La casa ecologica immersa nella verde? Un sogno per molte persone che, oggi più che mai, sentono la necessità di un contatto più stabile e continuativo con la natura rinunciando alla forse più pratica vita di città. Al di là delle fantasie, relativamente in pochi decidono poi di concretizzare il proposito di realizzare la propria casa ideale, in sintonia con la natura ed eco-sostenibile.
Eppure, la casa ecologica permette non solo di allungare l’esperienza naturalistica per tutto l’anno e nell’arco degli anni ma anche di contribuire, in maniera importante, alla diminuzione del proprio impatto su questa Terra ormai quasi esanime.
Un esempio di casa ecologica è la statunitense EarthShip: a detta dei bioarchitetti specializzati in questo tipo di costruzioni, la sua edificazione costerebbe circa il 7-8% in più rispetto a una casa tradizionale; le bollette, però, calerebbero almeno del 40%. Questo, comunque, nel caso di progettazione di un edificio particolarmente complesso, ad opera di un architetto professionista.
Gli elementi che influiscono maggiormente sull’abbattimento dei costi per una casa di questo tipo sono molteplici e riguardano in particolar modo l’isolamento termico, il riscaldamento, i pannelli solari, l’mpianto elettrico, i generatori fotovoltaici, la tinteggiatura, il parquet e l’elettrosmog.
Peculiarità delle EarthShips è l’architettura detta “con impronta di carbonio negativa“, che non solo non pesa sull’ambiente ma è anche in grado di autoprodurre tutta l’energia necessaria al funzionamento della casa, riscaldandola e raffreddandola naturalmente e producendo, al tempo stesso, cibo.
Ma quali sono, nello specifico, le caratteristiche di queste case eco-compatibili?
Oltre all’impronta di carbonio negativa, come appena detto, il 45% dei materiali utilizzati è riciclato. Ciò significa che vengono riutilizzate materie che, in caso contrario, dovrebbero essere eliminate (con conseguente consumo di energia) e si evita un ulteriore consumo di energia derivante dalla produzione di altri materiali industriali. Inoltre, le Earthships sono costruite con materiali naturali quali terra, sabbia e paglia che permettono di mantenere costante la temperatura interna. La serra solare di cui dispone la casa è disposta verso sud, catturando il calore e rilasciandolo gradualmente durante la notte: in questo modo, le stanze non si surriscaldano durante l’arco della giornata. L’esposizione a sud favorisce, per finire, la crescita di piante in serra, che contribuiscono a mantenere temperato l’ambiente.
L’energia sfruttata è pulita in quanto generata da sole e vento, mentre l’acqua viene raccolta e filtrata e, dunque, non sprecata. Sul tetto è infatti posta un cupola che convoglia la pioggia in una cisterna di raccolta dove questa viene filtrata e pre-trattata, fornendo tutta l’acqua necessaria sia per i consumi idrici che per il sistema di raffrescamento o riscaldamento naturale.
In alternativa, è possibile optare per una casa ecologica più semplice, senza avere bisogno dell’appoggio di esperti in architettura. In tal caso, il costo verrebbe decisamente ridimensionato, rendendo quest’avventura alla portata di molti. Tra i materiali che possono essere (ri)utilizzati figurano balle di paglia, lattine, bottiglie, pneumatici, parti metalliche di elettrodomestici e legno di demolizione di mobili ed di infissi.
Un’ idea interessante e molto simpatica di casa ecologica è senz’altro quella della casa in stile Hobbit. Perfettamente inserita nel contesto naturale circostante, rappresenta il luogo ideale non solo come personale “santuario” abitativo, ma anche come vero e proprio rifugio della fantasia e dei sogni.
Allora cosa aspettate a costruire la vostra casa ecologica nel verde?
