L’ONU ha dichiarato il 2015 Anno Internazionale dei Suoli e il 5 dicembre si celebrerà la Giornata mondiale di questa risorsa preziosa, da proteggere e tutelare ad ogni costo.
La speciale ricorrenza fu istituita nel 2002 dalla FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
Il suolo ha un’importanza vitale per la sopravvivenza di qualsiasi specie vivente. Non è rinnovabile e questo dovrebbe farci riflettere. Spesso è una risorsa sottovalutata, mentre necessita di protezione e di cura perché è costantemente minacciata e resa fragile da un’infinità di aggressioni di tipo naturale o antropico.
Il suolo è fondamentale per garantire la biodiversità e la sopravvivenza degli ecosistemi; è indispensabile per la coltivazione e quindi la produzione di cibo, per i combustibili e moltissime materie prime.
È il suolo che, grazie alla sua incredibile forza naturale, riesce a resistere e a fronteggiare disastri come le inondazioni, a filtrare l’acqua, a salvarci dalla siccità. Eppure spesso resta nell’ombra e non se ne comprende la reale importanza.
Giornata mondiale del suolo: gli eventi
Proprio per questo l’appuntamento di sabato è di grande rilevanza: per puntare i riflettori su questa terra che ogni giorno calpestiamo distrattamente e di cui dobbiamo invece aver cura, proteggendola e restituendole il ruolo primario che le spetta. Le iniziative saranno tante in tutto il mondo, da Roma a Milano a Santiago del Cile.
Non fa eccezione l’Italia: sul sito di Legambiente si legge che alla vigilia della Giornata Mondiale del Suolo “una coalizione delle sei principali associazioni ambientaliste (Club Alpino Italiano, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, Touring Club Italiano, WWF) sottoscrive una Carta di intenti per “La messa in sicurezza ambientale dell’Italia” chiedendo a gran voce, tra l’altro, che venga istituito un tavolo di confronto permanente, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra le Amministrazioni competenti, le organizzazioni della società civile e le associazioni scientifiche e professionali perché siano garantiti fondi adeguati per le attività di prevenzione e di intervento sull’emergenza, il coinvolgimento delle popolazioni e il coordinamento degli interventi.”
In effetti nel nostro Paese l’urgenza principale è il rischio idrogeologico, uno stato di permanente emergenza che dura ormai anni.
Se poi guardiamo aldilà dei nostri confini, lo sfruttamento insensato e scellerato del suolo vuol dire anche altro: “Oggi vi sono oltre 805 milioni di persone che soffrono di fame e malnutrizione. La crescita della popolazione richiederà approssimativamente un aumento del 60 per cento della produzione alimentare – ha dichiarato il direttore generale della Fao José Graziano da Silva. – Dato che gran parte del nostro cibo dipende dai suoli è facile capire quanto sia importante mantenerli sani e produttivi; sfortunatamente, un terzo dei nostri terreni è in condizioni di degrado e le pressioni dell’uomo stanno raggiungendo livelli critici, riducendo e a volte eliminando alcune delle loro funzioni essenziali”.
Un altro esempio tra le tante iniziative del 5 dicembre è la manifestazione “Soil Day: La vita sotto i nostri piedi” organizzata dalla comunità scientifica, da comitati e associazioni ambientaliste e dal mondo produttivo allo scopo di informare, divulgare, stimolare e coinvolgere il pubblico sull’importanza del suolo.
Ricordiamo che, secondo il rapporto dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il territorio che ci resta libero da cementificazione, abusivismo e sfruttamento è sempre meno: se ne consumano circa 8 m2 al secondo, sarà il caso di invertire la rotta?
