Politiche aziendali e azioni dei singoli per diminuire l’inquinamento digitale

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Politiche aziendali e azioni dei singoli per diminuire l’inquinamento digitale ultima modifica: 2017-02-15T08:00:13+01:00 da Maria Rita Corda
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L’ inquinamento digitale è un problema invisibile, ma allo stesso tempo molto concreto con cui dobbiamo fare i conti. È ormai noto che anche il semplice invio di una e-mail impatta sul nostro pianeta e che i data center sono i responsabili di una considerevole quantità di CO2 in atmosfera.

Ma cosa sono i data center e perché inquinano?

data center sono degli spazi fisici di differenti dimensioni, che possono occupare da qualche metro quadro a un intero edificio. All’interno di questi spazi sono presenti i server e dei sistemi di immagazzinamento dati, ma anche di controllo, monitoraggio e gestione. I data center, spesso chiamati anche server farm, hanno bisogno di gruppi di continuità, sistemi di climatizzazione e sicurezza per operare correttamente. Per funzionare al meglio hanno dunque necessità di notevoli quantità di energia.

Inquinamento digitale, le politiche green di Apple, Google e Facebook

Secondo Clicking Clean:Who is Winning the Race to Build a Green Internet? recente report di Greenpeace USAAppleFacebook e Google sono le società del settore più sensibili all’ambiente e che stanno attuando delle politiche per ridurre il loro impatto energetico. L’obiettivo di queste note imprese del mondo dell’IT è quello di alimentarsi al 100% grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili.

Apple è la prima della classifica per quanto riguarda l’utilizzo delle energie pulite. L’impresa di Cupertino, infatti, utilizza ampliamente le rinnovabili (83%), alimentandosi in maniera molto inferiore con gas naturale (4%)carbone (5%) ed energia nucleare (5%).

Anche Facebook e Google utilizzano principalmente energia pulita anche se fanno maggior uso di fonti fossili rispetto alla Apple.

Inquinamento digitale, cosa possiamo fare per diminuirlo

Anche se le grandi compagnie del settore stanno prediligendo l’uso di energie green per impattare meno sul nostro pianeta, ognuno di noi può compiere delle semplici azioni, ma allo stesso tempo molto utili per ridurre l’inquinamento digitale. Cosa possiamo fare, dunque, noi semplici cittadini? Essere parsimoniosi nell’inviare le e-mail potrebbe essere un inizio, perché come abbiamo visto anche il loro invio aumenta le emissioni di CO2 in atmosfera. Limitare il numero di allegati e ridurre la loro pesantezza, ma allo stesso tempo evitare di caricare troppe immagini se non strettamente necessarie e cancellare tutti i file che abbiamo caricato su un server e che ormai non ci servono più.

Un’altra soluzione può essere quella di scegliere dei server che utilizzano le energie pulite o che attuano delle azioni sostenibili per compensare il loro impatto sul pianeta. Tra quelli più conosciuti citiamo Ecosiamotore di ricerca tedesco che utilizza le rinnovabili per alimentare i suoi server e devolve l’80% dei suoi guadagni ricavati dalle pubblicità per piantare dei nuovi alberi e per proteggere le foreste. Dal 2009 ad oggi Ecosia ha donato 3 milioni di dollari alle cause sostenibili e ha piantato 6 milioni di arbusti.

L’inquinamento digitale è meno conosciuto rispetto ad altre forme ma è comunque molto significativo. Le imprese dell’IT stanno attuando delle politiche sostenibili in termini energetici, ma anche l’azione di ognuno di noi può essere significativa sia in termini di scelta di fornitori di servizi sia di comportamento quotidiano.

Politiche aziendali e azioni dei singoli per diminuire l’inquinamento digitale ultima modifica: 2017-02-15T08:00:13+01:00 da Maria Rita Corda
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Nata a Genova, vive in Sardegna ma con lo sguardo rivolto verso il mondo. È una comunicatrice specializzata in marketing delle energie rinnovabili. Da qualche anno racconta con entusiasmo i progetti, le novità e le best practice sostenibili italiane e internazionali. Ama la natura, pratica yoga e crede in un futuro a basso impatto ambientale

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