Human, la diversità ci rende uguali

in Cinema|Fotografia
Human, la diversità ci rende uguali ultima modifica: 2015-10-02T08:00:03+02:00 da Alberto Pinto
da

Disegnare un ritratto del mondo attraverso gli occhi dei suoi abitanti, segnare il profilo dell’umanità cogliendone quell’affascinante paradigma di diversità e universalità che la caratterizza. È l’ambizioso progetto di Human, film di Yann Arthus-Bertrand, maestro dell’obiettivo e fotografo del mondo.

“Io sono un uomo tra altri sette miliardi. Per quarant’anni ho fotografato il nostro pianeta e la diversità umana, e ho la sensazione che l’umanità non avanza. Non siamo ancora arrivati a poter vivere insieme. Perché? Non è nelle statistiche o nelle analisi che ho cercato la risposta, ma nell’uomo”. È con questi presupposti che il regista porta Human sugli schermi del 18° Festival CinemAmbiente di Torino, in qualità di Evento Speciale, sabato 10 ottobre alle ore 16:30 al Cinema Massimo.

Human - Locandina

Si tratta di un’opera pensata per essere unica e accessibile a tutti, un’opera fatta dagli uomini, persone comuni che condividono lo stesso pianeta. Circa centodieci interviste selezionate tra le duemila svolte in cinquantasei paesi diversi.

Human mostra l’essenza dell’umanità che è possibile individuare in ciascuno di noi, al di là di qualsiasi differenza. Ognuno di noi prova gli stessi sentimenti, vive le stesse gioie e gli stessi dolori. Una straordinaria equazione che, nonostante le molte costanti, è fatta di variabili e di incognite, fattori che fanno della nostra diversità ciò che ci accomuna.

Dalle storie più comuni e quotidiane alle biografie più uniche e illustri, il film racconta quel meraviglioso spettacolo che è la vita umana, in tutti i suoi contrasti anche drammatici. Human ci porta alla scoperta della vita nei luoghi più diversi del mondo, tra i manifestanti ucraini ma anche tra i condannati a morte nelle carceri americane. Si tratta di un’opera che invita a confrontarsi con l’altro, a ritrovarsi nel prossimo per conoscere meglio noi stessi e le nostre infinite sfumature, per interrogarci sul senso della vita e su ciò che ci rende uguali.

Human

Valore aggiunto di Human, in pieno stile Yann Arthus-Bertrand, è la magnificenza delle immagini, soprattutto aeree, di cui il regista fa un uso generoso e raffinato, insieme ad un’accurata scelta delle tracce sonore. Ad emergere è la concezione di un pianeta immenso e sconfinato, ma che accoglie tutti i suoi abitanti in un unico grande popolo.

È per questo che l’opera del regista si candida ad essere un patrimonio a disposizione dell’intera comunità mondiale, accessibile attraverso diversi canali di fruizione, non ultima la rete, puntando ad arrivare nelle scuole, nelle università e nelle associazioni culturali di tutto il mondo. Human è il frutto di un lungo e ricercato lavoro avviato nel 2012 con una raccolta di immagini e testimonianza senza precedenti.

Human, immagine aerea
Dopo essere stato presentato alla
Mostra del Cinema di Venezia e alla sede delle Nazioni Unite, alla presenza del Segretario Generale Ban Ki-moon, Human approda a CinemAmbiente 2015, per raccontare un pianeta fatto soprattutto di uguaglianza, nonostante in molti continuino a prediligere la ricerca delle differenze.

Presidente dell’Associazione GoodPlanet, Yann Arthus-Bertrand, oltre a regalare al Festival un’opera di grande profondità e bellezza, presenterà un lavoro in cui è forte il sentimento di cura per l’ambiente. Tutte le emissioni prodotte durante la realizzazione di Human sono state infatti compensate con il programma Action Carbone.

 

Human, la diversità ci rende uguali ultima modifica: 2015-10-02T08:00:03+02:00 da Alberto Pinto

Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Cinema

Go to Top