Atkins Ciwem Environmental Photographer of the Year 2016: fotografie dal mondo per raccontare l’emergenza ambientale e sociale

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Atkins Ciwem Environmental Photographer of the Year 2016: fotografie dal mondo per raccontare l’emergenza ambientale e sociale ultima modifica: 2016-08-24T08:30:04+02:00 da Valeria Rocca
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Raccontare attraverso uno scatto fotografico le problematiche ambientali e sociali che affliggono il nostro pianeta: è questa la sfida lanciata dall’’Atkins Ciwem Environmental Photographer of the Year, concorso fotografico e cinematografico internazionale che si occupa di ambiente dal 2007, premiando professionisti e amatori che con creatività, originalità e bellezza invitano alla riflessione sulle problematiche ambientali e a lavorare affinché si salvaguardino la natura, l’uomo e la Terra.

L’edizione 2016 del concorso focalizza l’attenzione su tre grandi questioni che sono motivo di inquietudine per la nostra epoca. I cambiamenti climatici che hanno fatto crescere in maniera esponenziale la frequenza di catastrofi naturali sono evidenti: inondazioni, siccità estrema, deforestazione, incendi violenti e condizioni atmosferiche estreme con picchi di caldo o freddo record non sono più un’eccezione, ma situazioni all’ordine del giorno che hanno conseguenze disastrose sulla quotidianità.  Altrettanto evidente è il problema del sovraffollamento della Terra e della distribuzione delle risorse: è importante favorire lo sviluppo sostenibile, la tutela della biodiversità, della salute, del benessere e dei diritti umani. Infine, ma non meno importante, il “The Built Environment”, ossia l’urbanizzazione incontrollata che distrugge la natura infrangendo le regole comuni.

A cercare di raccontare questi temi sono ben 10.000 fotografie giunte da ottanta diversi paesi, di cui sessanta sono state esposte alla Royal Geographical Society di Londra, per la prestigiosa mostra internazionale che si è appena conclusa (dal  29 giugno al 21 agosto 2016).

Tra i vincitori c’è Sara Lindström, che con la fotografia “Wildfire” si è aggiudicata il premio come fotografa ambientale dell’anno immortalando un incendio nel sud di Alberta nel luglio 2015: una foto in cui la natura si manifesta in tutta la sua forza ipnotizzando lo sguardo di chi la guarda.

Photograph: Sara Lindström, Environmental Photographer of the Year 2016
Photograph: Sara Lindström, Environmental Photographer of the Year 2016

Il premio come miglior fotografo ambientale under venticinque è andato a Luke Massey che, con la fotografia “Vista aerea di Chicago”, ha ritratto una coppia di falchi pellegrini che hanno scelto il balcone di un condominio per creare il loro nido. Questi volatili sono stati allontanati dall’Illinois durante gli anni Sessanta, ma negli anni Ottanta ha preso il via un programma di reintroduzione e ora ventidue coppie nidificano a Chicago: un vero e proprio miracolo della natura.

Photograph: Luke Massey, Young Environmental Photographer of the Year 2016
Photograph: Luke Massey, Young Environmental Photographer of the Year 2016

Per il premio Atkins Built Environment Award 2016, ha vinto Shanth Kumar con la fotografia “Losing Ground to Manmade Disaster”, che immortala Chennai, la più grande metropoli del sud dell’India e capitale dello stato del Tamil Nadu, alle prese con una forte erosione delle coste e la costruzione di edifici abusivi da parte dell’uomo che hanno creato una situazione di estrema difficoltà e pericolo per gli abitanti.

Photograph: SL Shanth Kumar, Atkins Built Environment Award 2016
Photograph: SL Shanth Kumar, Atkins Built Environment Award 2016

Il CIWEM Changing Climate Award 2016, invece,  è andato a Sandra Hoyn con la fotografia “Life Jackets on the Greek Island of Lesbos”, che ha fotografato migliaia di giubbotti di salvataggio, camere d’aria e gommoni  rimasti sull’isola greca di Lesbo dopo che migliaia di rifugiati hanno attraversato il mare fra la Grecia e la Turchia il 28 novembre 2015.

Photograph: Sandra Hoyn, CIWEM Changing Climate Award 2016
Photograph: Sandra Hoyn, CIWEM Changing Climate Award 2016

Infine, il premio People, Nature and Economy Award 2016 assegnato dal Forestry Commission England è andato al fotografo iraninano Pedram Yazdani che, con la fotografia “Sand”, evidenzia come il lago Urmia potrebbe presto prosciugarsi e diventare simbolo di ciò che accadrà nel mondo a causa dei cambiamenti climatici.

Photograph: Pedram Yazdani, Forestry Commission England People, Nature and Economy Award 2016
Photograph: Pedram Yazdani, Forestry Commission England People, Nature and Economy Award 2016

Infine, per la categoria  cinematografica, il premio Atkins CIWEM Environmental Film of the Year va a Sergiu Jiduc il quale, con il cortometraggio ‘The Karkoram Anomaly Project” realizzato in Pakistan, studia l’evoluzione dei ghiacciai in questo territorio e le possibili evoluzioni future.

Dal 3 settembre la mostra fotografica sarà al alle Grizedale Forest Visitor Centre di Cumbria, per proseguire poi nel tour nazionale con il sostegno dalla England Forestry Commission.

Non ci resta che ammirare la selezione di immagini che trovate nella gallery di apertura per un viaggio immaginario che apre gli occhi sulle problematiche ambientali di questo secolo.

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