Una buona occasione: Roberto Corgnati racconta la sua campagna contro gli sprechi alimentari

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Una buona occasione: Roberto Corgnati racconta la sua campagna contro gli sprechi alimentari ultima modifica: 2017-02-09T08:00:15+01:00 da Valeria Rocca
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Imparare a rispettare il mondo con scelte consapevoli che ci aiutino a ridurre gli sprechi di cibo e di acqua. È questa l’opportunità che ci offre Una buona occasione, progetto voluto dalle regioni Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, per prevenire gli sprechi alimentari.

Roberto Corgnati, dirigente del Settore Tutela del Consumatore della Regione Piemonte, ci racconta questa importante campagna.

Roberto Corgnati
Roberto Corgnati – dirigente del Settore Tutela del Consumatore della Regione Piemonte

Da dove nasce l’idea di “Una buona occasione” e di cosa si occupa questo progetto?

Una buona occasione è un progetto di sensibilizzazione per la lotta agli sprechi. L’idea è nata da una discussione in ufficio sul significato della locuzione “da consumarsi preferibilmente il” che si trova su tutti i prodotti confezionati. Nessuno sapeva il vero significato di questo termine. Prendendo quindi spunto dalla lettura di “Sprechi” (2009), grande best seller di Tristram Stuart -che ha vissuto per anni nutrendosi solo di cibo recuperato dalla spazzatura, dimostrando l’enormità dello spreco alimentare nella grande distribuzione organizzata e che è possibile vivere in buona salute cibandosi degli scarti- si è deciso di dare il via al progetto.

Immagine Una buona occasione
Immagine Una buona occasione

La durabilità e la conservabilità sono le due cause principali degli sprechi domestici. Il primo interesse è stato quello di sensibilizzare e illustrare il significato delle diciture legate alla durabilità. Partendo da qui abbiamo indagato tanti altri aspetti, fino a giungere a un sito con una vocazione enciclopedica, con studi e buone pratiche in materia di sprechi alimentari.

Oltre al tema dello spreco di cibo e della durabilità, si parla molto dell’impronta idrica degli alimenti. Ci può spiegare perché è così importante capire e conoscere questo concetto?

Gli sprechi alimentari determinano anche lo spreco delle risorse che sono servite a produrre quell’alimento che si getta.  Qui viene svelato un mondo a molti sconosciuto, che ci dà una dimensione inattesa del fenomeno dell’impronta idrica: serve un volume enorme di acqua nella produzione di cibo. Anche i più attenti non si rendono conto che il consumo di acqua nell’uso quotidiano è irrisorio rispetto a quello che serve per la produzione di cibo. Questo spreco è minimamente considerato, ma ha un’altissima incidenza. I numeri sono sbalorditivi: per esempio servono 1500 litri d’acqua per produrre 1 etto di carne. 

Si parla di principio di precauzione, ma bisognerebbe parlare di principio di ragionevolezza.. È insensato impiegare per la nostra alimentazione una quantità d’acqua così grande, perché ciò intacca gravemente la disponibilità d’acqua sul pianeta.  Riflettere sull’impronta idrica significa modificare necessariamente le nostre abitudini alimentari perché sono insostenibili.

Quali strumenti di comunicazione utilizzate per far conoscere il progetto “Una Buona Occasione”?

Oltre al sito web, stiamo lavorando al canale YouTube del progetto. Con la collaborazione di Gaetano Capizzi, direttore di CinemAmbiente, l’obiettivo è quello di creare un canale d’informazione internazionale dove non si fa solo riferimento alle esperienze italiane, ma si cerca di avere una visione globale e complessiva sullo spreco di cibo e d’acqua.

Lo scopo è quello di sprovincializzare l’informazione per dimostrare quanto sia grande lo sforzo collettivo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.  Sul canale YouTube il patrimonio di prodotti utilizzati è ampio: si possono trovare video, playlist dedicate allo spreco di cibo, di acqua, buone pratiche, interviste a volti noti come Luca Mercalli, Arturo Bracchetti, Anna Valle, per citarne alcuni, che raccontano la loro opinione sulla lotta agli sprechi alimentari diventando testimonial del progetto.

