Cane avvelenato dai bocconi killer

Bocconi killer: la nuova ordinanza ministeriale e i consigli per salvare gli animali

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Bocconi killer: la nuova ordinanza ministeriale e i consigli per salvare gli animali ultima modifica: 2016-07-22T08:30:00+02:00 da Evelyn Baleani
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I “bocconi killer” rappresentano un serio pericolo per i nostri amici a quattro zampe. Social network, quotidiani e notiziari, purtroppo, pullulano di storie di cani e gatti che hanno perso la vita, ingerendoli durante una passeggiata nel parco o in città. L’allerta nei confronti di queste minacce è perciò molto alta e riguarda anche gli uomini, soprattutto i bambini. Per questo motivo, il Ministero della Salute è intervenuto nel tentativo di rendere più severe le direttive in materia.

In seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il 16 luglio 2016, è infatti entrata in vigore l’ordinanza “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” del 13 giugno 2016.

Il provvedimento va a rinfozare le misure di prevenzione indicate nella precedente ordinanza, adeguandosi alla regolamentazione UE. Nel nuovo testo viene innanzitutto allargata la definizione di “esca” o “boccone avvelenato”, che non si limita a composti contenenti sostanze tossiche o nocive, ma include anche preparati realizzati con vetro, plastiche, metalli o sostanze esplosive.

Viene, inoltre, evidenziato il ruolo essenziale del veterinario che, dopo aver emesso “diagnosi di sospetto avvelenamento di un esemplare di specie animale domestica o selvatica“, deve darne immediata comunicazione al sindaco, al servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale e all’Istituto zooprofilattico territorialmente competente. Dopo la segnalazione, i vari organi coinvolti, oltre a svolgere un’indagine per identificare la sostanza incriminata e per individuare i responsabili, devono procedere con la bonifica del luogo interessato, con l’avviso attraverso apposita cartellonistica della sospetta presenza di bocconi avvelenati e con l‘intensificazione dei controlli nelle aree a rischio.

bocconi killer
L’ordinanza avrà efficacia per dodici mesi, il tempo sufficiente per approvare una legge in materia, secondo quanto sottolineato dalla LAV in una nota. Nell’attesa che i legislatori si muovano in tale direzione, cosa possono fare invece i cittadini quando si trovano di fronte a un possibile caso di avvelenamento di un animale?

Come suggerisce ancora la LAV, la prima iniziativa da prendere è contattare subito il veterinario più vicino, per allertare dell’arrivo di un animale che ha presumibilmente ingerito un boccone killer. In casi estremi, ma sempre seguendo i consigli del medico, si può cercare di far vomitare l’animale, somministrandogli acqua calda molto salata o della chiara di uovo montata a neve. Occorre infine cercare di mantenere l’animale tranquillo ed evitare di dargli del latte.

Nella speranza che non ci si imbatta mai in un sospetto di avvelenamento, è comunque utile sapere come comportarsi. Gli animali ringrazieranno.

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Digital Specialist e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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