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Ancora pochi giorni per prendere un faro in concessione

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Ancora pochi giorni per prendere un faro in concessione ultima modifica: 2015-12-30T08:30:47+01:00 da Sara Panarella
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Prendere un faro in concessione è più semplice di quello che si possa credere

Il faro: invenzione umana, elemento architettonico, simbolo della condizione umana. Usati per segnalare la terraferma alle navi in navigazione, si trovano ad essere baluardi del mondo umano di fronte alla potenza maestosa e selvaggia del mare. Chi se ne occupava, mantenendo in buono stato la struttura del faro e soprattutto la sua luce, lo faceva condividendo con i marinai quel tanto di solitudine che il mare porta con sè. Oggi quel lavoro non è più necessario. Intanto il GPS permette ai naviganti di conoscere con maggior esattezza la propria posizione. In più i fari sono stati nella totalità dei casi automatizzati.

Il rovescio della medaglia dell’automazione è facilmente intuibile. La riduzione dei costi va di pari passo con l’abbandono della struttura. Destino che i fari si trovano a condividere con le piccole stazioni e delle case cantoniere: il personale non è più necessario, la manutenzione è mirata o fatta da remoto, la struttura va incontro ad un inesorabile declino.

Ma i fari possono essere altro. Punto di partenza per questa possibile rinascita è un bando che il Demanio ha pubblicato recentemente. Lo scopo è affidarne la gestione ad enti, cooperative, associazioni o altro che possano utilizzarli in modo da rivalutare queste maestose strutture e i territori in cui sono inseriti. C’è tempo ancora fino al 12 gennaio per presentare domanda ma se si è interessati è bene rimanere attenti perché questa è solo una prima tranche di un progetto che coinvolgerà presto altri lotti.

La cartina dell'Italia con l'indicazione dei fari oggetto del bando
La cartina dell’Italia con l’indicazione dei fari oggetto del bando

Il Demanio stesso suggerisce la strada attraverso cui riportare a nuova vita queste strutture.  Si tratta del lighthouse accomodation, progetto già attivo in Europa che prevede l’utilizzo dei fari come strutture ricettive “green”. Un modo per facilitare un turismo responsabile e sostenibile in zone dal grandissimo valore naturalistico. Un turismo dunque più dolce e rispettoso, richiesto e incentivato dai “monti al mare”.

Immagine in evidenza: www.unionesarda.it

Ancora pochi giorni per prendere un faro in concessione ultima modifica: 2015-12-30T08:30:47+01:00 da Sara Panarella
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Ancora pochi giorni per prendere un faro in concessione ultima modifica: 2015-12-30T08:30:47+01:00 da Sara Panarella

Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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