Verdeprimario: un progetto per raccontare storie di vita sostenibile

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Verdeprimario: un progetto per raccontare storie di vita sostenibile ultima modifica: 2016-09-30T08:00:11+02:00 da Sara Panarella
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Cos’hanno in comune tre giovani molisani, un grafico che lavorava nel settore editoriale girando il mondo e la Sibilla delle erbe, Maria Sonia Baldoni? Ben poco a prima vista, in realtà condividono moltissimo. Tutti, attraverso percorsi personali vari, hanno lasciato una vita cittadina per tornare alla vita rurale, modificando così radicalmente la propria esistenza. Hanno compiuto il passo, e hanno “cambiato vita”.

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Conosciamo le loro storie perché sono state raccontate grazie a Daniele Di Sturco e Maria Chiara Giordano, che l’hanno fatto diventare un progetto denominato Verdeprimario. L’obiettivo? Creare una “web serie di documentari su uomini e donne che hanno fatto una scelta di vita sostenibile per il pianeta e per la loro vita personale, per ritornare a ritmi di produttività differenti, dettati dalla natura e non dal sistema economico in cui viviamo“.

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Daniele Di Sturco è il regista di Erba che Pizzica, cortometraggio già proiettato durante l’edizione 2015 di CinemAmbiente. Protagonista del video è l’ortica, studiata, raccolta, mangiata e utilizzata in vario modo. Ma protagonista è anche Antonio D’Andrea della Casa delle Erbe di Capracotta, in Molise. Adesso Erba che Pizzica è uno dei cortometraggi che rientrano in questo progetto, divenuto anche sito internet grazie alla collaborazione di Christian Assante e Simone De Feo.

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Sempre più persone e sempre più spesso sentono il desiderio di vivere diversamente, abbandonando un ritmo frenetico che a volte diventa quasi insostenibile. Secondo Daniele “la scelta di un cambiamento così radicale può essere dettato da molti fattori. Primario è il bisogno di un contatto perduto con la terra, vuoi per il lavoro che assorbe più del necessario, vuoi perché si vive in ambienti urbani in cui il verde e la natura non esistono più. Ma anche per il lavoro precario e, di contro, la possibilità di nuove economie legate alla terra. Oppure, semplicemente, per dare un taglio ad un sistema logorante che non arricchisce e tende ad affossare l’individuo“.

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Ma se questo desiderio è sempre più diffuso, cosa è avvenuto in chi questa scelta l’ha poi compiuta per davvero? Cosa rende possibile accettare il rischio di modificare così radicalmente la propria vita? E’ la rete che permette di realizzare questa possibilità. Perché, come dice Daniele, “fare rete vuol dire interfacciarsi con persone che hanno i nostri stessi valori e i saperi necessari al nostro sviluppo, significa trovare informazioni importanti per il nostro progetto di nuova economia e scelta di vita“. Rete come relazioni sia con la terra e con i suoi saperi antichi e concreti, sia con le altre persone perché, come dice una delle protagoniste della Casa nel bosco, “da solo non ce la fai”.

Quindi, sia che rientriate fra chi questo desiderio già lo prova, sia che abbiate già compiuto il passo e volete condividere la vostra esperienza con altri, trasformandola in cortometraggio e Verdeprimario può darvene la possibilità, questo è un luogo in cui fermarsi e trovare nuovi spunti di riflessione.

Verdeprimario: un progetto per raccontare storie di vita sostenibile ultima modifica: 2016-09-30T08:00:11+02:00 da Sara Panarella
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Verdeprimario: un progetto per raccontare storie di vita sostenibile ultima modifica: 2016-09-30T08:00:11+02:00 da Sara Panarella

Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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