Chi non ha mai pensato almeno una volta nella vita, di lasciare tutto e diventare un eremita, di trasferirsi lontano dalla civiltà, immerso nella natura e vivere con poche cose essenziali, per ritrovare se stesso o per risolvere dilemmi esistenziali?
Spesso la vita frenetica della città ci spinge a fantasie simili quando, tornando a casa la sera, ci chiediamo che senso abbia tutto questo correre e tutto lo stress accumulato. I ritmi di vita moderni lasciano ormai poco spazio alla quiete, alla riflessione e all’ozio, il “dolce far niente” che nutre l’anima e riequilibra le energie.
Le occasioni per cambiare le cose, però, non mancano e proprio in questi giorni dall’Austria è giunta un’offerta molto allettante per chi vorrebbe, anche solo per qualche mese, prendersi una pausa dalla civiltà. Il sindaco della cittadina di Saalfelden, nella regione di Salisburgo, insieme alla diocesi sta cercando un “eremita”. Le condizioni sono che abiti da aprile a novembre un eremo posto su un dirupo a 1.400 metri d’altezza, e che accolga escursionisti e pellegrini per 8 mesi l’anno.
L’eremo di Saalfelden è uno dei pochi presenti in Europa centrale. Le sue origini risalgono a 350 anni fa, quando il primo eremita si insediò nella grotta naturale del Castello Lichtenberg. Nel corso dei secoli, la grotta è stata ampliata con una cappella, ma le condizioni di vita sono rimaste le stesse: essenziali e dedite alla preghiera e alla meditazione.
Sul sito della cittadina, dove compare l’annuncio, si legge che l’eremo è rimasto vuoto dallo scorso autunno, da quando cioè il suo precedente inquilino, il sacerdote viennese e psicoterapeuta Thomas Fieglmüller, è tornato alla sua vita civile dopo un anno da eremita.
Prima di lui, l’eremo è stato abitato da un monaco benedettino per ben 12 anni e ora la cittadina ai piedi del Steinernes Meer è alla ricerca di un nuovo residente.
Non è un’offerta di lavoro (non è previsto infatti un salario), ma l’offerta di un’opportunità per chi volesse sperimentare per qualche mese una vita essenziale, libera e semplice, a contatto con la natura e con la meditazione, senza i confort tecnologici. Il futuro eremita non dovrà però temere la solitudine poiché l’eremo, ogni estate, è visitato da moltissimi pellegrini ed escursionisti che cercano un luogo di pace e qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere.
La scadenza per le domande è il 15 marzo 2017. La candidatura deve essere accompagnata da una lettera di presentazione, un curriculum e una foto recente, anche se non sono richiesti requisiti particolari in merito alla formazione e all’esperienza professionale. Sul sito troverete tutte le informazioni.
Un’occasione unica per chi avesse possibilità e coraggio di dedicare un po’ di tempo all’ozio, all’introspezione e al silenzio, attività normali e largamente praticate in altre epoche, ma diventate ormai privilegio per pochi eletti.