Cambiamenti climatici: volpe in predazione

L’ombra dei cambiamenti climatici raccontata in una fotografia

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L’ombra dei cambiamenti climatici raccontata in una fotografia ultima modifica: 2016-04-26T08:00:05+02:00 da Alessandra Condello
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Ogni anno attendo con grande entusiasmo la mostra fotografica “Wildlife Photographer of the year” al Forte di Bard (Valle d’Aosta). L’impressionante abilità tecnica degli autori mi lascia sempre senza fiato, così come la bravura nel catturare attimi preziosi che spesso noi comuni mortali fatichiamo a vedere. Però, sopra ogni altra cosa, ciò che aspetto con trepidazione sono le storie raccontate da ogni fotografia in cui molto spesso emerge la precarietà, spesso come conseguenza delle azioni di noi esseri umani, del mondo naturale che ci circonda.

Mostra fotografica 'Wildlife Photographer of the year' Forte di Bard (Valle d'Aosta)
Mostra fotografica ‘Wildlife Photographer of the year’ Forte di Bard (Valle d’Aosta)

Una fotografia su tutte, quest’anno, mi ha colpito come un pugno allo stomaco: A tale of two foxes” di Don Gutoski, un’immagine così delicata in apparenza e così tragica nella realtà da risultare quasi dolorosa. La didascalia che commenta la foto recita: “Da lontano, Don poteva vedere che la volpe rossa stava inseguendo qualcosa nella neve. Una volta avvicinatosi, ha realizzato che la preda, ormai morta, era una volpe artica. Per tre ore ad una temperatura di – 30 gradi Centigradi Don è rimasto fermo sul posto, fino a che la volpe rossa, finalmente sazia, ha raccolto la carcassa e l’ha trascinata lontano come scorta per dopo.” La natura sa essere “brutale” e non c’è niente di sconvolgente nelle dinamiche preda-predatore, ma in questo caso la storia che questa fotografia racconta è piuttosto triste.

La volpe artica (Alopex lagopus) è uno dei predatori apicali della regione Artica e rappresenta un buon indicatore della salute generale dell’ecosistema tundra. Dal documento ‘Arctic foxes and climate change’ della Lista Rossa delle Specie Minacciate della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) si evince che i cambiamenti climatici possono colpire questa specie in tre diversi modi:

Sottraendole l’habitat in cui vive. Con l’aumento della temperatura ampie zone di tundra sono state lentamente sostituite dalla foresta boreale, un ambiente decisamente inadatto per le volpi artiche.

Tundra, fonte: http://environment.nationalgeographic.com/
Tundra, migrazione di Caribou (fonte: http://environment.nationalgeographic.com/environment)

Incidendo sulle sue risorse di cibo. I lemming sono tra le prede preferite della volpe artica. Questi piccoli roditori artici non vanno in letargo durante l’inverno e riescono a sopravvivere e alimentarsi tra il terreno gelato della tundra e la neve, senza quasi mai apparire sulla superficie. Tutto questo è possibile grazie allo strato di neve che fornisce loro un isolamento dalle rigide condizioni invernali artiche. La temperatura sempre più mite però ha portato al collasso di queste nicchie sotto il manto nevoso e ha reso instabile la dimensione delle popolazioni di lemming.

Cambiamenti climatici: esemplare di volpe artica in predazione
Esemplare di volpe artica in predazione

L’ultimo importante punto ci permette di ricollegarci alla nostra storia. Il progressivo riscaldamento globale ha costretto la volpe artica a competere maggiormente con la volpe rossa (Vulpes vulpes). Essa, oltre ad essere un cacciatore superiore rispetto alla volpe artica, può essere anche un suo predatore. Proprio la temperatura più clemente ha permesso sconfinamenti frequenti della volpe rossa nelle aree più settentrionali rispetto al suo habitat abituale, aumentando così il numero dei possibili incontri tra queste due specie. Ed eccoci tornati alla foto di Gutoski, non solo predatore e preda, ma qualcosa di più, il peso delle azioni umane sul mondo naturale. Quale potrà essere quindi il destino della volpe artica? Essa non può sopravvivere in ambienti diversi dalla tundra. Attualmente questa specie rientra nella categoria Lc (Least concern, minor preoccupazione) delle Liste Rosse IUCN, speriamo davvero che questa situazione non cambi nei prossimi anni.

L’ombra dei cambiamenti climatici raccontata in una fotografia ultima modifica: 2016-04-26T08:00:05+02:00 da Alessandra Condello
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L’ombra dei cambiamenti climatici raccontata in una fotografia ultima modifica: 2016-04-26T08:00:05+02:00 da Alessandra Condello

Classe 1986, di Torino, ma con radici che si allungano verso il Sud Italia. Si definisce un ibrido: laureata triennale in Scienze e tecniche neuropsicologiche decide di ampliare la sua prospettiva sul mondo e consegue una laurea magistrale in evoluzione del comportamento animale e dell'uomo presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi. Etologa in erba, fa parte di un'associazione che si occupa di educazione ambientale. Ama scorrazzare per boschi insieme alla sua fedele compagna canina Lumi, attenta osservatrice capace di dare preziose dritte. Venera la bicicletta in ogni sua forma e si nutre di musica.

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