Qualsiasi oggetto di plastica, anche il più piccolo e apparentemente irrilevante, se non può essere riciclato, ha un grande impatto ambientale. Il discorso vale anche per le cannucce, i cui danni sono molto più gravi di ciò che si possa pensare, soprattutto perché utilizzate in enormi quantità.
Facciamo solo qualche esempio per farci un’idea della vastità del problema:
- Un ristorante getta sulle 45.000 cannucce all’anno;
- Una nota catena internazionale di Fast Food ha dichiarato che ogni giorno i suoi clienti utilizzano 60milioni di cannucce;
- Si stima che il 90% di uccelli marini, balene, delfini e tartarughe abbia ingerito plastica, tra cui, spesso, anche cannucce;
- La produzione di questi piccoli oggetti si basa sul petrolio, una risorsa non rinnovabile, la cui estrazione e lavorazione provocano, a loro volta, conseguenze disastrose per l’ambiente;
- Le cannucce di plastica si degradano molto lentamente e, se abbandonate, restano in natura per decenni.
Si tratta solo di alcuni dati che, tuttavia, fanno riflettere. In un momento storico in cui i rifiuti e il loro smaltimento rappresentano un’urgenza sempre più pressante, viene spontaneo domandarsi quale sia la reale utilità di questi oggetti monouso, che nella maggior parte dei casi servono solo a soddisfare il puro piacere di sorseggiare una bevanda.
Cannucce di plastica: le iniziative per sostituirle
Da alcuni anni, questo dubbio si sta insinuando tra i proprietari di bar, ristoranti e locali, che aderiscono con crescente frequenza a programmi di sensibilizzazione, finalizzati a ridurre o eliminare le cannucce di plastica. È il caso della recente campagna colombiana “Mejor sin pitillo“ (Meglio senza cannuccia), promossa da La Ciudad Verde, un movimento indipendente impegnato nell’ideazione di politiche pubbliche fondate sulla sostenibilità.

L’impegno non deve però riguardare solo i titolari di attività. Seppur così diffusi, questi oggetti non sono indispensabili e chiunque può rinunciare a usarli, senza alcuna fatica. Ma se, per pigrizia o per abitudine, risulta proprio difficile farne a meno, basta ricordare che esistono delle valide alternative eco-friendly, come le cannucce biodegradabili al 100% o quelle riutilizzabili, prodotte con materiali come il vetro o l’acciaio inossidabile.

Semplici scelte, insomma, che possono fare una differenza sostanziale per la tutela dell’ambiente.

[…] il restyling del packaging, diminuiscono infatti in modo drastico l’uso di materiali come plastica e alluminio, mantenendo comunque intatti i livelli di qualità e sicurezza per il […]