Parigi, la Ville Lumière si prepara alla rivoluzione della bicicletta

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Parigi, la Ville Lumière si prepara alla rivoluzione della bicicletta ultima modifica: 2016-07-11T07:50:55+02:00 da Valentina Tibaldi
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Per le vie della Ville Lumiére in sella alla bici, e in totale sicurezza: un sogno per cittadini e turisti. E forse non è un caso che il progetto di creare una rete ciclabile continua e protetta per le strade di Parigi si chiami appunto REVe (Réseau Express Vélo), in italiano “sogno”.

Approvato l’anno scorso dall’Amministrazione della sindaca Anne Hidalgo, il “Piano bicicletta 2015-2020” prevede di incrementare l’utilizzo delle due ruote dal 5 al 15% entro quattro anni, investendo oltre 150 milioni di euro per raddoppiare la lunghezza (da 700 a 1400 chilometri) e la qualità delle piste ciclabili.

Appena qualche giorno fa è stata inaugurata la prima “autostrada ciclabile urbana”, un percorso di 500 metri che costeggia il Bacino dell’Arsenale, dal Quai de la Rapée a Place de la Bastille, con corsie percorribili in bicicletta a doppio senso.

pista ciclabile

Trenta milioni di euro sono stati destinati, inoltre, al progetto “Parigi a 30 chilometri all’ora” per ridurre il limite di velocità delle auto nei centri abitati. Sulle arterie stradali principali il limite resterà a 50 km/h, ma i ciclisti avranno la precedenza a ogni incrocio e verranno realizzati nuovi tratti e punti con possibilità di arresto per i ciclisti che necessitino di sottrarsi al flusso del traffico.

E quando ci si ferma? Gli amanti delle due ruote potranno fare affidamento su una rete di 10 mila parcheggi, su stazioni di intercambio e aree attrezzate, grazie a un finanziamento dedicato di 47 milioni di euro. Vélib, il servizio di bike sharing cittadino, verrà potenziato e, per ovviare ai numerosi furti o atti vandalici avvenuti senza tregua dalla sua attivazione, verranno contestualmente installate videocamere nei punti strategici.

Velibvelo1

Ma le misure per migliorare le condizioni ambientali della città dell’amour rientrano in una strategia a tuttotondo, e non finiscono qui: a lato degli incentivi per i mezzi a pedali, le autorità locali hanno messo in campo misure che penalizzano l’utilizzo delle auto datate (immatricolate prima del 1997) e maggiormente inquinanti.

itinerari per bicicletta a Parigi

Dal 1 luglio, dunque, stop alla circolazione di questi veicoli, con il duplice obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e di promuovere un cambio di mentalità a lungo termine: a favore di car e bike-sharing, del ciclismo urbano, di una rete di mezzi pubblici efficienti e di tutte quelle pratiche di mobilità sostenibile che non possono che rendere Parigi ancora più bella.

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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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