I primi freddi sono ormai alle porte e manca poco all’inizio dell’inverno. Se passeggiamo per i parchi cittadini o facciamo una camminata in montagna, i nostri piedi calpesteranno soffici tappeti variopinti dei colori più sgargianti e il nostro sguardo si perderà tra foglie gialle, arancioni, rosse e amaranto dalle mille venature e sfumature. I colori dell’autunno sono sempre uno spettacolo per gli occhi e un balsamo per l’anima, da quando gli alberi li sfoggiano sulle loro chiome a quando le strade ne accolgono i resti.
Da sempre nelle scuole dell’infanzia, le foglie sono oggetto di studio e protagoniste di esercizi didattici e lavoretti creativi. Nelle giornate d’autunno le maestre accompagnano le loro classi all’aperto, a caccia delle foglie più belle e originali da incollare su quaderni e cartelloni, scatenando la fantasia dei bambini.
A questo proposito Mehdi Mo’eeni, artista iraniano, già nel 1984 aveva realizzato delle splendide illustrazioni composte soltanto da foglie autunnali che rappresentano diverse specie animali.
Il libro che raccoglie le illustrazioni-collage s’intitola Leaves, (foglie) ed era stato pensato proprio per insegnare ai bambini l’arte del creare figure e disegni utilizzando gli elementi della natura. Ancora oggi le sue illustrazioni, reperibili e consultabili sul sito della casa editrice, possono ispirare laboratori creativi per avvicinare i più piccoli al ciclo delle stagioni e alla bellezza della natura.
E un altro artista più contemporaneo ha fatto delle foglie d’autunno il supporto per la sua arte. È l’indonesiano Ghidaq al-Nizar, divenuto famoso in rete grazie alla sua bravura nell’utilizzare le foglie autunnali come tela per le sue opere. La sua però è un’arte del tutto particolare, ribattezzata da lui stesso #zerowastecoffee, perché la pittura utilizzata per creare i disegni sulle foglie non è altro che l’essenza del caffè che resta sul fondo della sua tazza la mattina e utilizzata come un acquerello.
Niente va sprecato, anche i granuli caduti sul fondo della tazzina trovano spazio all’interno delle composizioni. Il risultato è una serie di scene color seppia affascinanti ed evocative, caratterizzate da una bellissima miscela d’autunno e di sfumature marroni di caffè. Nessuna vernice dunque, nessun colorante sintetico, ma solo elementi della natura che si combinano insieme per creare opere d’arte a impatto zero. L’unico attrezzo “normale” utilizzato da Ghidaq è un piccolo pennello per distendere il caffè sulle foglie e creare le bellissime illustrazioni. (Per visionarle: coffeetopia su Instagram)
“Save the Earth, it’s the only planet with coffee!” scrive Ghidaq sulla sua pagina Facebook, lanciando anche un messaggio di sostenibilità e di tutela nei confronti dell’ambiente che lui per primo si impegna a rispettare con la sua arte.
Insieme, uomo e natura, posso creare arte e bellezza; non è una novità. Abbiamo solo bisogno di ricordarcelo più spesso. Per fortuna c’è chi ci rinfresca la memoria.
