Forza, muscoli e potenza. Nell’immaginario collettivo, i rugbisti sono spesso associati ad un regime alimentare fatto di carne e grigliate. Eppure c’è chi costituisce la classica eccezione che, in questo caso, smentisce la regola. Mirco Bergamasco, fuoriclasse italiano del rugby che vanta lo straordinario primato di diciassette mete in Nazionale, da qualche anno ha scelto di passare ad uno stile alimentare vegano. Il suo è stato un approccio graduale, giunto dopo accurate e meticolose ricerche per avere tutte le informazioni necessarie a compiere questo passo in assoluta consapevolezza.
All’origine di questa scelta una presa di coscienza etica. “Sono sensibile su tutto quello che riguarda la salute degli animali e la tutela dell’ambiente”, ha dichiarato Mirco Bergamasco in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel 2015. “Essere vegano non interessa solo l’alimentazione, ma riguarda il rispetto che ho verso me stesso”.
Il rugbista, infatti, non si è mai tirato indietro nel condannare apertamente i maltrattamenti nei confronti degli animali e le barbare procedure di macellazione a cui sono costretti, sottolineando come l’aver visto queste immagini sia un’ulteriore motivazione per portare avanti la sua scelta.
Grazie al suo passaggio al cibo vegano, il campione ha dichiarato di aver riscontrato diversi benefici personali, che hanno avuto il loro riscontro positivo anche dal punto di vista atletico. Un equilibrio ritrovato con il proprio corpo e con la propria coscienza, punto di partenza fondamentale per chi conduce uno stile di vita sportivo ad alto livello agonistico.
Ad avvicinare Mirco alla cultura vegana, è stata innanzitutto sua moglie Ati, che ha suscitato in lui la curiosità necessaria per approfondire l’argomento e interessarsi ad un personale cambiamento nei consumi.

Un cambiamento che per Mirco e Ati si è trasformato anche in una nuova e appassionante avventura professionale. I due, infatti, nel 2014 hanno aperto a Padova, città natale di Mirco Bergamasco, un fast food cruelty free, dove gli unici hamburger ammessi sono quelli rigorosamente veg.
Oltre ad un menù vegano, il locale ha come obiettivo quello di valorizzare la località dei prodotti, con ingredienti a chilometro zero e specialità tipiche regionali. Un fast food vegan, etico e biologico, per proporre a più persone possibili un’alternativa sana e rispettosa della terra, supportando il lavoro degli agricoltori.
Forza della natura sul campo, Mirco Bergamasco dimostra un grande cuore anche nella passione per i suoi progetti e nella sua forza di volontà. Il suo amore per gli animali e il suo operato per un consumo più responsabile sono l’esempio concreto che cambiare è possibile, anche senza rinunciare ai muscoli.
