Il conto alla rovescia è iniziato: il nuovo anno è alle porte e come sempre, con i festeggiamenti di rito, torna l’incubo dei petardi e dei fuochi d’artificio. A pagarne le spese sono gli animali e non solo. Sebbene in tutta la penisola il buonsenso e le pressioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste abbiano ormai spinto diversi sindaci a emanare ordinanze per il divieto di sparare botti, restano comunque troppi i cittadini che, allo scoccare della mezzanotte e anche nei giorni precedenti, utilizzano giochi pirotecnici senza badare alle numerose conseguenze negative che possono scatenare. Negli ultimi anni, si è fatto strada anche un nuovo pericolo, i cui effetti sull’ambiente sono ancora poco noti: le lanterne cinesi.
I danni agli animali
Ogni anno, il resoconto dei festeggiamenti post San Silvestro è un vero bollettino di guerra per i nostri amici animali. Tra gli uccelli selvatici, un botto può provocare un livello di paura tale da spingerli ad abbandonare i propri rifugi, volando terrorizzati per chilometri e chilometri, fino a posarsi su qualche albero su cui morire assiderati per la mancanza di un riparo o fino a schiantarsi addosso a qualche muro o contro i cavi elettrici.
Lo spavento causato dal botto in mucche e cavalli in stato di gravidanza può provocare addirittura l’aborto.
Non vanno poi dimenticate le terribili conseguenze sugli animali domestici. La loro soglia uditiva è molto più sviluppata rispetto a quella umana, perciò cani e gatti si spaventano spesso a morte dinnanzi al rumore assordante dei fuochi di fine anno. Molti quattro zampe, inoltre, scappano da cucce, recinti e giardini, finendo, in diversi casi, vittime di automobili o di ostacoli invisibili al buio.
Come possiamo aiutarli?
Per quanto nel corso degli anni si stia sviluppando un senso di responsabilità nei confronti degli animali anche in occasione dei festeggiamenti di Capodanno, il pericolo botti resta. Per questo motivo, gran parte delle associazioni animaliste e ambientaliste, all’avvicinarsi della notte di San Silvestro, stilano consigli utili per salvaguardare pelosi e pennuti.
Dall’OIPA proviene, ad esempio, un decalogo, che suggerisce di:
- Tenere gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi;
- Non lasciare i pelosetti da soli, per evitare reazioni incontrollate che potrebbero provocare dei ferimenti. È perciò necessario stare loro accanto, senza però esagerare in carezze e coccole, in modo da dimostrare loro che non c’è nulla di cui preoccuparsi;
- Non lasciare gli animali in giardino, per scongiurare il pericolo di fuga;
- Tenere il volume di televisione o radio alto e abbassare le persiane, per attutire il rumore proveniente dall’esterno;
- Permettere agli animali di rifugiarsi nei luoghi da loro preferiti, anche in quelli che solitamente gli sono vietati;
- Tenere i cani al guinzaglio durante le passeggiate per evitare che scappino. È inoltre fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente antecedenti, perché i botti iniziano quasi sempre con un certo anticipo;
- Prima della notte di San Silvestro, far visitare gli animali da un veterinario comportamentista, che potrà prescrivere un’eventuale terapia da seguire;
- Evitare il “fai-da-te”, somministrando di propria iniziativa tranquillanti, che in alcuni casi sono controindicati e possono persino peggiorare la situazione;
- Rivolgersi a un veterinario comportamentista per un processo graduale di desensibilizzazione;
- Informare le altre persone, a partire dai bambini, sulla pericolosità dei botti per gli amici a quattro zampe.
L’altra faccia della medaglia: l’inquinamento e il pericolo incendi
Esistono anche altri aspetti legati all’uso di petardi, miccette e fuochi di artificio a Capodanno, di cui non sempre si parla. Con puntualità, il primo gennaio, in seguito ai festeggiamenti pirotecnici, nell’aria, già fortemente provata dall’inquinamento caratteristico dei mesi invernali, si riscontrano elevati livelli di polveri sottili, dannose per l’ambiente e per la salute.
All’elenco di effetti negativi, si aggiunge infine il rischio incendi boschivi che, oltre ai botti, negli ultimi anni ha un nemico in più da fronteggiare: le lanterne cinesi. L’ormai diffuso utilizzo di queste piccole mongolfiere desta grande preoccupazione tra gli addetti alla sicurezza forestale, poiché il loro spostamento in aria è totalmente incontrollato e può divenire causa di innesco di incendi boschivi, con tutte le conseguenze ambientali che ne derivano.
Prima che una notte di allegria e festeggiamenti si trasformi in una catena di danni irreparabili conviene perciò riflettere e mettere il buonsenso in primo piano. A Capodanno ci si può divertire anche senza botti e lanterne cinesi. E sarà davvero festa per tutti.
[…] domestici – cani in particolare – e per i loro padroni. Petardi, fuochi d’artificio e botti di capodanno, infatti, scatenano nei “quattro zampe” una naturale reazione di panico, un vero e proprio […]