Amazon Gold, una folle corsa all’oro nel polmone verde del mondo

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Amazon Gold, una folle corsa all’oro nel polmone verde del mondo ultima modifica: 2016-03-16T07:45:00+01:00 da Valentina Tibaldi
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La Foresta Amazzonica, organo vivente e pulsante cui è affidato l’equilibrio del nostro pianeta, bacino inestimabile di specie animali e vegetali, un tesoro ambientale grande quanto la nona nazione del mondo. Molte sarebbero le ragioni per preservarla, uno il motore essenziale della sua distruzione: l’avidità umana.

forest and gold rush eh

“Amazon Gold”, documentario del regista Reuben Aaronson e progetto dell’Amazon Aid Foundation, è il toccante racconto di un viaggio clandestino in questa parte di mondo, narrato dai premi Oscar Sissy Spacek ed Herbie Hancock. I reporter di guerra Ron Haviv e Doovan Webster, guidati da un biologo peruviano, portano alla luce una realtà poco conosciuta e dagli effetti devastanti: nel cuore della foresta si sta compiendo una spietata corsa all’oro. 

amazon gold poster

A partire dall’11 settembre, in pochi anni il prezzo di un’oncia di oro è passato da 250 a oltre 1200 dollari: il risultato è stato un’attività estrattiva illegale che distrugge ogni forma di vita e risorsa naturale, dagli enormi alberi sede di brulicante biodiversità ai corsi d’acqua, irrimediabilmente inquinati dal mercurio necessario a individuare il metallo prezioso.

Durante le riprese, abbiamo assistito alla creazione di buchi nella foresta della dimensione di campi da calcio nel giro di una settimanaracconta il regista. “Ciascun buco rappresenta la morte di alberi millenari giganti e delle incalcolabili specie di piante e animali che erano soliti chiamarli “casa”. Su uno di questi alberi sono state trovate oltre 40 specie di formiche, è difficile stimare quante centinaia di anni ci vorranno prima che l’habitat sia ripristinato, se mai lo sarà”.

Amazon Gold

L’intento del film è quello di parlare chiaramente al pubblico, in modo che ciascun spettatore accusi l’impatto emotivo del messaggio che le immagini portano sullo schermo. Dalla sua prima apparizione nel 2012, Amazon Gold è stato proiettato in quattro continenti, tradotto in sei lingue e ha vinto numerosi premi, tra cui il primo Green Film Network Award durante il FIFE- Festival international du film d’environnement 2014. Sulla base di questo successo, la Fondazione Amazon Aid ha annunciato in questi giorni l’anteprima mondiale del nuovo film sull’argomento, “River of Gold”, in occasione dell’Environmental Film Festival in the Nation’s Capital 2016, anch’esso membro del Green Film Network.

Afferma Sarah DuPont, produttrice del documentario: “Volevo creare un film, qualcosa di bello e scientificamente perfetto, qualcosa che avrebbe colpito un largo pubblico e lo avrebbe spinto a schierarsi per proteggere l’Amazzonia e il futuro del mondo come lo conosciamo. Ma come recapitare il messaggio? Come attirare l’attenzione delle persone in questa epoca caotica? Per quel che mi riguarda, la percepivo come una guerra, una guerra contro l’ambiente: un ecocidio”.

Gold mining.

Un vero e proprio crimine dalle proporzioni spaventose, che si protrae quotidianamente e che progressivamente erode la foresta. Il nulla che avanza, in questo caso, non è una metafora, ma una condizione percettibile chiaramente nelle immagini sullo schermo: esiste una linea netta tra il limitare della foresta, verde, rigogliosa e popolata da richiami di uccelli e animali selvatici, e la landa desolata di quel che rimane dopo il passaggio dei minatori.

L’impotenza di molti abitanti, spesso minacciati e cacciati dalla loro terra, la connivenza delle autorità locali, la criminalità organizzata che tira le fila del commercio dell’oro non lasciano ben sperare per il futuro. All’azione del Ministro dell’Ambiente Peruviano, che ha deciso di impiegare l’esercito per istituire una zona anti-estrazione presidiata, bonificare le aree dal mercurio e impedire le infiltrazioni mafiose, i minatori rispondono cercando sempre nuove zone da sfruttare. E’ il regista a inviare, nonostante tutto, un messaggio di speranza che è insieme un invito all’azione collettiva:E’ una questione complicata” afferma. “Ma è al 100% conseguenza delle azioni dell’uomo. E se l’abbiamo creata, possiamo anche risolverla”.

Amazon Gold, una folle corsa all’oro nel polmone verde del mondo ultima modifica: 2016-03-16T07:45:00+01:00 da Valentina Tibaldi
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Amazon Gold, una folle corsa all’oro nel polmone verde del mondo ultima modifica: 2016-03-16T07:45:00+01:00 da Valentina Tibaldi

Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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