Spreco: quanto, come e perché ma soprattutto basta!

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Spreco: quanto, come e perché ma soprattutto basta! ultima modifica: 2016-04-14T08:13:56+02:00 da Alessandra Cavone
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Da quando è diventata un’esigenza combattere lo spreco? Come si quantifica? Che impatto ha sul nostro sistema economico e sulle nostre vite? Perché si spreca? Saranno solo alcune delle domande a cui si tenterà di dare risposta al convegno “Combattere lo spreco: regole di sostenibilità per la qualità della vita” organizzato dall’Associazione Diritti Negati.

combattere lo spreco adn

Le tipologie degli sprechi sono forse tante quante le possibilità di agire dell’uomo: spese superflue, dispersioni energetiche, cibo mandato in malora, spreco di suolo, spreco di acqua, e così via.

Spreco alimentare, milioni di tonnellate di cibo nella spazzatura

Ma, come è buona regola, per combattere qualcosa bisogna prima conoscerla, quantificarla e capirne le cause responsabili. Luca Falasconi dell’Università di Bologna ci racconterà di Last Minute Market, il sistema per il riutilizzo di beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata, e di REDUCE un progetto per analizzare le cause e prevenire  lo spreco alimentare studiando i comportamenti dei consumatori. Da una prima indagine avviata dall’Università di Bologna nel 2015, pare che lo spreco di cibo domestico sia superiore di circa il 50% rispetto a quello dichiarato nei sondaggi, e che le famiglie italiane buttino pressappoco 13 miliardi di euro ogni anno nell’immondizia delle proprie case.

La riflessione si estende anche ai metodi di produzione del cibo con il contributo di Coldiretti Torino e dell’Università di Pisa che hanno dato vita a “Cibo civile”: una rete di operatori attenti alla valorizzazione dei cicli biologici, al rispetto delle risorse naturali, agli aspetti sociali dell’agricoltura e ad un dialogo aperto e leale con i consumatori.

Una buona idea per non sprecare il cibo ce la fornisce Francesco Ardito con Last Minute Sotto Casa, un sistema che permette ai commercianti di lanciare offerte sui prodotti che rischiano di essere invenduti e le segnala con un alert ai clienti della zona.

lastminutetorino

E intanto si diffonde il doggy bag, l’usanza di portare a casa gli avanzi dal ristorante, nascono app che avvisano della scadenza dei cibi nel frigorifero, progetti europei contro lo spreco e ora la legge antispreco appena approvata alla Camera. Ma ce ne sarebbe davvero bisogno se avessimo tutti più buon senso? Se avessimo una maggior consapevolezza delle nostre scelte e del loro impatto? Se avessimo mantenuto una connessione più profonda con la natura e la terra? A Eija Tarkiainen, della Rete per l’Umanizzazione della Medicina, l’arduo compito di rispondere.

Perché è giusto chiedere al ristorante la doggy bag

L’appuntamento è per giovedì 21 aprile, ore 17.00, al Teatro Principessa Isabella, in via Verolengo 210, Torino. Apriranno i lavori: Gabriele Piovano, presidente di ADN, Mauro Laus, Presidente del Consiglio Regionale della Regione Piemonte, Elide Tisi, Vicesindaco della Città di Torino, con la moderazione di Eleonora Anello, direttrice di eHabitat.it. L’ingresso è libero e la sala priva di barriere architettoniche.

Spreco: quanto, come e perché ma soprattutto basta! ultima modifica: 2016-04-14T08:13:56+02:00 da Alessandra Cavone
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Ha fatto della sua passione per l'ambiente un lavoro. E' consulente per enti pubblici e aziende che aiuta nella riduzione dell'impatto ambientale e nelle strategie di sostenibilità. Lotta ogni giorno per il risveglio degli "uomini pigri" armata di piccoli gesti gentili. La potete incrociare per le strade dritte di Torino in sella alla sua bici verde a caccia di storie da raccontare, se non sta viaggiando o ballando...

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