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Con il cane vado a fare la spesa e poi… cinema!

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Con il cane vado a fare la spesa e poi… cinema! ultima modifica: 2016-01-29T08:00:15+01:00 da Sara Panarella
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Il riconoscimento del ruolo familiare dei cani, ma anche dei gatti, comporta una nuova educazione. Eccoli al supermercato e nei cinema.

Avere un cane non sempre è molto semplice: da un lato entra a pieno titolo nella famiglia in cui si trova a vivere, dall’altro deve subire una serie di discriminazioni e limitazioni di movimento. In parte ciò si deve probabilmente a un cambiamento culturale forse ancora agli inizi. Il cane non è più, o non solo, il guardiano della nostra proprietà o della nostra persona, ma un compagno, l’amico a quattro zampe che vorremmo ci seguisse ovunque.

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Il cambiamento di cui dicevo prima si fa sentire soprattutto su questo aspetto: seppur lentamente, il cane viene portato con sé ogni qual volta sia possibile. Basti pensare alle spiagge, ai continui dibattiti su “cani sì” o “cani no” al mare. Oppure ai supermercati.

Recentemente è stato firmata un’intesa tra “Conad Adriatico” e Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente che autorizza l’ingresso dei cani nei supermercati del gruppo. L’intesa sembra riuscita e ha spinto l’on. Michela Vittoria Brambilla a rilanciare la campagna “Sempre con me” anche altrove.

Sempre con me

Foto: ansa.it

In realtà, la situazione che regolamenta l’accesso dei cani nei luoghi pubblici è varia e diversificata. Vi si ritrovano atti emanati da enti diversi, tra leggi regionali e regolamenti comunali. A Torino, ad esempio, vige il Regolamento per la tutela degli animali del Comune di Torino , che all’articolo 23 cita:

“Nei locali aperti al pubblico e nei pubblici uffici, i cani accompagnati dal padrone o dal detentore hanno libero accesso, salvo documentate motivazioni igienico-sanitarie, comunicate dal Responsabile della struttura tramite l’affissione di apposito cartello esposto in modo visibile all’ingresso…”. In questo modo possiamo almeno essere sicuri che fa riferimento la targhetta che, se presente, ci vieta di entrare senza dover ricorrere ad altro non immediatamente consultabile.

Se andare a fare la spesa è una necessità, e il non poter accedere con i cani diventa in alcuni momenti un gran problema, andare al cinema è un piacere. Pure in questi casi si registra un cambiamento di non poco conto. In due cinema di Torino è infatti possibile entrare con i propri amici  a quattro zampe. Si tratta del Cinema Due Giardini di via Monfalcone e del Centrale di via Carlo Alberto. Gaetano Renda, uno degli amministratori di Slow Cinema, società che li gestisce, ci racconta che l’esperimento è iniziato all’incirca tre anni fa e ha riscosso nel tempo un discreto successo. Il signor Gaetano rivela che “normalmente entrano cani di taglia piccola, educati e che riescano a stare tranquilli tutta la durata del film. Non abbiamo mai avuto problemi e siamo molto contenti della decisione“.

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La stessa possibilità è offerta anche nel Cinema Comunale di Ovada, paese dell’alessandrino, in Piemonte. Decisione ricca di significato, anche se scegliessimo di non avvalercene. Io ad esempio non andrei in una spiaggia affollata di agosto con il mio amatissimo cucciolone di quasi 40 chilogrammi: potrei imporgli la tortura di non correre dietro a tutte le palle usate sul bagnasciuga? Però contemplare la libertà di poterlo fare mi sembra un importante riconoscimento.

Potremmo iniziare a chiedere sempre più spesso se sia possibile andare insieme ai cani non solo nei cinema, ma anche nei supermercati, uffici ed altro: potrebbe essere un modo per far capire verso quale società vogliamo muoverci.

Con il cane vado a fare la spesa e poi… cinema! ultima modifica: 2016-01-29T08:00:15+01:00 da Sara Panarella
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Con il cane vado a fare la spesa e poi… cinema! ultima modifica: 2016-01-29T08:00:15+01:00 da Sara Panarella

Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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