-profit che forma piccoli gruppi per il cambiamento sociale.

Danielle Nierenberg

Danielle Nierenberg_ Expo 2015
Danielle Nierenberg – Expo 2015

Studiosa statunitense, presidente e fondatrice di Food Tank, organizzazione non profit che vuole promuovere modelli di produzione e alimentazione sostenibili. In che modo? Dando voce agli agricoltori che salvaguardano il territorio e la biodiversità ed educando a scelte alimentari consapevoli. Tutto ciò che mangiamo ha un impatto sul clima: scegliere cibo biologico e locale può fare molto contro i cambiamenti climatici.

Vivienne Westwood

Vivienne Westwood
Vivienne Westwood

E’ un’icona internazionale della moda sostenibile.  Ha creato collezioni di borse in materiali riciclati e abiti eco-friendly per salvare le foreste. Nel 2010 ha aperto il blog Climate Revolution dove si raccontano le iniziative, in corso, in ambito ambientale. Si possono trovare approfondimenti su temi quali sostenibilità, global warming e relazione tra economia mondiale e ambiente. Ha collaborato con Greenpeace per la campagna Save the Arctic.

Esempi da cui trarre ispirazione per una festa della donna dalle tinte green. Viva le donne che lottano per quello in cui credono.

Buon otto marzo a noi e a tutte loro!

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