Inoltre stiamo lavorando per creare una playlist “Gli imperdibili”. Qui si troveranno i documentari più significativi e film di denuncia su questi temi. 

Un’attenzione particolare è dedicata ai bambini e agli adolescenti a cui sono rivolti i cartoon, format educativi dal taglio però ludico. “WaterHunters” è quello di quest’anno, che rientra nella campagna di sensibilizzazione incentrata sulla “water footprint”.

Tornando al sito Internet, interessante è la sezione “Da non perdere” dedicata ai manifesti bellici di propaganda. Abbiamo acquisito manifesti bellici della prima e della seconda guerra mondiale incentrati sul tema del contrasto allo spreco alimentare, con ragioni diverse rispetto a quelle odierne, ma con un taglio curioso e originale, una grafica interessante e spiritosa.

Manifesto Usa 1917
Manifesto Usa 1917

Avete creato anche UBO – App: l’antidoto 2.0 contro lo spreco alimentare. Ci dica tre buoni motivi per scaricare sul nostro cellulare questa app.

I più semplici motivi per cui è importante scaricare questa app sul cellulare sono:

  • Per i consigli sulla conservazione per evitare gli sprechi.

Le conoscenze empiriche delle vecchie generazioni (la cosiddetta economia domestica) basate sull’esperienza non esistono più. I nostri avi sperimentavano la congruità di certe regole di conservazione. Oggi non si sa più come conservare. Quindi le regole che troviamo sull’app, date dall’Istituto zooprofilattico di Piemonte e Valle d’Aosta, dovrebbero supplire alle conoscenze empiriche di qualche generazione fa, così tutti noi potremmo imparare come si conserva correttamente il cibo.Una buona occasione

  • Per la lista della spesa su mobile.

Piace ai giovani perché ripristina con modalità aggiornate la vecchia lista della spesa. Con la lista della spesa si evitano gli acquisti di impulso che tanto piacciono ai supermercati. Si compra quello di cui si ha bisogno.

  • Per imparare la porzionatura.

Con l’aiuto della porzionatura, si riesce a capire qual è la quantità necessaria per evitare di cucinare o comprare troppo.

A breve sarà possibile fotografare la data di scadenza dei prodotti acquistati. Attivando la funzione di allerta verremo avvisati quando la scadenza si avvicina, così eviteremo di buttare il cibo .

Inoltre, troveremo presto nuove ricette per riutilizzare gli scarti e gli avanzi di cibo.

Come valuta, al momento, ciò che è stato fatto in base anche alla risposta dei cittadini?

Il bilancio del progetto “Una buona occasione” è assolutamente positivo. È prevista per aprile, a Torino, la partecipazione alla rassegna internazionale d’animazione cross mediale “Cartoons on the Bay” con Water Hunters Infine la campagna per le scuole di secondo grado “L’acqua è di tutti non mangiamone troppa” sta avendo molto successo, con la partecipazione di più di 150 scuole e un indice di gradimento molto elevato. Infine, più di dodicimila persone hanno scaricato e usano la nostra app. Ci sono, ovviamente margini di miglioramento.

Un progetto in forte crescita, che può insegnare tanto. Una buona occasione da non perdere per un futuro sempre più sostenibile.

Una buona occasione: Roberto Corgnati racconta la sua campagna contro gli sprechi alimentari ultima modifica: 2017-02-09T08:00:15+01:00 da Valeria Rocca
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Una buona occasione: Roberto Corgnati racconta la sua campagna contro gli sprechi alimentari ultima modifica: 2017-02-09T08:00:15+01:00 da Valeria Rocca

2 Commenti

  1. È vero si spreca tropppo, io evito di far acquisti se non ne ho necessariamente bisogno così non butto niente! Complimenti per l’intervista e l’interessamento a questo problema. Sarebbe proprio utile educare già i bimbi a questo

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